Per poter riprodurre le nostre piante preferite non abbiamo bisogno di una grande conoscenza degli elementi di giardinaggio.
Ci basta solo un po’ dibuona volontà e attenzione a quello che facciamo. Insomma, niente di complicato, per una tecnica che possiamo affrontare attraverso due principali metodi molto diffusi e semplici.
Stiamo parlando della riproduzione tramite talea e la riproduzione tramite semina. Vediamoo di conoscerle meglio

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Come riprodurre le piante
Nel verde mondo del giardinaggio, la riproduzione delle piante rappresenta una magica sinfonia di scienza e natura che ci permette di moltiplicare la bellezza del nostro spazio verde.
Che si tratti del giardino di casa, di un terrazzo cittadino o di un piccolo angolo verde sul davanzale della finestra, conoscere i segreti per riprodurre le piante può trasformare ogni pollice di terra in un rigoglioso paradiso personale. In questo articolo, esploreremo le tecniche più efficaci e accessibili per propagare le piante: dalla tradizionale semina alla più specifica ma affascinante pratica della talea.
Inoltre, scopriremo insieme altri metodi di riproduzione vegetale che possono sorprendervi per semplicità ed efficacia, aprendo le porte a un mondo di sperimentazione e scoperta nel cuore del vostro giardino. Prepariamoci a immergerci nel verde, apprendendo come nuove piante possano nascere e prosperare sotto la nostra cura attenta e appassionata.
Quali sono i metodi di riproduzione delle piante

Riproduzione tramite talea
E’ una delle più semplici innanzitutto e non richiede molto sforzo. Tuttavia non esiste una regola precisa per sapere se funzioni o meno su un determinato tipo di pianta. L’unico metodo è provarci.
Prendiamo in esame una delle piante che storicamente si riproduce per talea: il Geranio comune. Tagliamone un ramo di almeno dieci centimetri: prendiamone uno bello in salute, non malaticcio. Robusto e piazzato lo scegliamo perché sarà la base per una nuova pianta, quindi, possibilmente in buona salute.
Una volta tagliato, eliminiamo i germogli, i fiori, e lasciamo solo un paio di foglie in cima.
A questo punto abbiamo due vie per sperimentare la talea: in acqua o in terra. Personalmente vi consiglio di tentare prima in acqua e poi nel caso ripetere l’operazione per la terra. Prendete il vostro ramo potato e ripulito e mettetelo in un bicchiere di vetro riempito d’acqua ( non troppo fredda, temperatura ambiente), assicuratevi che le foglie non siano immerse e mi raccomando, badate bene a non lasciarne troppe e a togliere anche i fiori. Sebbene magari dovrete aspettare per una nuova fioritura avrete un risultato garantito.La nascita delle radici infatti necessità di molta energia per la pianta: se deve anche curare fiori, germogli e tante foglie, non avrà i mezzi di sussistenza per formare radici.
Detto ciò, ora non vi tocca altro che attendere: dopo un paio di settimane, vedrete delle belle radici filamentose e potrete passare con la coltivazione in terra, coprendole con un terreno leggero a base di torba.
Il secondo metodo è quello della semina
Oramai in commercio si trovano delle confezioni già pronte con tutte le istruzioni del caso: periodo di semina e vari accorgimenti da prendere. Ecco tuttavia qualche disposizione generale e qualche dritta per una semina buona e fruttifera. Sistemate i semini in vasetti piccoli, di quattro o cinque centimetri massimo di diametro con un terreno leggero, privo di erbacce o parassiti: preferite quelli a base di torba e per favorire le piantine, prediligete un ambiente libero, dove disporranno dei nutrienti necessari.
Assicuratevi che ci siano i fori di drenaggio e dopo la semina procedete con una semina abbondante. Per creare l’ambiente adatto alle vostre nuove piantine, coprite il vaso con una lastra di vetro trasparente o con una busta di plastica trasparente, fissata con del nastro adesivo: le piante per germogliare hanno bisogno di umidità e calore, facendo così vi assicurerete almeno l’umidità giusta.
Dopo qualche settimana, avrete le vostre prime piantine: queste andranno tenute nel vasetto finché non avranno messo bene radici nel terreno e solo dopo travasate in vasi grandi e trattate come quelle adulte.