Cosa hanno in comune Reddito di Cittadinanza, iscrizione universitaria, tariffe agevolate per i servizi di pubblica utilità (luce, gas, telefono fisso) o il recente reddito d’emergenza previsto dal Governo Conte per l’emergenza Coronavirus e a vantaggio delle fasce più esposte? Una sola cosa: l’ISEE.
Vediamo allora come si compila l’ISEE 2020 e quali sono i documenti da presentare.
Anche perché, come si comprende facilmente dalla nostra premessa, l’Isee rappresenta una certificazione di fondamentale importanza e necessaria per accedere a molteplici prestazioni sociali, altrimenti non godibili.
Probabilmente, 730 a parte, costituisce annualmente la prestazione più erogata da Caf e commercialisti vari.
Se anche voi avete necessità di attestare l’Isee del vostro nucleo familiare, ecco la procedura richiesta e i documenti che vi serviranno ai fini di una corretta compilazione.
(volete comprendere se avete diritto al Reddito d’Emergenza 2020? Leggete allora la nostra guida).
Indice Guida Gratis:
Che cos’è l’ISEE e a cosa serve
L’ISEE rappresenta il criterio usato dall’Inps per valutare la condizione economica di una singola famiglia italiana. Infatti si tratta dell’acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente e viene utilizzato per valutare e confrontare la situazione economica dei diversi nuclei familiari.
La sua presentazione è propedeutica all’ottenimento di tutta una serie di prestazioni sociali agevolate.
Sotto questo punto di vista, rientrano tutte le prestazioni e/o servizi sociali o assistenziali, il cui diritto è legato principalmente alla condizione economica del nucleo familiare del richiedente. Più propriamente si parla della cosiddetta “prova dei mezzi“.
Isee che, una volta presentato, viene immagazzinato dal Sistema Informativo ISEE (SII)
Database utilizzato dai vari enti erogatori presenti sul territorio per verificare che i richiedenti siano in possesso dei requisiti, in primis da un punto di vista economico, per usufruire di una prestazione sociale agevolata.
Riferimento normativo in base al quale gli enti raccolgono il valore ISEE, la composizione del nucleo familiare e i dati contenuti nella DSU la circolare INPS n.73 del 2015.( se vuoi leggerla, trovi il link di riferimento in fonrdo all’articolo).
Che cos’è la DSU Inps e come si compila
Da quest’anno la dichiarazione sostitutiva unica necessaria ai fini Isee 2020 assume un’altra veste.
Infatti i cittadini si troveranno alle prese con nuovi moduli.
Per quei pochi che non lo sapessero la DSU è il documento nel quale i contribuenti interessati all’erogazione di alcune prestazioni, devono attestare i redditi percepiti, ma anche patrimonio mobiliare e immobiliare al 31 Dicembre di 2 anni precedenti (almeno quest’anno) a quello della dichiarazione. Il documento, inoltre, dovrà contenere anche la composizione del nucleo familiare.
Molti ne hanno fatto conoscenza in seguito alla richiesta del reddito di cittadinanza, ma sono molte altre le prestazioni e i servizi che richiedono, ai fini del loro ottenimento, l’attestazione del proprio Isee.
Di norma tutte le domande per accedere alle prestazioni sociali per famiglie, disabili o single in ragione di redditi minimi, lo richiedono.
(vuoi conoscere la procedura per richiedere l’invalidità per sordità? Leggi allora la nostra guida)
Cosa deve contenere la DSU Inps
La DSU, quindi, è l’atto contenente l’insieme delle informazioni del richiedente e della propria famiglia (anagrafiche, reddituali e patrimoniali ai fini dell’ottenimento di prestazioni o servizi sociali assistenziali, attribuiti in virtù del reddito del nucleo di chi avanza la domanda.
Come suggerisce già il nome, si tratta di un’autodichiarazione prodotta da chi fa la richiesta. Questo significa che, che con la stessa, ci si assume la responsabilità, anche da un punto di vista penale, di quanto inserito nella domanda.
Importante sottolineare come i dati reddituali inseriti nell’ISEE debbano fare riferimento non all’anno prima, ma a quello ancora precedente, mentre le informazioni relative alla situazione mobiliare e immobiliare da fotografare sono quelle dell’anno precedente alla dichiarazione.
Un documento che, con la riforma del 2015, prevede una struttura modulare, nata proprio al fine di agevolarne la compilazione e permettere di compilare unicamente le sezioni relative al nostro caso.
Modifiche ai modelli, nate, a seguito della riforma ISEE 2015, in ragione di una riorganizzazione della dichiarazione sostitutiva unica.
