Il fritto misto è forse il piatto tipico più rappresentativo della cucina piemontese. È un piatto di antica tradizione popolare, che inizialmente nasce come antipasto, ma successivamente col tempo si arricchisce di pezzi ed ingredienti fino ad essere oggi considerato quasi come un piatto unico o secondo piatto, a seconda della varietà di carne presente nella portata, adatto ad essere servito nei giorni di festa di tutto l’anno, ad eccezione dei mesi più caldi. Vediamo insieme come si prepara.
Ingredienti
Ingredienti x 4 persone:
200 g. di salsiccia
12-16 amaretti
200 g. di coscia di vitello
200 g. di fegato di vitello
100 g. di cervella di vitello
100 g. di midollo di vitello
2-3 mele
1 l di latte
2-3 uova
gazzosa q.b.
burro q.b.
zucchero q.b.
sale q.b.
olio di semi per friggere q.b.
farina q.b.
pangrattato q.b.
Grand Marnier q.b.
(per il semolino)
200 g. di semola
20-30 g. di parmigiano reggiano grattugiato
1 gambo di sedano
1 pomodoro da insalata
1 carota di medie dimensioni
1/2 cipolla
1/2 l d’acqua
olio d’oliva q.b.
prezzemolo q.b.
Preparazione:
Per preparare il semolino, mettere a bollire 1/2 l d’acqua, 1 ciuffo di prezzemolo, 1/2 cipolla tagliata non troppo finemente, il pomodoro da insalata tagliato a cubetti grossolani, la carota tagliata abbastanza finemente, il gambo di sedano anch’esso tagliato finemente, quindi salare a piacere e aggiungere 2-3 cucchiai di olio d’oliva. Lasciar bollire fino a quando il brodo si riduce a circa la metà, quindi lasciar cadere la semola, facendo attenzione a versarlo a pioggia e lentamente, al fine di non creare grumi. Quindi abbassare la fiamma al minimo, rimescolando continuamente il semolino affinchè non si attacchi alla pentola, fino a renderlo un composto cremoso e liscio, che opponga una certa resistenza (ma non troppa) al cucchiaio. Qualora non si avesse il tempo di preparare il brodo con il metodo sopra esposto, può essere una buona idea quella dell’utilizzo di un dado per brodo vegetale.
Una volta preparato il semolino, lasciarlo raffreddare in uno stampo, in modo che si solidifichi, quindi tagliarlo in pezzi più piccoli di forma quadra.
Tagliare la carne in pezzi non troppo grossi, facendo in modo di dividere tutti i pezzi in quattro porzioni in parti uguali, quindi sbucciare le mele e tagliarle a fette non troppo sottili. Passare quindi i pezzi di carne e i quadretti di semolino nella farina, quindi nell’uovo sbattuto e infine nel pangrattato. Una volta così impanati, friggere in una padella carne e semolino con abbondante olio di semi e burro.
Preparare una pastella utilizzando la gazzosa e la farina, quindi immergere completamente mele e amaretti nella pastella. Fatto ciò, friggere anche mele e amaretti in olio e burro.
É importante friggere un ingrediente per volta, in modo da non mescolare i sapori, e friggere prima gli ingredienti salati (carne e semolino) di quelli dolci (mele e amaretti), in modo da cambiare l’olio di frittura una volta cotti i salati.
Salare carne e semolino fritti a piacere una volta cotti, e zuccherare mele e amaretti, avendo l’accorgimento di versare alcune gocce di Grand Marnier su questi ultimi e sulle mele. Servire il tutto molto caldo.
É importante precisare che il fritto misto alla piemontese si presenta come un piatto di discreta difficoltà sostanzialmente a causa dei diversi tempi di cottura dei pezzi di carne, ma in generale di tutti gli ingredienti, dovendo servire il tutto estremamente caldo, come ogni frittura che si rispetti. Da tenere a mente prima di iniziarne la preparazione, per regolarsi di conseguenza!