Creare candele è un’esperienza divertente e creativa che permette di coinvolgere nell’attività grandi e piccini, specie nell’approssimarsi delle feste natalizie. (vuoi sapere come fare dei capolavori per la festa più bella dell’anno, ecco la guida per realizzare delle candele natalizie).
Oppure perfetta per periodi come questo, in cui il tempo non manca e siamo tutti alla ricerca di lavoretti, possibilmente da poter condividere anche con i più piccoli. Occupazioni poco impegnative, ma divertenti da fare tutti assieme.
Vediamo allora come poter farlo da soli, come realizzare della candele di cera d’api in casa, ottenendo ugualmente risultati perfetti.
Indice Guida Gratis:
Come fare le candele in casa
Bisogna solo osservare delle semplici accortezze nella preparazione del lavoro. Di norma è bene coprire tutto lo spazio che andremo ad utilizzare con fogli di giornale, in modo da evitare di dover pulire alla fine del nostro lavoro le numerose ed inevitabili gocce di cera.
Allo stesso modo, è bene vestirsi con “abiti da casa”, dal momento che le macchie di cera sono molto difficili da eliminare dai tessuti. (se, comunque, della cera ti è caduta su un abito, ecco come rimediare).
Normalmente, per la produzione di candele, si utilizza la paraffina in associazione alla stearina, in una percentuale di 90 a 10.
La cera d’api è un materiale più costoso e pregiato rispetto alla paraffina, dal profumo delicato e dal colore ambrato. Ha la caratteristica di fondere ad una temperatura più bassa del composto paraffina-stearina, all’incirca a 65 gradi.
Se un chilo di paraffina e stearina miscelate insieme costa all’incirca 5-6 euro, un chilo di cera d’api costa sui 20 euro.
E’ importante cercare di non superare la temperatura indicata, in quanto la cera, una volta solidificata potrebbe conservare delle bollicine al suo interno e non presentare più l’aspetto omogeneo.
Munitevi, quindi, di due pentolini e ponete la cera in quello più piccolo.
Non eccedete con la quantità da sciogliere in relazione alla capienza del pentolino, e procedete con la fusione a bagnomaria. Un po’ come fareste per il cioccolato!

Temperatura della cera e uso dello stampino
Vi chiederete: come faccio a sapere quando la cera è arrivata alla temperatura di 65 gradi, o meglio come faccio a sapere quando devo spegnere per non superarla? Esistono in commercio dei termometri specifici per cera nei negozi di bricolage.
Una volta ottenuta la cera fusa dovete versarla in uno stampino. Se ne trovano di molteplici forme nei negozi specializzati, ma potete anche utilizzare dei contenitori di comune uso casalingo, riciclandoli, come ad esempio quelli del latte in Tetrapack. Tagliando, infatti, la parte superiore con un paio di forbici, otterrete un contenitore a forma di parallelepipedo o di cubo.
Versate la cera fusa nello stampo, dove immediatamente dopo andrete a posizionare lo stoppino, e lasciate raffreddare per alcune ore prima di rimuovere lo stampo.
Vi consiglio, se siete dei principianti, di acquistare degli stoppini già incerati e con piedino, poi con un po’ di pratica potrete iniziare a produrli da soli.
Quanta cera serve?
Solitamente una candela di sola cera d’api è un pezzo abbastanza pregiato e non vanno aggiunti coloranti o profumi artificiali che andrebbero a coprire quelli naturali del prodotto.
(vorresti dei consigli su come decorare la tua candela, la guida per te).
Potete, però, scegliere di utilizzare solo una percentuale di cera d’api all’interno di un composto di paraffina e stearina, che andrà a conferire loro il caratteristico colore ambrato ed il sentore della cera d’api. Io normalmente faccio così.
Vi dicevo che fare candele con la cera d’api può essere un’esperienza da condividere anche con i bambini, dal momento che si trovano in commercio dei fogli di cera d’api, che possono essere arrotolati intorno allo stoppino, in modo da sviluppare la manualità e la creatività dei più piccoli, senza dover necessariamente utilizzare il metodo della fusione.
E allora buon divertimento a tutti!