Per quanto nel linguaggio comune, il termine droga come equivalente di spezia sia ormai desueto è bene ricordare che spezie è il nome generico attribuito a vari aromi come la cannella, il pimento, lo zenzero, lo zafferano, le noci moscate, i chiodi di garofano e simili.
Il motivo per cui le spezie venivano chiamate droghe è dovuto al fatto che il loro uso non era destinato solo al condimento, alla conservazione del cibo e per nascondere il deterioramento degli alimenti e in particolar modo della la carne, ma anche ai rituali magici e alle cerimonie religiose, grazie agli effetti dopanti dovuti alla presenza, in molte di esse, di alcaloidi.
Ma scopriamo come sono utilizzate spezie ed erbe dalle aziende farmaceutiche ed in che cosa differiscono le une dalle altre. (Spezie ed erbe sono utilissime anche quando si tratta di pulire in casa, scopri come in questa guida).
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Spezie ed Erbe nell’industria farmaceutica
Oggi anche nell’industria farmaceutica si ricavano dalle spezie, solitamente impiegate per preparazioni gastronomiche, non pochi preparati dalle grandi proprietà benefiche se utilizzate in modo corretto. Utili quindi, ma da non sottovalutare, anche potenzialmente dannose.
Spezie ed erbe, infatti, possono risultare tossiche a causa delle possibili reazioni derivanti da un uso non appropriato delle sostanze ricavate dalle piante. (Come conservare le spezie? Scoprilo con il nostro tutorial).
Il loro uso risale a tremila anni fa e per molto tempo il costo delle spezie è stato altissimo ed il loro commercio davvero imponente. I più grandi commercianti di spezie sono stati i Veneziani che avendo il monopolio delle rotte con l’Asia, importavano questi preziosi vegetali che, oltre agli impieghi descritti, costituivano una sorta di moneta di scambio nel mondo del tempo.
Oggi delle antiche spezie solo lo zafferano continua ad essere prezioso e costoso, ma per ragioni diverse rispetto al passato e legate ad aspetti che riguardano esclusivamente la complessità della sua coltivazione e conseguentemente la sua resa.
Si pensi che la quantità di zafferano che si ottiene dai singoli fiori è minima: per aver 50 grammi di zafferano sono necessarie 7-8 mila piante. (Vuoi provare a coltivare lo zafferano? Ecco da dove iniziare).
Qual è la differenza fra erbe e spezie
La differenza sostanziale tra erbe e spezie sta soprattutto nell’aspetto, ma non solo. Le spezie provengono da parte diverse di vegetali: fiori, gemme, rizomi, radici, cortecce, semi, ecc. le quali si caratterizzano per l’alta percentuale di principi aromatici contenuti, dovuti principalmente alla presenza di oli essenziali ed a sostanze resinose. Altro aspetto riguarda la provenienza geografica delle spezie, come il pepe ad esempio che si ricava dalla bacca della pianta omonima che ha forma di arbusto rampicante ed è coltivata nelle regioni tropicali, una coltivazione in un clima temperato o in serra, risulterebbe infatti impossibile.
Le cosiddette erbe aromatiche sono invece delle specie orticole oppure che crescono spontaneamente e di cui si utilizzano prevalentemente le foglie come la menta, il rosmarino, l’alloro, il basilico ecc.
Non basta quindi la finalità gastronomica per poter chiamare spezia quella che è una pianta odorosa, altre specie tuttavia come l’aglio possono essere definite erbe per quanto si consumi la parte sotterranea, il bulbo e in misura minore la foglie fresche della pianta.
Per cogliere in modo completo la differenza ci viene in aiuto il linguaggio popolare. Lo stesso, infatti, tende ad indicare erbe come il prezzemolo, il basilico, la menta, ecc. con il termine di “odori” mentre il pepe, lo zafferano, i chiodi di garofano ecc, continuano a mantenere la loro specificità e la loro denominazione, segno anche della vicinanza della cultura contadina ai primi spesso coltivati nell’orto e della lontananza ai secondi, una volta acquistati nelle drogherie e in occasione di usi speciali come ad esempio il pepe impiegato nella preparazione dei salumi. (Come coltivare le erbe aromatiche sul balcone. Leggi la nostra guida).
https://guide-online.it/conservare-le-erbe-fresche/