È sempre utile conoscere quali sono i codici dei pneumatici. Anche per chi non campa per la propria auto o non dispone di una grande cultura in fatto di motori, almeno due volte l’anno nasce la necessità (a meno che il proprio veicolo non disponga di prodotti 4 stagioni) di occuparsi dei pneumatici del proprio mezzo, montando quelli opportuni onde adempiere alle normative in termini di sicurezza stradale.
Inoltre per chi macina chilometri su chilometri o anche per il conducente nella media dopo un certo numero di anni diviene inevitabile la necessità di cambiare il treno delle proprie gomme, o almeno sostituirne un paio.
Sia che si opti per 4 ruote nuove (un investimento oggettivamente non trascurabile) o che ci si orienti su pneumatici usati, anche affidandosi ad un gommista di fiducia, sarebbe utile saper leggere i codici scolpiti sulle gomme, e che rappresentano una sorta di carta d’identità del prodotto, onde verificarne le caratteristiche.
Analoghe informazioni, naturalmente, divengono indispensabili quando, invece, si voglia acquistare le gomme in rete o comunque autonomamente, caso in cui, giocoforza, diviene obbligatorio conoscere il modello che ci occorre.
Vediamo allora come leggere le lettere che decorano le nostre gomme e sapere quali dati sia sempre utile conoscere in fase d’acquisto.
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I codici sulle ruote cosa significano
I pneumatici, come impone l’ultima normativa in materia, portano impresse sulla spalla una serie di lettere o sigle. Grazie a tali scritte, è possibile dedurre dettagli importantissimi come temperatura di utilizzo, velocità e carico massimo, oltre a settimana di fabbricazione, diametro e larghezza del battistrada.
Le sigle riportate sullo pneumatico hanno varie funzionalità e grazie a queste scritte possiamo dedurre molte cose, vediamo quali le informazioni principali ricavabili.
Leggere i codici presenti sui pneumatici
Innanzitutto dai codici presente, è possibile venire a conoscenza del nome del costruttore del pneumatico e il modello di gomma.
È possibile poi conoscere la destinazione d’uso. Tale codice non appare su tutti gli pneumatici, ma solamente su quelli progettati per il mercato statunitense: ‘P’ indica le gomme per autoveicoli; ‘LT’ quelle per gli autocarri leggeri, ‘ST’ per i rimorchi speciali; ‘T’ per le gomme di scorta.
Possiamo ricavare ancora alcuni dettagli tecnici: un insieme di cinque cifre serve a determinare la larghezza del battistrada e le proporzioni tra la larghezza e l’altezza della gomma. I primi tre numeri indicano la larghezza del battistrada, espressa in millimetri; gli altri due, separati da una barra, il rapporto percentuale tra larghezza e altezza.
Il diametro del cerchio, invece, di norma risulta espresso in pollici, e varia considerevolmente in considerazione della gomma per cui è utilizzata.
Possiamo poi individuare quale sia la struttura interna della gomma: generalmente per le gomme destinate al trasporto di persone si tratta di pneumatici radiali (lettera ‘R’ immediatamente dopo l’indicazione della proporzione). Alcuni veicoli commerciali vecchi possono essere contraddistinti da gomme ‘B’ (bias-ply).
Il codice di carico: consente di sapere quale peso possono sostenere le gomme. Più elevato è tale codice, maggiore è il carico che possono sostenere. Il carico non viene espresso in chilogrammi: ogni sigla contraddistingue una fascia di peso e bisogna servirsi di un’apposita tabella per la conversione.
Una volta ricavato il carico massimo per pneumatico, si può ricavare quello che può sopportare il veicolo moltiplicando il risultato per quattro. È buona norma, al momento di sostituire le gomme, montare sempre pneumatici con un indice di carico uguale o superiore rispetto a quello degli pneumatici originali.
Il codice velocità massima consentita. Questo codice segnala la velocità massima che può sopportare lo pneumatico per lunghi periodi senza deteriorarsi.
I codici più diffusi sono rappresentati da: “S, T, U, H, V, ZR, W, Y, e (Y)”.
Le lettere da ‘S’ a ‘H’ indicano che lo pneumatico può viaggiare a velocità comprese tra 180 e 210 chilometri orari (con aumenti di 10 km/h per ogni lettera); la lettera ‘V’ indica una velocità massima di 240 km/h, la lettera ‘ZR’ oltre i 240 km/h e le lettere successive indicano fasce di volta in volta superiori di 30 km/h.
Resistenza al calore prodotto dall’alta velocità. Indicato da tre lettere: A, B, C. La fascia a resistenza più bassa è la C, quella a resistenza più elevata è la A.
Normativa di riferimento degli pneumatici: indicata dai numeri che seguono la sigla ‘DOT’.