Sebbene sia finalmente in discesa la percentuale di cacciatori per sport presenti sui territori, la caccia rimane pur sempre uno sport molto seguito.
E nessun compagno è utile ed al tempo stesso di ottima compagnia per chi va a caccia di un
cane , amico fedele del suo padrone , ben addestrato per poter dare il suo apporto allo sport
cui il suo padrone si dedica.
Ma l’addestramento di un cane richiede una grandissima pazienza , se non si vuole ricorrere
a corsi specifici per i cani , e si vuole fare da sé , ricoprendo con il proprio animale anche il ruolo
dell’insegnante.
Un corso di addestramento per cani da caccia tenuto presso scuole apposite cui iscrivere
il proprio animale ha un costo di qualche centinaio di euro , risparmiate se l’addestramento viene
tenuto direttamente dal padrone.
Innanzitutto , il corso di addestramento deve iniziare quando il cane è cucciolo , non più tardi di un paio di mesi di età: iniziare più avanti , infatti , significa cercare di intervenire su un cane già
impostato , che non apprenderà granché di quello che si cercherà di insegnargli.
Ovviamente , trattandosi di animali così piccoli , sarà importante che l’intero addestramento sembri un gioco , e soprattutto che l’animale venga premiato per ogni traguardo raggiunto magari con un bocconcino del suo cibo preferito e sicuramente con tante tante coccole.
La cosa principale che il cane deve imparare è fermarsi ed ubbidire al proprio padrone , quindi
è bene cominciare con il comando classico “seduto”: per far capire all’animale cosa si intende ,
si può premere delicatamente sul suo sedere per farli prendere la posizione, quindi abbinare immediatamente la parola che il cane dovrà riconoscere , oppure, se si preferisce , il fischio che
significherà per il cane la richiesta di questa posizione.
Ovviamente ci vuole moltissima pazienza , visto che ci vorrà parecchio prima che il cane riesca a
riconoscere il comando, e soprattutto riesca ad eseguire quello che si chiede.
Ma il comando più importante per chi va a caccia è il riporto: bisogna partire dal presupposto che esistono cani che sono particolarmente portati per questo tipo di attività, come il golden retriever , ad esempio, riconoscibile proprio perché è abituato a giocare moltissimo con bastoni e palle.
Il cane infatti che ha questo innato istinto chiederà più volte durante la giornata, quasi come
attività principale, al suo padrone di tirargli lontano un oggetto il suo preferito , che può essere
un bastone come un pupazzetto, oppure una piccola palla, per lanciarsi in una folle corsa per
riprenderlo e riportarlo al proprio padrone.
Il riporto è esattamente questo, ovvero quello che durante la battuta di caccia il cane dovrà fare con la selvaggina abbattuta, andandola a cercare e riportandola prontamente al suo padrone.
Per insegnarlo ad un cane, anche non espressamente da riporto, sarà sufficiente farlo giocare
molto a lungo con questo tipo di attività, sostituendo però l’eventuale palla con un fagotto pieno di penne di animali, per svilupparne anche l’olfatto e specificando che quando viene riportato al padrone, deve essere lasciato con grande delicatezza.
E così nel tempo e con un po’ di pazienza, il cane sarà pronto per la caccia.
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