Quali sono le regole da seguire da parte delle donne che vogliono conservare il proprio latte materno? Ecco un decalogo dei comportamenti da adottare.
In primo luogo è bene sottolineare che prima di estrarre col tiralatte il latte dal seno è assolutamente obbligatorio lavarsi le mani in maniera accurata, usando acqua e sapone.
Allo stesso modo, è indispensabile lavare con altrettanta cura il tiralatte e i recipienti. Utilizzeremo in questo caso acqua calda e sapone per il lavaggio, e poi risciacqueremo il tutto con acqua calda; quindi lasceremo ad asciugare facendoli sgocciolare.
Ogni tanto, inoltre, bisogna effettuare il lavaggio dei recipienti in lavastoviglie, o, in alternativa, lasciandoli immersi per almeno una decina di minuti in acqua bollente.
Arriviamo, dunque, alla procedura vera e propria. Nel momento in cui dobbiamo ricorrere al tiralatte, sarebbe meglio usarlo con la stessa frequenza con cui allatteremmo il bambino. Allinizio, dunque, tra le sette e le dieci volte nel corso delle 24 ore, in modo da agevolare e mantenere costante la produzione di latte e, allo stesso tempo, di impedire che si formino ingorghi mammari.
Ognuna delle tirate dovrebbe durare dai quindici ai venti minuti. Dopo che abbiamo tirato fuori il latte, esso deve essere messo in contenitori di vetro o plastica dura, purché siano dotati di un coperchio ermetico. Inoltre esistono anche dei sacchetti di plastica specifici, che si trovano in commercio molto facilmente, che tuttavia sono adatti solo per una conservazione che non superi le 72 ore, visto che potrebbero rompersi più facilmente e così andare a contaminare il contenuto.
Passiamo alla quantità di latte da raccogliere. Noi consigliamo di conservare in ogni contenitore una quantità che va dai 60 ai 120 millilitri per ognuno, in base sia alletà, sia alla corporatura del bambino (sarà il pediatra, comunque, a suggerire la quantità di latte che il piccolo deve assumere in ogni poppata).
Al fine di evitare fastidiosi sprechi, e per giungere alla quantità che vogliamo, possiamo tenere insieme latte raccolto in diversi momenti della stessa giornata.
Lunica accortezza a cui dovremo porre attenzione sarà quella di lasciarlo raffreddare prima di procedere con laggiunta del latte già prelevato prima.
È importante specificare, infatti, che il latte materno appena estratto non deve mai essere unito a latte congelato, poiché il latte congelato potrebbe, in questo modo, scongelarsi parzialmente. Un altro aspetto da tenere in considerazione, inoltre, sarà quello delle etichette.
Il latte che raccogliamo in una giornata, infatti, deve essere diviso da quello raccolto in unaltra giornata: ogni contenitore deve presentare unetichetta con la data.
Inoltre, ricordiamo che il latte raccolto deve essere tenuto a una temperatura di massimo venticinque gradi, e che può essere usato per sei ore. Viceversa, se esso viene conservato in una borsa termica dotata di accumulatori di freddo, la conservazione può durare fino a ventiquattro ore.
Inoltre, se viene posto nella parte più fredda del frigo, a quattro gradi, andrà bene anche per cinque giorni.
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