A scuola il mio professore di matematica utilizzava i rientri pomeridiani per dare sfogo alla sua fantasia di costruttore e per farci fare gli esperimenti che gli frullavano per la testa. Ricordo con particolare soddisfazione quando (io ero in prima media) realizzammo un telegrafo. Prima ci fece studiare l’alfabeto morse senza dirci però che ci sarebbe servito quando avremmo avuto un telegrafo fra le mani, tra laltro fatto da noi poi ci ha chiesto di procurare del materiale per fare un esperimento. Ci chiese di portare un pezzo di legno, delle viti da usare sul legno, una lampadina per una torcia, del nastro isolante, una pila, della latta, del filo elettrico a due conduttori. Ricordo mio padre che rimase interdetto davanti alle mie richieste, visto che mi avrebbe dovuto procurare il materiale, poi è stato lui a svelare quella che per il professore voleva essere una sorpresa:
credo che vi faccia costruire un telegrafo!, mi disse. Ed era così.
La realizzazione è stata effettuata sotto la sua supervisione e le operazioni più pericolose le ha fatte lui, il professore.
Siamo partiti da una scatoletta di latta, vuota e pulita. Ne abbiamo ricavato un pezzo da piegare come se dovessimo realizzare una sedia vista di profilo. Labbiamo poi fissato su un pezzo di legno con le apposite viti: il legno era più o meno di 20 x 30 centimetri con uno spessore di 2 centimetri o poco più. Con unaltra vite abbiamo praticato un foro nel letto, posizionandola sotto la parte rialzata della latta. Solo un foro, non labbiamo fissata ne abbiamo attraversato del tutto il legno. Nel foro così praticato abbiamo inserito un altro pezzo di latta praticando poi un foro più piccolo per far passare il filo elettrico: dopo aver lasciato a vista i due conduttori dalla parte di plastica del filo elettrico, più o meno per la lunghezza di un centimetro e mezzo, abbiamo collegato uno dei due fili alla latta legando invece laltro attorno alla lampadina, nella sua base, cioè nella parte metallica. Successivamente abbiamo fissato nel foro la lampadina con del nastro isolante abbiamo usato il classico nastro isolante nero facendo in modo che la base della stessa toccasse il pezzo di latta per fare contatto. Collegando poi la pila elettrica, utilizzando di nuovo il nastro isolante per fissare i fili sui poli della pila, abbiamo completato lopera.
Per comunicare abbiamo avuto bisogno di due telegrafi ed abbiamo seguito le stesse istruzioni. Una volta realizzato, e visto che conoscevamo l’alfabeto morse, il professore ci ha divisi in due gruppi e ci ha fatto comunicare assegnandoci delle frasi. E stato divertente sia provvedere alla realizzazione tecnica dei due telegrafi che usarli poi durante l’anno scolastico per esercitarci. Divertente ed educativo.
Il costo dell’operazione per noi è stato pari a zero perchè abbiamo riciclato ciò che avevamo in casa.
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