Si è parlato tantissimo dagli anni ottanta in poi dello stress da lavoro , con crisi d’ansia e
attacchi di panico dovuti all’eccessivo onere lavorativo e alla troppa pressione , ma esiste
un’altra forma di stress , diffusasi soprattutto negli ultimi anni , parallelamente al crescere
della disoccupazione , e molto pericolosa , dal momento che con facilità di trasforma in
depressione , ovvero lo stress da assenza di lavoro.
Quando scade un contratto e non viene rinnovato , o si viene licenziati , soprattutto se si
comincia immediatamente a cercare altro e non si riesce a trovarlo , non è infrequente che ,
oltre al portafogli, inizi prestissimo a risentirne anche l’umore.
Ci si trova all’improvviso con moltissimo tempo libero, del quale non si sa bene cosa fare ,
sbalzati fuori da uno spazio abituale, per quanto poco accogliente o confortevole possa essere ,
fatto di routine lavorativa , di qualsiasi mansione si tratti, ma anche di persone e luoghi conosciuti
che improvvisamente non si frequentano più.
Per quanto stancante o poco gratificante possa essere , il lavoro è comunque uno spazio
personale al di fuori dell’ambito familiare , e spesso e volentieri ci si rende conto di questo
solo quando questo spazio stesso viene perso.
Ci si sente soffocare , dentro casa , e si rischia , per meccanismi psicologici completamente
infondati , ma che scattano facilmente , di sentirsi inutili , quasi un peso per una famiglia che
pesa a sua volta come una cappa .
Insomma , un gorgo di malessere che può inghiottire in fretta il / la disoccupato / a , portandolo
in fretta alla depressione, che va assolutamente prevenuta , dal momento che curarla è ben
più difficile e più doloroso, e non mancano i mezzi per farlo , sebbene con un po’ di forza di
volontà. Innanzitutto è importantissimo non cedere all’ abbrutimento, primo segnale di una
depressione incipiente. Il fatto di non doversi confrontare con estranei e colleghi e in generale
con l’esterno conduce spesso a trascurarsi e lasciarsi andare. Questo è il primo sintomo di
malessere da combattere con forza , sforzandoci ogni mattina di curarci , anche solo per fare una
passeggiata ; il secondo accorgimento , infatti , è quello di muoversi il più possibile , facendo
corsa, o lunghe passeggiate di buon passo , o anche ginnastica in casa , dal momento che
il movimento stimola la produzione di endorfine e combatte naturalmente il malumore.
Altro trucco, molto importante, è quello di non dedicare tutto il tempo alla ricerca del lavoro ,
ma di ritagliarsi un po’ di spazio per sè e per hobbies di vario tipo. Se proprio non se ne hanno ,
ci si può dedicare ai lavori in casa , per sentirsi utili , come ridipingere dove serve , ad esempio ,
lavori ben visibili che diano soddisfazione. Ultimi, ma non meno importanti, curare rapporti personali
il più possibile , anche sfogandosi, se serve, con famiglia e amici.
Ma il vero trucco è ridere: tutto sembrerà più semplice.
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