I disabili ed i loro familiari possono fare affidamento su agevolazioni a livello fiscale e detrazioni che consentono loro di detrarre alcune spese dal modello 730, in particolare le spese sanitarie.
Analizziamo in modo più dettagliato quali sono le spese per le quali sono previste tali detrazioni.
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730: quali le spese detraibili per disabili
Le spese per le quali sono state previste delle agevolazioni fiscali sul modello 730 sono quelle sostenute per pagare i mezzi indispensabili alla deambulazione, all’accompagnamento, al sollevamento e alla locomozione delle persone disabili, alle quali si aggiungono quelle sostenute per i sussidi informatici e tecnici che sono in grado di facilitare l’integrazione e l’autosufficienza delle persone colpite da disabilità. Fra questi sussidi, quelli destinati ad agevolare l’integrazione possono essere computer, modem o fax, mentre quelli necessari ai fini dell’autosufficienza possono essere arti o protesi artificiali, ma anche trasporti in ambulanza, costruzioni di rampe, particolari tipologie di poltrone e trasformazione di quelle che sono le misure dell’ascensore per poter favorire il contenimento della carrozzina.
I non vedenti, invece, possono detrarre il costo che hanno sostenuto per acquistare un cane guida; in questo particolare caso la detrazione dev’essere indicata nel rigo E5 del modello e copre l’intera spesa, ma è valida per l’acquisto di un cane soltanto e per una volta in un arco di tempo di quattro anni, con la sola eccezione della morte dell’animale. Per il mantenimento del cane guida, inoltre, si può detrarre una somma pari a 516,46 euro annui senza la necessità di documentare che tale somma sia stata sostenuta effettivamente. Per il familiare della persona non vedente non è prevista, invece, la detrazione forfettaria, pure nel caso in cui il non vedente sia a suo carico.
Ammonta al 19% la detrazione consentita per i cosiddetti “servizi di interpretariato“, ovvero quei servizi di cui si avvalgono i sordi e che sono stati riconosciuti per legge a partire dal 1970. Per poter beneficiare di tale detrazione, gli interessati devono avere in loro possesso le certificazioni fiscali che vengono rilasciate da chi fornisce questi servizi di interpretariato.
Esistono, inoltre, detrazioni anche per quanto riguarda le spese indispensabili alla rimozione di quelle che vengono considerate barriere architettoniche. La detrazione prevista dall’Irpef rientra nei lavori per la ristrutturazione edilizia, ma bisogna sottolineare che non si può beneficiare in contemporanea della detrazione che riguarda la rimozione delle barriere architettoniche e della detrazione del 19% per le spese sanitarie destinate ai mezzi per il sollevamento del disabile.
La stessa percentuale del 19% è prevista nel modello 730 anche per l’acquisto di motoveicoli, motocarrozzette e autoveicoli per i disabili. L’agevolazione è valida per un veicolo soltanto – sia esso auto oppure moto – e viene concessa se il veicolo viene utilizzato esclusivamente o in prevalenza dal soggetto disabile. Il limite totale per la spesa è di 18.075,99 euro. È possibile beneficiare di tale detrazione solamente una volta in un arco temporale di quattro anni e l’agevolazione può essere suddivisa in quattro quote a cadenza annuale del medesimo importo.
Per poter certificare lo stato di disabilità e ricevere la detrazione sono necessari alcuni documenti, in particolare le fatture (documento di tipo fiscale che giustifica la spesa); tale documento, per il quale è già prevista l’Iva agevolata al 4%, deve essere intestato alla persona disabile o in alternativa al familiare che ha in carico a livello fiscale il disabile. Nell’eventualità in cui il disabile non sia fiscalmente a carico di nessuno, la fattura può essere intestata soltanto a lui. In caso di controlli o particolari richieste, poi, è necessario conservare, in maniera tale da poterla esibire, una copia della patente di guida “speciale” oppure una copia del foglio rosa “speciale“, la certificazione di invalidità o di handicap rilasciata da parte di una commissione medica (all’interno della quale venga indicato in modo esplicito il tipo di disabilità) e una copia della carta di circolazione, da cui risulta che nel mezzo sono presenti i dispositivi che consentono la conduzione ai disabili che dispongono della patente speciale.
La spesa che è stata sostenuta per l’acquisto di un veicolo con tali requisiti va collocata nel rigo E4, poi nella casella apposita bisognerà riportare il numero “1” per segnalare che si intende beneficiare della prima rata. Esiste, inoltre, una detrazione destinata alle spese di riparazione che esulano dalla manutenzione ordinaria, e tali spese concorrono a raggiungere il tetto massimo di 18.075,99 euro, insieme alla spesa per acquistare il veicolo. Sono escluse da agevolazioni, invece, le spese che riguardano l’acquisto di lubrificanti e carburante.