Per creare un buon orto è prima di tutto necessaria una buona organizzazione degli spazi. È opportuno, ad esempio, lasciare delle zone incolte affinché il suolo recuperi le sostanze nutritive perse con le colture precedenti. Queste zone, dette a “maggese”, vanno alternate ogni anno.
Vediamo allora alcune regole base per avere un orto perfetto.
Come organizzare un buon orto
Indipendentemente dallo spazio a disposizione, è importante ottenere delle sezioni di terreno ben concimate. Con ciò non si intende dire che debbano essere riempite di concimi chimici: è più conveniente, infatti, utilizzare come concime i cosiddetti rifiuti organici, ovvero gli scarti di frutta e verdura prodotti in casa.
A seconda delle stagioni, poi, è importante sempre mantenere un buon livello di umidità nello strato superiore del terreno. Può essere utile quindi avere un sistema di irrigazione che fornisca regolarmente acqua all’orto.

Gli strumenti necessari per coltivare un fazzoletto di terreno sono: una vanga per rompere le zolle più grosse, una o più zappe per sminuzzare le zolle, un rastrello per allineare il terreno e piccoli attrezzi come cazzuola e paletta. Sono utili anche delle canne di bambù per sostenere alcune piante, come pomodori, melanzane e peperoni, e dei sacchi di iuta da porre sul terreno bagnato per conservarne l’umidità.
Per quanto riguarda le sementi, ne esistono in commercio varie tipologie; sta all’orticoltore scegliere la più adeguata basandosi sul periodo dell’anno in cui intende seminare e sulla temperatura. Ogni pianta ha infatti una stagione migliore per essere seminata. Di solito i mesi più fruttiferi sono indicati sulle confezioni dei semi stessi. È molto importante inoltre tenere d’occhio il calendario lunare: la luna piena infatti influenza negativamente la germinazione del seme.
Il metodo migliore per concimare il terreno consiste nell’utilizzare una vanga per sollevare le zolle e mescolare il concime con la terra presente sotto. Poi si devono frantumare le zolle sollevate e quindi spianare il terreno con il rastrello.
Quando il terreno è spianato, il suolo è pronto per essere seminato. I momenti migliori per la semina sono il mattino presto e la sera tardi, in quanto un sole eccessivo può essiccare lo strato superficiale del terreno. È inoltre opportuno evitare di seminare quando il suolo è troppo bagnato.
Si possono dare brevi colpi di rastrello per aiutare i semi a penetrare nel terreno, facendo attenzione però a non disperderli.
Dopo la semina, specialmente quando essa avviene nelle stagioni più fredde, è meglio coprire il terreno con sacchi di iuta: essi aiutano a conservare l’umidità e contemporaneamente fanno in modo che non sia eccessiva.
È importante inoltre tenere d’occhio le piante ogni giorno per vedere se esse vengono intaccate da parassiti o insetti che potrebbero comprometterne lo sviluppo e la produzione dei frutti. Quando si trovano dei parassiti su una sola o poche piante, è meglio estirparle prima che contagino le altre, mentre, se la malattia è più diffusa, si devono usare pesticidi non nocivi all’uomo.