Quando si è alle prese con il primo figlio spesso non si sa come comportarsi quando è necessario fargli il bagnetto. A che temperatura deve essere l’acqua? Che tipo di sapone utilizzare? Come sorreggere il piccolo durante il bagnetto?
Con questa breve guida scoprirete che è molto più semplice di quanto possa sembrare e anche fare il bagnetto diventerà un momento piacevole e rilassante per entrambi.
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Quando fare il primo bagnetto ad un neonato
Ovviamente il primo interrogativo dei neo-genitori è comprendere dopo quanto fare il primo bagnetto al nuovo arrivato in famiglia. Le ultime raccomandazioni dell’Oms evidenziano come il primo bagnetto dovrebbe avvenire almeno 24 ore dopo la nascita, laddove per ragioni culturali questo debba avvenire prima, quanto meno devono passare 6 ore dal parto.
Insomma presto (ma non prestissimo), quindi, visto che tra le sue finalità, non c’è solo quella della pulizia, ma anche l’attivazione della circolazione sanguigna della pelle e la traspirazione.
Ragion per cui non è rigorosamente necessario attendere la la caduta del moncone ombelicale, ma il primo bagno può avvenire anche nei primi giorni, fermo restando l’avvertenza di asciugarlo bene e di avvolgere la zona mediante una garzina per favorirne l’essicazione.
Altro interrogativo comune se il bagnetto possa essere effettuato dopo la poppata. Sfatando una credenza popolare legata al bagno al mare dopo i pasti, in realtà il neonato può essere lavato indifferentemente prima o dopo. Anzi sarebbe meglio farlo dopo averlo allattato al seno, evitando così che il piccolo possa mostrare segni di insofferenza, a causa della fame.
Visto come favorisce la nanna, una buona idea sarebbe quello di stabilire una sorta di routine serale che dopo la poppata della cena, possa essere seguito dal bagnetto, ancor meglio se suggellato, alla fine, da un dolce massaggio.
Come fare il bagnetto ad un bambino piccolo
In commercio esiste un’ampia gamma di vasche e vaschette per i neonati atte a soddisfare anche le mamme più esigenti. Se non volete sborsare una bella somma per acquistare un oggetto che adopererete solo qualche mese, acquistate in uno dei tanti negozi di casalinghi una tinozza per il bucato abbastanza grande. Offre la stessa funzionalità, ma costa cinque volte di meno delle vasche per i neonati.
Importante è adeguare la temperatura della stanza a questo suo primo battesimo dell’acqua. Adoperatevi perché sia sufficientemente calda (ma non per questo eccessivamente), andando dai 22 ai 24 gradi. Ancor più importante è che il piccolo non sia esposto a sbalzi climatici da un ambiente all’altro, che lo esporrebbero al rischio di raffreddamenti .La temperatura dell’acqua deve essere attorno ai 37°C. Meglio comunque che sia un po’ più calda di qualche decimo di grado che più fredda.
La giusta temperatura, per questo premuratevi di avere a portata di mano un termometro infrarossi per ottenere una misurazione certa, farà rilassare il bambino e il momento del bagnetto sarà per lui una bella esperienza sensoriale.
Come lavare un neonato
Dopo esservi lavati le mani con attenzione, occupatevi di trovare un punto stabile e sufficientemente ampio per la vaschetta e per poggiarvi tutto quanto vi sarà necessario, prima e dopo, non correndo il rischio di distrarvi anche per un solo secondo. Non solo per il pericolo di annegamento qualora vi allontaniate, ma per il rischio non meno possibile, anche in caso di un quantitativo di acqua minimo, che possa inalare acqua schizzata.
Buona norma, prima di riempire la vasca, quella di porre al fondo un cuscino o un tappetino di gomma, che riduca il potenziale rischio di scivolamento e, nel contempo, per fornirgli una sorta di supporto. Utilizziate un quantitativo d’acqua del rubinetto adeguato / e alla temperatura che abbiamo raccomandato sopra), avendo sempre cura di non tenere il bebè in prossimità di rubinetti o miscelatori, con il conseguente rischio di aprire inavvertitamente il flusso
Il piccolo, di norma, deve essere immerso sino all’altezza delle spalle, in modo che sia al ristoro dell’acqua e possa rivivere una situazione simile a quella che ha vissuto in seno al grembo materno nel liquido amniotico.
Sorreggete il corpo del neonato con l’avambraccio e il capo con la mano del medesimo braccio. Lavatelo poi delicatamente con la mano rimasta libera. Se vedete che il bambino gradisce molto questo momento prolungatelo anche per una decina di minuti.
Quanto al lavaggio gli esperti raccomandano di iniziare dalle parti alte, per concludere con la zona dei genitali. Attenzione poi a detergere con la necessaria attenzione alle pieghe cutanee, mani, piedi, e unghie, avendo la massima cura nell’evitare schizzi sul volto.
Una buona pratica consiste, mentre lavate il bambino, che lo stimoliate parlandogli o con canzoni. Passato qualche mese, invece, saranno utili alcuni giochini da mettergli in acqua
Il detergente giusto deve essere molto delicato sulla pelle. Acquistate uno dei tanti prodotti che si trovano in commercio specifici per i neonati. Preferite quelli che contengono sostanze naturali e anallergici. Basta disciogliere in acqua qualche goccia di sapone prima di immergere il bambino. Se effettuate il bagnetto una o più volte al giorno fatelo solo con acqua per non danneggiare il Ph naturale della pelle del piccolo.
Avvolgete in un asciugamano morbido il neonato appena tolto dall’acqua. La differenza di temperatura fra l’acqua e l’ambiente esterno è per lui molto fastidiosa e potrebbe scoppiare in un pianto a dirotto.