Una vecchia regola editoriale vuole che un testo scritto vada riletto ad alta voce per capire cosa vada corretto o mantenuto. Immedesimandosi in un lettore esterno, infatti, si dovrebbe capire quanto un elaborato sia leggibile.
Spesso, infatti, scrivendo non ci rendiamo conto di come alcuni periodi, apparentemente scorrevoli, al contrario, siano di difficile comprensione o altri risultino espressi in modo non poco contorto, in una sequela quasi infinita di incisi. Situazioni che possono compromettere fortemente la comprensibilità del nostro elaborato.
In questa guida vedremo cosa offrono gli strumenti moderni a chi vuole scrivere scorrevolmente. Nello specifico, servendoci di un sito online, senza neppure la necessità di scaricare nulla, potremo avere un primo riscontro sulla qualità del nostro scritto.
Indice Guida Gratis:
Come snellire un documento grazie ad un’app
Apriamo il nostro browser sulle pagine di “Hemingway Editor” (qui trovate l’app). Cancelliamo il testo di prova ed incolliamo (ctrl+v) il nostro. Un rapporto, sulla destra, ci indicherà immediatamente, sia numericamente che dettagliatamente quanto sia leggibile l’elaborato che abbiamo postato. Nello specifico potremo anche conoscere i paragrafi sui quali occorre intervenire perché difficili o molto ostici da leggere.
Le indicazioni, tra l’altro, indicheranno tempo di lettura, parole utilizzate e frasi. Sempre i suggerimenti inclusi nel rapporto ci spiegheranno, tra le altre cose, come snellire il discorso usando verbi più esplicativi al posto di una forma verbo+avverbio e come sostituire una più intricata forma passiva con una più lineare forma attiva.
Infine vengono segnalate anche le frasi di difficile lettura, e, tramite una evidenziazione cromatica ulteriori indicazioni quali l’invito ad utilizzare un termine in luogo di un altro, piuttosto che la necessitò di suddividere un periodo in più frasi.In alto, inoltre, non manca una consueta barra di formattazione, comprensiva di titolazione, ma anche di elenchi o per la creazione di collegamenti ipertestuali. Alla fine, a modifiche apportate, controlliamo nuovamente l’elaborato per valutarne i progressi nella forma.