Come è possibile riconoscere un fungo velenoso? Diciamo innanzitutto che non è possibile stabilire una regola generale. Per capire se un fungo è velenoso, dobbiamo conoscerlo. Ecco perché è consigliabile mangiare funghi che siano stati attentamente valutati da un esperto micologo: è il motivo per il quale dovremmo sempre portare a fare controllare alla Asl locale i funghi che raccogliamo durante le nostre gite nei boschi. Ogni specie, infatti, deve essere identificata con assoluta precisione e sicurezza prima di venire ingerita. È importante ricordare che esistono molti funghi commestibili che hanno anche specie molto velenose. Da qui discende lindispensabilità di individuare la specie prima di procedere alla consumazione. Anche perché, è sempre bene ribadirlo, nella maggior parte dei casi lingestione di funghi tossici può portare alla morte. Per distinguere i funghi commestibili da quelli mortali non esiste una legge generale. Buttiamo nella pattumiera, quindi, tutti i luoghi comuni che pseudo-esperti hanno provato a inculcarci. Ad esempio, non è assolutamente vero che tutti i funghi che nascono sotto i castagni siano commestibili, così come non lo sono tutti quelli bianchi. Ripudiamo inoltre anche la teoria di far mangiare un fungo al gatto o al cane per capire se è velenoso. Non è vero, ancora, che non sono tossici i funghi che, messi in contatto con largento, non determinano una variazione di colore. Tutte queste regole sono semplicemente e pericolosamente non veritiere, e potrebbero avere conseguenze letali. Dobbiamo determinare la specie di ogni fungo prima di poterlo mangiare. Non è una operazione così difficile, anche perché oramai in ogni città è presente un gruppo micologico che potrà aiutarci in questo senso. Non solo, presso le aziende sanitarie sono presenti gli ispettori micologici: essi per legge controllano sia i funghi che vengono destinati al commercio, sia, gratuitamente, i funghi che ogni privato cittadino può portare loro. Non è sufficiente, tuttavia, saper riconoscere ogni specie di fungo. È importante, infatti, conoscere anche la funzione che ogni fungo svolge nellambito dellecosistema in cui è nato. Ricapitolando, per distinguere un fungo velenoso da uno che non lo è non esiste una regola generale, che si basi sul colore, o sullodore, o sul luogo di nascita. Bisogna semplicemente conoscere la specie, e questo è possibile solo dopo aver studiato molto. È possibile comunque applicare alcune regole per evitare i rischi derivanti da funghi velenosi o tossici. Per esempio, i funghi sospetti non devono essere messi nello stesso cesto in cui abbiamo posizionato quelli di cui siamo sicuri. Un altro suggerimento è quello di non raccogliere i funghi quando sono piccoli, poiché in quella fase è difficile riuscire a distinguerne il tipo. Ancora, i funghi devono essere cotti per almeno una mezzora abbondante. Alcune tossine, infatti, vengono eliminate durante la cottura, che contribuisce a rendere il prodotto più digeribile. Piccoli accorgimenti per evitare di ritrovare del veleno nelle nostre pietanze.
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