La depressione, può essere una reazione normale che ognuno di noi sperimenta in qualche momento nella vita, oppure uno stato patologico.
Il confine tra le due situazioni non è particolarmente netto; la diagnosi di malattia depressiva viene fatta di solito quando l’entità e la durata dei sintomi risultano sproporzionati rispetto alla causa.
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Cos’è la depressione e come si distingue
Le malattie depressive hanno un’incidenza notevole nella nostra società. Parliamo di malattie, perchè non tutte le depressioni sono uguali e, soprattutto, sono le cause che le originano a differire.
La depressione è stata catalogata dai psichiatri in tre tipi:
La prima, depressione reattiva, è determinata da fattori fisici o emotivi, come una malattia o un lutto familiare, che rattristano chiunque, ma assumono per alcuni soggetti una valenza esagerata, rinforzata da eventi senza importanza apparente. La stessa depressione post-partum, ad esempio, in quanto scatenata da un fatto particolare, rientra in questa categoria.
Il secondo tipo, la depressione endogena, non è associato a situazioni particolari; in questo caso possono avere notevole importanza fattori ereditari. A livello comportamentale le reazioni possono essere puramente depressive, oppure produrre repentini sbalzi d’umore tra l’esaltazione e la disperazione, condizione nota come psico maniaco-depressiva.
Il terzo tipo è la melanconia involutiva, stato di agitazione depressiva che colpisce talvolta gli anziani e i vecchi .
Molto spesso queste tre forme di depressione non sonocosì facilmente distinguibili dal punto di vista clinico e la diagnosi di melanconia involutiva, piuttosto che di depressione endogena, viene fatta tenendo soprattutto conto dell’età del paziente.

Sintomi e cura della depressione
Il sintomo principale della depressione è la persistenza di un umore melanconico.
Tenendo conto di una serie di parametri messi a punto dagli psichiatri nel 1972, il paziente, oltre alla condizione suddetta, deve presentare almeno cinque dei seguenti otto sintomi: scarso appetito, insonnia, perdita di energie , scarsa concentrazione, sensi di colpa, lentezza di pensiero, perdita di interesse per l’attività quotidiane
(soprattutto il sesso) e ricorrenti desideri di morte o di suicidio.
La classificazione esatta della depressione ha comunque poca importanza nella società della cura, e sotto questo punto di vista sia l’uso dei farmaci, sia il sostegno psicologico sono importanti.
Ci sono alcuni dati a supporto dell’idea che la depressione endogena dipenda dalla deplezione di sostanze chiamate amine biogene (soprattutto la noradrenalina), dalle cellule dei nervi e del cervello.
I due gruppi di farmaci antidepressivi più usati, i triciclici e gli inibitori delle monoaminossidasi, impediscono entrambi la deplezione di noradrenalina , tanto che si pensa che sia questo il loro meccanismo di azione. Recentemente si è dimostrato molto efficace nella cura della psicosi maniaco-depressiva il litio carbonato, un semplice sale.