Dal 2016 nel modello 730 precompilato figureranno anche le spese sanitarie, sostenute nel corso dell’anno precedente, e relativi rimborsi per prestazioni non erogate o parzialmente erogate.
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Vediamo come funziona
Raccolta ed elaborazione dati sensibili.
Il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) – Ragioneria dello Stato – raccoglie ed elabora tutte le notizie inviate dalle farmacie, dai medici, dagli ospedali e dagli altri organi preposti attraverso il sistema automatizzato di tracciamento della tessera sanitaria. L’analisi delle rilevazioni si rende possibile solo su base volontaria (consenso al trattamento) e in forma aggregata (secondo le norme di tutela del segreto statistico). I soggetti obbligati (medici, paramedici, farmacie, ecc.) all’inoltro delle informazioni sensibili attraverso il sistema Tessera Sanitaria, per il 2016 non subiranno sanzioni in caso di errori e/o lievi ritardi.
Precisazioni sulla detraibilità delle spese mediche.
Nella dichiarazione dei redditi, le spese sanitarie sono desumibili in percentuale, per il 19% del totale sostenuto, posta una franchigia di € 129,11: entro questo limite pertanto non si applica alcuna deduzione utile.
Le spese mediche generiche e quelle di assistenza specifica sopportate dai disabili, nel corso dell’anno di riferimento, sono interamente scomputabili dal reddito complessivo. Le spese di assistenza specifica sono quelle di seguito indicate:
- riabilitazione e ausilio infermieristico;
- organico specializzato nella prima assistenza o personale tecnico specializzato nella cura diretta della persona;
- addetti all’organizzazione dell’assistenza al nucleo familiare;
- educatori professionali;
- ergoterapia.
Le persone disabili possono fruire della detrazione anche se titolari di indennità di accompagnamento. In caso di ricovero in istituto di cura con retta a carico, non è possibile scontare l’intero canone, ma solo quanto riferito a spese mediche e paramediche di assistenza specifica. Per poter fruire della deduzione, è d’obbligo produrre apposita documentazione rilasciata dall’istituto di assistenza.
Opposizione all’utilizzo delle spese sanitarie nel modello precompilato.
A far data dal 2016, tutti i soggetti obbligati alla dichiarazione dei redditi in Italia, che abbiano compiuto i sedici anni di età (in caso contrario i tutori o i rappresentanti legali), potranno esprimere il proprio dissenso all’uso delle spese sanitarie nel modello 730/2016 precompilato proprio, o del soggetto di cui risultino fiscalmente a carico.
Come esprimere il proprio dissenso.
Il cittadino ha facoltà di manifestare la propria opposizione all’acquisizione dei dati utili, al momento dell’emissione della fattura o ricevuta sanitaria. La volontà di opporsi deve essere annotata dal medico (o chi per lui) sullo stesso documento fiscale.
In alternativa, per opporsi all’inserimento delle spese sanitarie nel modello 730 precompilato, il singolo cittadino può scegliere tra diverse opzioni:
dal 10 Febbraio al 9 Marzo, attraverso il sito web dedicato Sistema Tessera Sanitaria (www.sistemats.it) o l’area Fisconline dell’Agenzia delle Entrate (agenziaentrate.gov.it), previa registrazione, spuntando tutte le voci da escludere in sede di dichiarazione dei redditi: i dati raccolti verranno gestiti dal MEF a partire dal 10 marzo e non prima di detta data;
fino al 31 Gennaio 2016, inviando una mail alla casella di posta elettronica opposizioneutilizzospesesanitarie@agenziaentrate.it per dichiarare direttamente e in forma scritta quali spese escludere, i propri dati anagrafici, il numero e la data di scadenza della tessera sanitaria.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è anche disponibile l’apposito modello in formato pdf da compilare ed inviare in allegato.
La segnalazione diretta può risolversi anche telefonando a un centro di assistenza multicanale (848.800.444 da fisso, 0696668907 da cellulare, +390696668933 dall’estero) o consegnando a mano, presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio, il modello di richiesta di opposizione compilato in ogni sua parte.
Per lo scontrino parlante (quello cioè che riporta natura, qualità , quantità , prezzo del farmaco e codice fiscale dell’acquirente) il diniego si può esprimere anche senza riferire il codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria. Sarà poi possibile farlo in una fase successiva – in sede di modifica o integrazione della dichiarazione precompilata – purché sussistano tutti i requisiti per la deducibilità delle spese sanitarie previsti dalla legge.
In tutti i casi in cui il modulo si invia telematicamente o si consegna fisicamente, è obbligatorio corredarlo della copia del documento di identità .