Dal 15 Aprile di quest’anno sarà necessario effettuare la dichiarazione fiscale tramite il nuovo modello di 730 precompilato. Sarà l’Agenzia dell’Entrate che provvederà a compilare i modelli, ai quali i contribuenti dovranno semplicemente apportare le giuste integrazioni.
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Quando, a chi arriverà e con quali modalità
Per chi è in possesso dei dati per accedere al sito dell’Agenzia, potrà scaricare direttamente il proprio 730 precompilato, per gli altri sarà sufficiente richiederlo negli uffici dell’Agenzia o ad un Caaf. Sarà messo a disposizione di dipendenti, parasubordinati e pensionati che nell’anno precedente avevano i requisiti per la presentazione del 730.
Quali sono le informazioni presenti
Saranno presenti tutte le informazioni fiscali e tributarie in capo al contribuente, come i redditi da pensione e da lavoro dipendente e le trattenute effettuate dall’INPS e dal datore di lavoro. Saranno già compresi anche i dati relativi a polizze vita e fondi pensione, grazie alle informazioni inviate al fisco da Banche e Assicurazioni.
Quali dati inserire
Alcune spese, come quelle sanitarie, non saranno già inserite nel modello. Il contribuente dovrà integrare i dati con richiesta sul sito dell’Agenzia delle Entrate o attraverso un professionista o Caaf.
Accettazione della dichiarazione
Il modello precompilato contiene già la liquidazione delle imposte dovute, quindi chi non necessità di effettuare modifiche può accettare direttamente la dichiarazione e compilare solamente la sezione relativa alla destinazione di 8 e 5 per mille.
Termini per le modifiche
Se si ha necessità di apportare modifiche, per integrare redditi non conteggiati o detrazioni che non siano già comprese nel modello, sarà possibile effettuarle entro il 7 Luglio. Successivamente il Fisco provvederà a ricalcolare le imposte dovute e gli eventuali rimborsi.
I controlli
Qualora il contribuente accetti la dichiarazione precompilata proposta dall’Agenzia delle Entrate, non subirà alcuna verifica fiscale, fatta eccezione per la possibilità di controllare che non sia stati ricevuti compensi maggiori di quelli dichiarati. Se, invece, vengono apportate modifiche, l’Agenzia si riserva il diritto di richiedere, anche negli anni a seguire, l’apposita documentazione che attesti quanto dichiarato.