Siano è un paese di circa 10.000 abitanti distante circa 20 km da Salerno, nei mesi di luglio e agosto vengono promosse varie manifestazioni gastronomiche con lo scopo di promuovere i prodotti locali o pietanze molto consumate in zona.
La prima sagra ad aver luogo ha per oggetto la trippa e il soffritto, l’appuntamento è fissato solitamente per la prima settimana di luglio, una manifestazione la cui nascita è piuttosto recente.
Un menu completo costa intorno ai 6 euro.
L’evento di maggior rilievo è realizzato nella settimana che precede ferragosto, questa manifestazione viene portata avanti da oltre 25 anni ed è molto nota in tutta la provincia di Salerno e in molte zone della Campania.
Il nome è “Sagra della braciola di capra e della percoca nel vino”.
La carne di capra rappresenta una delle tradizioni gastronomiche del paese, viene consumata tutto l’anno.
Questo tipo di carne è cucinato in vari modi, al forno con patate, alla brace o sotto forma di involtini.
Gli involtini sono chiamati “braciole”, seguendo le antiche tradizioni dovrebbe essere cotta nel tegame di creta a fuoco lento per sei ore nel sugo ma prima è sottoposta ad una fase di rosolatura.
Il sugo che si ottiene ha un sapore unico ed è utilizzato per condire la pasta solitamente zitoni lunghi spezzati a mano.
Per quanto riguarda la “percoca” si tratta di una varietà di pesche a pasta gialla tipica di queste zone, una pesca dura che viene messa a macerare nel vino e consumata a fine pasto come frutta, il vino utilizzato viene regolarmente bevuto.
Durante la sagra un menù completo composto di pasta fresca con sugo di carne di capra, un panino con la braciola e vino con percoca senza limiti ha un costo di circa 8 euro.
Altra manifestazione molto interessante viene realizzata la settimana dopo ferragosto e tende a promuovere prodotti di largo consumo come i fagioli e la carne di maiale.
In questo caso viene servito un buon piatto di pasta e fagioli, salsiccia di maiale con patatine a sette euro, il vino è gratis mentre le altre bibite si pagano.
A chiudere l’estate sianese ci pensa la sagra “pizza e mallone”, la pizza non è quella a cui tutti noi siamo abituati ma bensì un composto ottenuto con farina di mais e acqua, mentre il “mallone” è una particolare qualità di broccoli presente in queste zone cui vengono aggiunte patate schiacciate.
Un piatto che fino agli anni sessanta rappresentava la base dell’alimentazione delle famiglie di contadini che abitavano il paese, quello che una volta era un piatto povero è diventato uno dei simboli gastronomici del paese.
Quello che una volta era mangiato per fame perchè non c’era null’altro da mangiare, oggi è diventato una pietanza molto ricercata che viene proposta nei ristoranti locali a prezzi elevati.
Sagre molto interessanti si svolgono anche nei comuni limitrofi, le più popolari sono la sagra dello stoccafisso a Castel San Giorgio e la sagra dei sapori braciglianesi a Bracigliano.
Salerno e i piccoli paesi della provincia esprimono sapori unici, una cucina eccellente ricca di gusto.
Piatti destinati a scomparire per sempre dalla memoria sono stati rivalutati, riuscendo ad ottenere un buon ritorno di immagine per il paese.