Per poter riprodurre le nostre piante preferite non abbiamo bisogno di una grande conoscenza degli elementi di giardinaggio. Ci basta un p’ dibuona volontà e attenzione a quello che facciamo. Insomma, niente di complicato, per una tecnica che possiamo affrontare attraverso due principali metodi molto diffusi e semplici. Stiamo parlando della riproduzione tramite talea e la riproduzione tramite semina.

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Come riprodurre le piante
Riproduzione tramite talea
E’ una delle più semplici innanzitutto e non richiede molto sforzo. Tuttavia non esiste una regola precisa per sapere se funzioni o meno su un determinato tipo di pianta. L’unico metodo è provarci.
Prendiamo in esame una delle piante che storicamente si riproduce per talea: il Geranio comune. Tagliamone un ramo di almeno dieci centimetri: prendiamone uno bello in salute, non malaticcio. Robusto e piazzato lo scegliamo perché sarà la base per una nuova pianta, quindi, possibilmente in buona salute.
Una volta tagliato, eliminiamo i germogli, i fiori, e lasciamo solo un paio di foglie in cima. A questo punto abbiamo due vie per sperimentare la talea: in acqua o in terra. Personalmente vi consiglio di tentare prima in acqua e poi nel caso ripetere l’operazione per la terra.
Prendete il vostro ramo potato e ripulito e mettetelo in un bicchiere di vetro riempito d’acqua ( non troppo fredda, temperatura ambiente), assicuratevi che le foglie non siano immerse e mi raccomando, badate bene a non lasciarne troppe e a togliere anche i fiori. Sebbene magari dovrete aspettare per una nuova fioritura avrete un risultato garantito.La nascita delle radici infatti necessità di molta energia per la pianta: se deve anche curare fiori, germogli e tante foglie, non avrà i mezzi di sussistenza per formare radici.
Detto ciò, ora non vi tocca altro che attendere: dopo un paio di settimane, vedrete delle belle radici filamentose e potrete passare con la coltivazione in terra, coprendole con un terreno leggero a base di torba.
Il secondo metodo è quello della semina
Oramai in commercio si trovano delle confezioni già pronte con tutte le istruzioni del caso: periodo di semina e vari accorgimenti da prendere. Ecco tuttavia qualche disposizione generale e qualche dritta per una semina buona e fruttifera. Sistemate i semini in vasetti piccoli, di quattro o cinque centimetri massimo di diametro con un terreno leggero, privo di erbacce o parassiti: preferiti quelli a base di torba per favorire alle piantine un ambiente libero, dove trovare tutti i nutrienti necessari. Assicuratevi che ci siano i fori di drenaggio e dopo la semina procedete con una semina abbondante. Per creare l’ambiente adatto alle vostre nuove piantine, coprite il vaso con una lastra di vetro trasparente o con una busta di plastica trasparente, fissata con del nastro adesivo: le piante per germogliare hanno bisogno di umidità e calore, facendo così vi assicurerete almeno l’umidità giusta. Dopo qualche settimana, avrete le vostre prime piantine: queste andranno tenute nel vasetto finché non avranno messo bene radici nel terreno e solo dopo travasate in vasi grandi e trattate da adulte.