Novità che hanno portato anche ad una differenziazione dei modelli, in ragione della tipologia di prestazione richiesta.
Dal 2015, infatti esistono 3 tipi di DSU:
- mini
- integrale
- corrente

Quali sono i vari modelli DSU e quando vanno compilati
Tre distinti modelli, da compilare a seconda della prestazione richiesta. In sintesi:
DSU MINI:
Rappresenta il modulo a cui si fa comunemente riferimento. Viene presentato, infatti, ai fini dell’attestazione dell’Isee ordinario, necessario per gran parte delle prestazioni sociali e assistenziali.
Si struttura per una parte che viene compilata con elementi autodichiarati, ossia presentati a fronte della responsabilità del richiedente e una sezione, al contrario, contenente dati ricavati direttamente dall’archivio dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps. Fanno parte di questa tipologia le informazioni correlate alla situazione patrimoniale e reddituale dei richiedente, come nel caso di redditi percepiti e trattamenti economici goduti.
Nel DSU Mini vanno indicate oltre alle informazioni reddituali e patrimoniali di ogni singolo componente ne goda, anche i dati inerenti alla composizione del nucleo.
DSU INTEGRALE:
È il modello che va compilato, ad esempio, in relazione alle prestazioni per il diritto universitario.
Viene anche presentata qualora nella famiglia ci siano soggetti portatori di handicap o comunque non autosufficienti.
Si deve anche compilare per quei nuclei familiari dove i figli presentino genitori non coniugati ne conviventi. E ancora nei casi di sospensione dagli adempimenti tributari o esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.
In tutti questi i casi occorre procedere alla compilazione di questa DSU ordinaria o estesa, che rappresenta una sorta di DSU mini, ma più corposa nei dati.
DSU ISEE corrente
Ultimo caso quello della DSU corrente. Si tratta del documento che va compilato ad integrazione del modello ISEE quando sono intervenute delle variazioni della situazione economica della famiglia.
Nasce, cioè, quando occorre procedere ad un ricalcolo della situazione economica, effettuabile attraverso una DSU integrativa.
Esigenza che nasce quando si registri una variazione nel reddito familiare maggiore del 25% di quanto riportato nell’Isee originario, oppure in caso di variazione della situazione lavorativa di un componente del nucleo stesso.
Come si calcola l’Isee 2020
Il valore del nostro Isee risulta dal rapporto tra la situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare e la sua consistenza numerica.
L’Indicatore della Situazione Economica appartenente alla famiglia va incrociata con la composizione familiare. In questo senso vanno intese le maggiorazioni previste, previste dall’Inps.
Componenti famiglia | Parametro |
---|---|
1 | 1,00 |
2 | 1,57 |
3 | 2,04 |
4 | 2,46 |
5 | 2,85 |
Le maggiorazioni da computare sono le seguenti
- 0,35 per ogni componente ulteriore;
- 0,2 in caso di presenza nel nucleo di 3 figli;
- 0,35 in presenza di 4 figli;
- 0,5 laddove i figli salgano a 5;
- 0,2 nel caso di famiglie con figli minori. Percentuale che sale di un decimo, a 0,3 qualora i minori siano sotto i tre anni compiuti, per nuclei nei quali, entrambi i genitori o l’unico abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati.
- 0,5 qualora ci sia uno o più componenti con disabilità media, grave o non autosufficiente;
Maggiorazioni che scattano anche per famiglie in cui vi sia un solo genitore non lavoratore e con figli minorenni. Sempre relativamente alla maggiorazione, salvo casi particolati, rientra in seno al nucleo familiare anche l’eventuale genitore non convivente, anche se non coniugato con l’altro genitore che abbia, però, riconosciuto i figli.
(sei interessato al Bonus Bebè Inps, qui trovi la nostra la videoguida).
Modello Isee 2020: quanto vale
Una procedura non poco elaborata quella dell’Isee che, nonostante veda la compilazione agevolata dai tanti servizi preposti alla sua elaborazione, però richiede una mole di documentazione non trascurabile.
Ricorso a Caf, patronati o commercialisti perché, come premettevamo, la realizzazione di questo documento non è per nulla immediata. Probabilmente inaffrontabile, poi, da chi non abbia competenze specifiche.
Ciò non toglie che per comprendere, almeno a livello “spannometrico” se si abbia diritto ad una prestazione, è fattibile e lo si può fare grazie al Simulatore che l’Inps mette a disposizione dei cittadini.
