Benvenuti al nostro approfondimento dedicato a una delle opzioni più vantaggiose per i lavoratori autonomi e piccoli imprenditori: il regime dei minimi con partita IVA agevolata.
Nel mondo delle partite IVA, una differenza significativa in termini di costi di gestione emerge tra i diversi regimi fiscali applicati. Il regime dei minimi è stato specificamente creato per agevolare quei lavoratori autonomi che non raggiungano determinate soglie limite di reddito annuo.
In questo articolo, intitolato “Come usufruire del regime dei minimi con partita IVA agevolata“, esploreremo in dettaglio questo regime, spiegando come può offrire vantaggi significativi in termini di minori oneri fiscali e di una contabilità semplificata
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Il regime dei minimi: come usufruirne e caratteristiche
Appare nello scenario italiano, questo regime, grazie alla legge finanziaria emanata dal Governo Prodi nel 2008. Nonostante le successive modifiche apportate, ha ancora oggi l’obiettivo primario di creare condizioni favorevoli per i lavoratori autonomi che non generino un certo ammontare di reddito nel periodo fiscale di riferimento. Infatti molto spesso i titolari di partite iva sono lavoratori che prestano la propria attività in favore di aziende che non utilizzano i normali contratti di lavoro subordinato, per trovare un risparmio in termini di costo del personale.
Il professionista con partita IVA, invece, si vede accollare costi sia contributivi ai fini previdenziali, sia di tassazione ordinaria. Risulta quindi conveniente avvalersi del regime dei minimi per usufruire di queste agevolazioni. Innanzitutto occorre non avere un reddito superiore ai 30 mila euro annui e non superare il limite di 15 mila euro di spese per i primi tre anni dall’inizio dell’attività. Occorre quindi informarsi bene dato che i vantaggi in termini di costi di gestione sono rilevanti.
Per prima cosa se si utilizza questo regime si ha un grosso vantaggio di tipo burocratico. Infatti non sarete soggetti alla tenuta, normalmente obbligatoria, dei libri contabili, senza considerare che si sarà ritenuti esenti dal pagamento dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive.
Le trattenute fiscali sono fissate nella misura del 5% della base imponibile (sostituibile da quest’anno, da un nuovo regime al 15%, ma con altri benefici)aliquota decisamente favorevole rispetto alla normale tassazione.
Anche sul lato dei contributi i vantaggi sono notevoli. Infatti viene applicata un’aliquota del 27% circa per queste speciali partite IVA che risulta essere inferiore a quella ordinaria.
Occorre sottolineare, però, che il regime dei minimi non permette di avere dipendenti subordinati, quindi è riservato solamente a professionisti e a lavoratori autonomi che prestito la propria opera in qualità di singolo individuo.
La partita IVA, anche se si beneficia di questa normativa, deve essere richiesta all’Agenzia delle Entrate e il rilascio del proprio numero non è subordinato al pagamento di nessuna somma di denaro, anche in caso di tassazione ordinaria. Oggi è possibile anche inviare la richiesta del numero di partita IVA per via telematica direttamente all’Agenzia che in giornata fornisce risposta al richiedente.