Tempo di feste, pranzi e cenoni e, tra un festival di piatti della tradizione o carrello di ricette vegane, a tavola protagonista il vino. Bianco, rosso o spumante, in queste occasioni ogni situazione è buona per il brindisi di turno. Brindisi, calici e con queste, immancabili, le macchie. In questo articolo vediamo allora come rimuovere le macchie di vino.
Anche perché, lo sappiamo tutti, le macchie non sono tutte uguali. Ci sono macchie particolarmente difficili da debellare, quelle che, nella migliore delle ipotesi lasciano un alone esteticamente poco piacevole.
Frutta, sangue (piccolo incidente? Sangue dal naso? Ecco come eliminare le macchie di sangue dalle lenzuola), caffè e vino sono l’incubo di qualsiasi casalinga e talvolta i prodotti presentati come eccellenti smacchiatori universali, non mantengono le promesse della pubblicità. Il modo migliore resta quello di affidarsi ai vecchi rimedi tramandati da generazioni di esperte nella pulizia. Vediamoli assieme
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Come rimuovere le macchie di vino: i metodi efficaci
Le macchie di vino sono frequenti e fastidiose (soprattutto se il vino è rosso) e “colpiscono” prevalentemente tovaglie e vestiti. Niente panico e soprattutto mai cedere all’impulso di buttare il capo che appare irrimediabilmente rovinato. Per fare sparire ogni traccia dell’incidente, la saggezza popolare offre numerose alternative. Punto fermo è la tempestività.
Partiamo dal più semplice: procurarsi del perborato di sodio, aggiungervi acqua calda e detersivo, poi lasciare a mollo per una notte intera il tessuto macchiato; il giorno successivo ripassare la zona macchiata con sapone di Marsiglia.
Ma c’è chi sostiene che l’acqua calda sia inappropriata allo scopo. E allora, sciacquare subito (cioè prima che macchia abbia modo di asciugarsi) con acqua tiepida o fredda, strofinando la stoffa con l’energia consentita dalla qualità del tessuto, dopo di che mettere in lavatrice per un bel lavaggio (a questo punto la temperatura dell’acqua è irrilevante).
Un altro rimedio che sospetto essere ben noto, è quello che prevede di mettere del sale sulla macchia e lasciarvelo per dieci minuti. Anche in questo caso si deve comunque procedere al lavaggio appena finito il tempo d’azione del sale. Anche il latte caldo pare dare ottimi risultati, così come mettere il capo sotto la doccia, a circa mezzo metro di distanza, e spruzzare con getto potente la parte macchiata.
Le nostre nonne avevano un altro segreto: limone sulla macchia e immediata esposizione al sole; quando la parte è asciutta si può procedere al vero e proprio lavaggio. Ma sul tema sole esistono teorie contrastanti. Quelle più accreditate sostengono che, qualunque mezzo si usi per debellare la macchia, la cosa più importante è poi stendere la tovaglia o il vestito all’ombra. Secondo questa tesi, la luce del sole (soprattutto se diretta) contribuirebbe in modo determinante, e deleterio, nel formare l’indesiderato alone.
Quando il vino rovesciato è parecchio, comunque è utile che questo venga assorbito. Il consiglio è quello di tamponare (sopra e sotto) con carta assorbente o altra stoffa, fino a quando non si lasciano più residui.
Infine, un rimedio utilizzato anche per le macchie di caffè: mettere la parte compromessa su una scodella e versarvi un getto di acqua bollente.
Come risulta chiaro i pareri sono discordanti, ma a loro modo sembrano essere tutti efficaci. Sperimentate quello che preferite, rammentando sempre che la parola d’ordine ai fini di un buon risultato è quella di agire subito, senza perdere tempo,