Si tratta di una simulazione che permette ai contribuenti di avere un’indicazione, in tempo reale, della propria condizione economica e se sia abbiano le condizioni ipotetiche per accedere alle agevolazioni di proprio interesse.
Ovviamente il servizio di simulazione dell’ISEE non ha valore legale, ne si propone di sostituire la certificazione vera e propria, ma si tratta pur sempre di un riferimento utile e di più agevole utilizzo.
Anche perchè quella che porta alla realizzazione della DSu rappresenta una procedura non comodissima (entrare in possesso delle diverse giacenze, ad esempio, non è così semplice) ma che, di contro, però, una volta arrivati alla realizzazione dell’Isee,permette di disporre di una certificazione che avrà una validità annuale.
Infatti, la sua validità si estende sino a 31 Dicembre dell’anno in corso.
Isee 2020: i documenti necessari
Ai fini della produzione dell’ISEE, quindi, operazione preliminare quella della realizzazione della Dsu, ossia la Dichiarazione Unica Sostitutiva.
Un iter, come dicevamo, complesso, perché richiede la presentazione di numerosi documenti, atti a dimostrare non solo il reddito, di tutti i membri familiari che ne abbiano percepito uno, ma anche lo stato patrimoniale del nucleo tutto.
Questo perché questa sorta di barometro della salute economica di una famiglia deve anche, ovviamente, tener conto delle informazioni inerenti le proprietà immobiliari del richiedente, nonché eventuali depositi bancari o postali e tutti gli altri beni mobili posseduti. Insomma un esame che conteggia tutte le voci in grado di impattare sulle finanze di un nucleo familiare.
(devi aprire un conto corrente? Ecco cosa valutare).
Isee 2020: i documenti da presentare
E per questo che tra i documenti richiesti per la compilazione della DSU e con cui occorre recarsi al proprio Caf di fiducia, figurano:
- documento di identità in corso di validità del dichiarante;
- codice fiscale di tutti i membri della famiglia;
- qualora si sia in affitto, contratto di locazione e e copia dell’ultimo canone versato;
- Modello 730 o Unico e CUD:
- eventuali altra documentazione per compensi percepiti;
- eventuali indennità percepite;
- trattamenti previdenziali e assistenziali di cui godano i membri del nucleo;
- redditi esenti ai fini Irpef;
- eventuali redditi realizzati all’estero;
- in caso di divorzi e separazioni, assegni di mantenimento per coniuge e figli
- borse e/o assegni di studio;
- qualora la richiesta pervenga da imprenditori agricoli la dichiarazione IRAP;
- certificati relativi al che patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto al 31 Dicembre 2018, ossia:
- depositi bancari o postali, eventuali libretti di deposito, buoni fruttiferi, BOT, CCT e titoli di stato, azioni, obbligazioni, fondi di investimento, gestioni assicurative di risparmio e/o del patrimonio mobiliare anche se operante all’estero;
- tipologia e codice identificativo del rapporto patrimoniale, con la necessità anche di indicare le date di riferimento del rapporto patrimoniale. Necessari anche codice fiscale dell’istituto bancario o società di gestione del patrimonio;
- giacenza media annua delle somme presenti su conti correnti bancari e/o postali;
- in caso di società o lavoratori autonomi, patrimonio netto, come da ultimo bilancio presentato, ossia somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto di eventuali ammortamenti:
- certificati notarili di compravendita, atti catastali, successioni e qualsiasi altro documento attinente al patrimonio immobiliare, anche se sito all’estero (fabbricati, terreni agricoli, aree edificabili).
- Valore IVIE dell’eventuale patrimonio immobiliare di proprietà fuori Italia;
- Atto notarile di donazione di immobili;
- Rendiconto della quota capitale residua di eventuali mutui accesi per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
- Targa o riferimenti di autoveicoli e motoveicoli con una cilindrata pari o superiore a 500cc. È obbligatorio produrre la documentazione anche di navi e imbarcazioni da diporto, di cui si sia proprietari alla data di presentazione della dichiarazione.
Nei casi, infine, di nuclei familiare che abbiano al loro interno persone con invalidità è richiesta la presentazione anche di una documentazione aggiuntiva, relativa a:
- certificati di invalidità;
- eventuali spese sostenute per il ricovero in strutture residenziali e per l’assistenza personale.
Link utili: circolare INPS 10 aprile 2015, n. 73, vedi il contenuto
comunicato stampa Inps 12 Settembre 2019, vai qui per il contenuto
se sei interessato alla simulazione Isee predisposta dall’Inps, ecco il link di riferimento
Resta aggiornato grazie ai nostri articoli su
Google News.