La costruzione di muretti a secco è una tecnica che è stata utilizzata da sempre e nel mondo, soprattutto perché non aveva bisogno che si trasportasse il materiale da posti lontani, per cui risultava molto economica.
Il terreno stesso, quindi, durante le operazioni di aratura e sistemazione, forniva il materiale da costruzione, le pietre, che venivano messe da parte e utilizzate per i muretti, “a secco”, rifugio amato dalle lucertole
Oggi si possono ammirare muretti a secco centenari e con un po’ di buona volontà, unita a manualità e pazienza, si può anche cercare di procedere da soli per la realizzazione di un muretto a secco.
Posso affermarlo con sicurezza, per essere intervenuto personalmente. Nel mio caso si è trattato di recuperare e ricostruire un pezzo crollato, perché sottoposto per anni alle ingiurie del tempo, ma il procedimento in fin dei conti è analogo anche per la costruzione di un nuovo manufatto.
L’unica riserva è solo nel fatto che si possa costruire un muretto in un solo giorno, dato che, come ho affermato più su, è un lavoro che non può prescindere dalla pazienza, il che implica un impegno senza costrizioni legate alla necessità di fare presto.
Dato per scontato che si abbiano le pietre, bisogna avere a disposizione una mazzetta, una picchetta e magari qualche scalpello e un martello.In pratica, però, si finisce con l’usare un solo strumento, sempre lo stesso, e una buona picchetta di media grandezza basta. Da un lato la punta farà il suo dovere nel modellare “di fino” e dall’altro la testa permetterà di intervenire sulle dimensioni della pietra.
Sì, perché la mazzetta serve a modellare le pietre, provvedendo a squadrarle un po’ per poterle impilare a formare il muro.
Attenzione, anche i frammenti di pietra che si staccheranno mentre vengono modellate servono, perché al momento opportuno andranno a riempire le fessure tra una pietra e l’altra.
Alla partenza si scava una fossa (profonda anche solo 20 / 30 cm) per la lunghezza del muro e, dopo aver livellato bene il terreno, si collocano con cura le prime pietre, scegliendo le più grandi e modellandole con la picchetta in modo che possano accogliere le altre sopra.
Si procede così, squadrando e sistemando via via nuove pietre sulla fila precedente, sino a giungere all’altezza voluta.
Uno spago fissato per la lunghezza del muro (o parte di esso, se è troppo lungo) permetterà di rispettare l’allineamento nel posizionare le pietre.
Le fessure vanno riempite con le schegge ricavate dalla preparazione delle pietre e serviranno anche per il drenaggio dell’acqua piovana che deve “attraversare” il muro agevolmente, senza dover spingere e far forza contro le pietre per scorrere via.
Volendo avere un muretto ancora più resistente, la tecnica prevede la costruzione di un “doppio” muro.
In pratica si scava una fossa più larga e si tirano su due muretti che partono da terra distanziati di una decina di centimetri e “salgono” lievemente obliqui sino a incontrarsi all’altezza decisa per il muro.
Lo spazio interno tra i due muri va riempito con i frammenti e le schegge accumulate nel lavoro.
Prezzo: nessuno, se fai-da-te
Svantaggi: nessuno
Vantaggi: bello e resistente