Vigevano dista circa 30 Km. da Milano, in direzione ovest.
La cittadina, di circa 60000 abitanti, non dispone di un grande numero di teatri.
Se escludiamo i piccoli teatri parrocchiali (un paio), e data la moria avvenuta negli ultimi lustri dei cinematografi che offrivano anche la possibilita’ di un palco per rappresentazioni teatrali, possiamo dire che e’ rimasto un solo teatro degno di questo nome: il teatro Cagnoni.
Fu infatti intitolato ad Antonio Cagnoni, musicista ottocentesco che per un trentennio (1849 – 1879) fu Maestro di Cappella nella Cattedrale di Vigevano, nel 1896.
In realta’ il teatro (comunale) e’ di qualche tempo prima: fu iniziato nel 1870 su progetto di Andrea Scala, architetto che vanta al suo attivo una trentina di teatri.
Non e’, malgrado il nome, il progettista del teatro Alla Scala di Milano (che e’ del Piermarini), ma le fattezze del teatro Cagnoni lo ricordano, come molti teatri dell’epoca: ellittico, con platea piana e 3 ordini di palchi.
All’ultimo piano, il loggione.
Inaugurato nel 1873 con l’opera “Un ballo in maschera”, divenne poi un importante teatro per rappresentazioni liriche, anche se la capienza limitata dava qualche problema di ricavi.
Nel secondo dopoguerra divenne anche cinematografo, e da allora si assistette ad un progressivo degrado, fino alla chiusura nel 1985.
Piu’ recentemente venne affidata all’architetto Giancarlo Carcano la ristrutturazione del teatro, poi riaperto nel 1994.
Il soffitto del teatro e’ affrescato dal pittore vigevanese Giovan Battista Garberini (1819 – 1896) che raffiguro’ una festa campestre sul Ticino e un episodio della storia di Vigevano durante gli Sforza.
Il teatro si trova nel centro storico di Vigevano, a poche decine di metri dalla bellissima piazza Ducale.
La facciata, piuttosto anonima, e’ dotata di 3 archi di ingresso che portano al foyer, dove e’ posta anche la biglietteria.
Sulla destra si puo’ accedere ad un’accogliente caffetteria, a disposizione anche negli intervalli degli spettacoli.
E’ presente anche un servizio di guardaroba (gratuito).
Negli ultimi quindici anni si sono succedute stagioni musicali e di prosa piuttosto interessanti che hanno portato a Vigevano personaggi del livello di Tony Servillo, Enrico Intra, Ottavia Piccolo, Moni Ovadia, Sergio Fantoni, Carlo Giuffre’, Marco Paolini e moltissimi altri.
I prezzi per le rappresentazioni sono piuttosto concorrenziali, rispetto ai teatri delle grandi citta’, e vanno dai 26 Euro per le “poltronissime” degli spettacoli piu’ importanti ai 7.5 Euro per posti nel loggione in eventi piu’ “sperimentali”.
Essendo posto al centro della citta’, e costruito per di piu’ prima dell’avvento dell’automobile, non esiste un comodo parcheggio antistante il teatro.
Occorre cercare nelle viuzze e piazzette dei dintorni, e spesso non e’ agevolissimo, ma una volta entrati, sprofondati nelle comode poltrone di velluto velluto blu, si dimenticano questi piccoli contrattempi.
Le luci si spengono gradualmente e ci si lascia facilmente andare alla magia del teatro.