A cominciare dalla settimana prossima farà il suo debutto la nuova dichiarazione 730 precompilata, la cui principale novità sono alcuni dei dati già riportati sul modulo. Vediamo cosa bisogna fare per averla e in che modo intervenire per correggerla in caso di necessità.
Quando arriva e come compilare il nuovo 730 precompilato
È previsto per il 15 di aprile l’arrivo del nuovo modulo 730, che contiene già al suo interno alcune delle informazioni che riguardano i redditi dei contribuenti e i dati relativi alle imposte da pagare. A riportare i dati nei nuovi moduli ci penserà d’ora in poi la stessa Agenzia delle Entrate e il contribuente dovrà occuparsi solamente di integrare eventualmente la dichiarazione nel caso siano presenti delle mancanze oppure delle inesattezze; il medesimo discorso è valido pure per coloro che vogliono usufruire di determinate detrazioni, come ad esempio quelle per le spese sanitarie, che al momento non sono ancora state inserite nel 730 precompilato e dovrebbero essere aggiunte a partire dal prossimo anno.
A partire dal metà Aprile, dunque, il nuovo modulo precompilato del 730 sarà a disposizione dei lavoratori dipendenti, dei para-subordinati e dei pensionati che già avevano presentato la medesima dichiarazione nel corso del 2014, oppure erano comunque in possesso dei requisiti per farlo.
Per poter consultare il nuovo modello all’interno del portale dell’Agenzia delle Entrate sono necessari nome utente e password, che garantiscono inoltre l’accesso ai servizi online resi disponibili dal fisco italiano. Coloro che non dispongono delle credenziali di accesso, possono farsi consegnare il 730 precompilato dall’Inps, dalla propria azienda oppure nei Caf, i “Centri di assistenza fiscale”, che sono stati creati dalle associazioni di categoria e dai sindacati per aiutare i contribuenti nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi.
Nella versione precompilata del modello si potranno trovare i redditi da pensione e quelli da lavoro, i redditi derivanti da collaborazioni occasionali, i redditi di tipo catastale relativi ai fabbricati, le detrazioni che riguardano i familiari a carico e le trattenute fiscali che spettano all’Inps o al datore di lavoro. A tali voci si aggiungono alcuni dati che già lo scorso anno erano presenti nel 730, come ad esempio i crediti di imposta eventuali che risultano ancora pendenti oppure le detrazioni che derivano da lavori di ristrutturazione edilizia suddivise in diverse rate annuali. Saranno già calcolate, inoltre, le detrazioni spettanti ai contribuenti per quanto riguarda i versamenti nelle polizze vita e nei fondi pensione, in base alle informazioni che sono state inviate al fisco dalle compagnie di assicurazione e dagli istituti bancari.
Ci saranno, però, anche dei dati mancanti che dovranno essere compilati dal contribuente; in primis troviamo le detrazioni che riguardano le spese di tipo sanitario. Affinché vengano riconosciute, sarà necessario chiedere un’integrazione del 730, rivolgendosi al sito dell’Agenzia delle Entrate oppure ai centri Caf o ancora tramite il datore di lavoro. Per tale ragione è di fondamentale importanza controllare con cura il modello precompilato, in modo da assicurarsi che non manchino i redditi percepiti nel corso dell’anno precedente (ad esempio quelli derivanti da collaborazioni di tipo occasionale o da rendite di affitto) e che siano presenti tutte le detrazioni previste, in particolare quelle per le ristrutturazioni edilizie (soprattutto se i lavori sono cominciati nel 2014).
All’interno del nuovo 730 troveremo anche il cosiddetto “prospetto di liquidazione“, in cui sono indicate nel dettaglio le imposte che il contribuente dovrà pagare ed i rimborsi ai quali ha diritto.
Coloro che non sono intenzionati ad apportare modifiche, hanno la possibilità di accettare la dichiarazione così come la trovano nel portale dell’Agenzia delle Entrate, ricordandosi di indicare a chi intendono destinare l’otto per mille, il cinque per mille ed il due per mille dell’Irpef. Se, invece, il modello 730 viene ritirato in un Caf o dall’azienda e non ci sono modifiche da apportare, è necessario compilare la scheda che riguarda otto per mille e cinque per mille e consegnarla poi agli assistenti fiscali all’interno di una busta chiusa.
Nel caso in cui si renda necessario apportare modifiche alla dichiarazione precompilata, il contribuente ha tempo sino al 7 luglio 2015. La procedura per effettuare delle modifiche può essere svolta direttamente online sul sito dell’Agenzia dell’Entrate, la quale poi renderà disponibile sempre online una nuova dichiarazione in cui saranno calcolati di nuovo le imposte e gli eventuali rimborsi.
Se le modifiche vengono apportate in una dichiarazione prelevata dal Caf, sarà un assistente fiscale a consegnare al pensionato o al lavoratore la nuova copia del modello riveduta e corretta. Non sono previsti controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate per le dichiarazioni accettate senza effettuare modifiche (ma il fisco può effettuare delle verifiche sui redditi), mentre se la dichiarazione è stata modificata, il contribuente potrà essere sollecitato a presentare dei documenti di prova in modo da accertare le modifiche effettuate.
http://www.unioneconsulenti.it/730-precompilato