Secondo i puristi della musica, una compilation memorizzata su un vinile è ancora il modo migliore per ascoltare musica con qualità “superiore”.
Veritiera o meno questa affermazione è in ogni caso condivisa da milioni di appassionati che custodiscono gelosamente i propri album, catalogandoli con cura e tenendoli, spesso, in bella mostra sugli scaffali del salotto.
Vista una così ampia platea di fans del vinile, non sorprende di come il mercato dei dischi sia più vivo e vegeto che mai. Inevitabile poi, in tempi di rete, che gli ricerche e acquisti avvengano anche in Rete.
In questa guida, quindi, vedremo proprio come reperire i vinili dei nostri artisti preferiti, utilizzando Discogs un sito nato per l’appunto per consentire di acquistare dischi comuni come pezzi ormai introvabili.
Indice Guida Gratis:
Perché ascoltare la musica su vinile
Sono molti, come dicevamo, che ritengono che la musica sia e soltanto il vinile.
Nonostante sia una convinzione di molti, non necessariamente parliamo del supporto migliore per ascoltare ogni singolo brano. Alcuni file, infatti, possono risultare migliori, ma comunque la pensiate è indiscutibile di come il disco possieda un suono unico, un suo suono. La morbidezza dei bassi, l’apertura negli alti, un suono che imperfetto quanto più naturale, lontano anni luce delle massimizzazioni e digitalizzazioni contemporanee,
E poi, ad ogni partenza, la necessità di un intervento diretto. Un’azione che ti obbliga ad una delicatezza, una sorta di rispettoso cerimoniale che ti pone in un altro rapporto con la musica.
Un rapporto, in primis, in cui non sei tu a dettare i tempi, skippando selvaggiamente le tracce, ma in cui sei costretto al rispetto dei tempi e dei pezzi del disco, vittima del fascino del suono e costretto ad un ascolto reale, e non ad un semplice sentire.
Un rapporto non di fugace consumo, ma di reciproco rispetto, che ti obbliga a prenderti cura di ogni vinile, pulendolo e proteggendolo come la più cara delle reliquie. (Come proteggere e pulire un disco, leggi la nostra guida).
Basta, infatti, non una riga, ma un semplice granello di polvere perché il disco suoni in quell’istante diversamente, quando non finisca per saltare. E, paradossalmente, lo stesso salto del disco ti costringe ad una diversa attenzione, ad un brusco risveglio dal momento.
E ancora la monetina sulla puntina, la ricerca del miglior bilanciamento, tutto contribuisce per far si che ascoltare un giradischi sia una esperienza analogicamente più concreta, più attiva.
Il costo dei dischi e la magia delle copertine
Per gli appassionati e i collezionisti di dischi non ha neppure senso parlare del diverso costo di un vinile rispetto a quello che è il prezzo di una traccia in digitale.
Probabilmente chi vive di vinile, strabuzzerebbe gli occhi, domandandosi che rapporto possa esistere fra un’opera d’arte e una sua scialba fotografia.
Lo stesso pagare un disco finisce per attribuirgli un valore, a differenza di quanto non avvenga con una qualsiasi traccia con lo Spotify di turno, dove ascoltare un brano diviene non un attimo di magia, ma semplicemente il riempimento di un momento di noia. (Come usare Spotify? Scoprilo con la nostra guida).
Comprare qualcosa ti obbliga a non darlo per scontato e, aspetto non meno importante, ad essere costretto ad effettuare delle scelte.
Comprare un disco, anche quando immediatamente non eccezionale, se lo hai pagato, ti obbliga ad ascoltarlo e riascoltarlo, magari permettendoti di affezionarti a pezzi che, ad un primo ascolto, ti avevano lasciato del tutto indifferente.
Infine, elemento integrante della magia di un Lp, il vestito che lo fascia.
Come avviene per molte donne, molto belle se nude, ma ancora più affascinanti e misteriose quando vestite, divengono un tutt’uno con il disco, la sua copertina, il retro,
Senza parlare delle foto, delle psichedeliche illustrazioni dei capolavori degli anni 70′, con copertine come quelle dei Pink Floyd piuttosto che di Bowie o dei Beatles ( lo stesso Warhol aveva realizzato quella di un album dei Velvet Underground), immagini divenute patrimonio visivo dell’intera umanità, o almeno di buona parte di essa.
Cos’è e come funziona Discogs
Sono quasi 60 milioni i prodotti in vendita su Discogs. Per un sito che, però, si segnala non meno per la competenza estrema dei propri iscritti. Sul portale, infatti, trova posto anche una nutrita Community, ricca di gruppi, forum e blog.
Per farvi parte o semplicemente curiosare nel dbase del portale sconfinato o cercare un album o vendere i nostri come primo passo, registriamo un account su “Discogs.com” e completiamo il nostro profilo di acquirente (buyer) precisando il nostro indirizzo per la spedizione e il nostro account Paypal per i pagamenti.
A questo punto torniamo nella home del portale e, nella mascherina di ricerca, digitiamo il nome del gruppo o dell’artista preferito. E’ anche possibile esplorare il database del progetto per categorie di genere musicale (rock, pop, jazz) e, di seguito, per stili (pop rock, synth pop…) e supporto (vinile, ma anche musicassetta o CD).
Individuato quello che cerchiamo, scorriamo l’elenco dei vari album ed apriamone uno, in modo da visualizzarne la scheda. In essa sarà elencata la tracklist, la qualità del prodotto e l’affidabilità del venditore (seller).
Se convinti, aggiungiamo al carrello il prodotto (“add to cart”), confermiamo il tutto e paghiamo con Paypal.
Link utili: clicca qui per andare su Discogs, clicca qui