Non tutti gli assegni sono identici, variano per colore, dimensioni e disposizione di alcuni dati, ma ci sono alcune caratteristiche che devono essere presenti in ognuno di essi.
Procedendo dall’alto troveremo tutte le seguenti indicazioni, alcune da compilare e altre invece gia’ stampigliate sull’assegno stesso.
Ogni assegno va compilato con penna blu o nera e meglio se in stampatello perche’ sia leggibile al di la di ogni dubbio.
La prima riga va compilata inserendo, sulla sinistra il luogo di emissione e la data, la data sara’ anche la valuta di addebito presso la banca di chi emette l’assegno; non possono essere emessi assegni con data successiva alla data corrente perche’ non e’ legale, in questo caso si deve ricorrere ad effetti come cambiali.
Sulla destra troviamo l’indicazione Euro, uno spazio da riempire con le cifre che compongono l’importo dell’assegno, una virgola gia’ stampata e un secondo spazio in cui anfranno inserite le cifre (due) che compongono la cifra in centesimi dell’assegno.
Sotto l’importo in cifre c’e’ generalmente prestampato la dicitura Non Trasferibile, nel caso non fosse presente va compilata manualmente in stampatello maiuscolo.
Nella riga sottostante troviamo stampati il nome della banca e la filiale, eventualmente completa di induirizzo, e anche due serie di codici, ognuno da cinque cifre, che identificano grazie ad una numerazione univoca la banca emittente e il paese in cui e’ collocata la filiale della banca che rilascia il libretto di assegni.
Nella riga sottostante troviamo la dicitura ” a vista pagate per questo assegno bancario – postale nr.” e un numero identificativo progressivo che collega il numero di assegno al conto corrente su cui verra’ addebitato; i numeri di ogni assegno sono progressivi all’interno di uno stesso libretto da dieci.
Piu’ in basso troviamo stampata la dicitura Euro, nello spazio successivo va compilato in lettere l’importo dell’assegno che riguarda la cifra in euro; per quanto riguarda i centesimi invece vanno scritti dopo una sbarra e in cifre.
Ecco un esempio: se in alto a destra l’importo sara’ Euro 10,33 nell’importo in lettere dovremo scrivere Dieci / 33.
Sotto questa riga troviamo stampata l’indicazione A a cui faremo seguire il nominativo, sempre in lettere chiare e possibilmente in stampatello maiuscolo, del beneficiario dell’assegno, ossia di chi riscuote l’assegno; sia nel caso di persona fisica che di azienda va compilato con la massima attenzione perche’ il nominativo deve combaciare con l’intestazione del conto corrente su cui verra’ versato, o con il nominativo presente sulla carta d’identita’ di chi riscuote nel caso che l’assegno venga portato all’incasso direttamente presso la filiale senza essere versato su un conto corrente.
Nell’ultima riga troviamo stampato il numero del conto corrente di chi emette l’assegno e lo spazio della firma, che deve essere conforme a quella depositata presso la banca in cui si e’ aperto il conto corrente.
Generalmente le banche rilasciano gratuitamente gli assegni, che pero’ non sono sempre accettati da tutti i negozi, quindi meglio informarsi.
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