Festeggia le due candeline il programma di implementazione dei mutui agevolati ai fini di ristrutturare casa. Inoltre attuando un piano di riqualificazione energetica, si può aumentare il valore del finanziamento stesso, sino a 300 mila euro.
Un piano che implica che gli istituti di credito – potendo beneficiare di agevolazione per l’erogazione ai consumatori – aderiscano al l piano predisposto di concerto con la Cassa Depositi e Prestiti.
In ogni caso ecco, sinteticamente, come poter accedere ai finanziamenti.
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Come fare richiesta di un mutuo per una ristrutturazione
Come anticipavano la nuova direttiva sui mutui implica una convenzione tra Banche e cassa depositi e prestiti, con quest’ultimo ente che si fa garante per l’erogazione a tassi agevolati.
Occorre quindi rivolgersi ad uno degli istituti di credito aderenti all’accordo, avanzando la domanda, tramite un apposito modulo. Importante sottolineare, però, come la concessione non prevede alcun meccanismo automatico, con gli istituiti di credito che, nell’analisi della domanda, agiranno secondo le consuete regole delle operazioni a sportello. L’eventuale o meno concessione del finanziamento, cioè, è a totale discrezione della banca, così come i relativi criteri di negoziazione, durante la quale viene da subito fissata la data di fine lavori, di norma estendibile per un ulteriore anno e mezzo.
Detto ciò spetta al richiedente indicare l’entità dei lavori, considerando che l’ammontare del prestito va sempre intesa nell’ottica del lavoro finito.
Inoltre, ai fini della documentazione, importante segnalare come la stessa cambi a seconda che si parli di manutenzione ordinaria o straordinaria, poichè nel primo caso non esiste necessità di alcuna concessione comunale, mentre in caso di interventi di maggiore complessità occorre presentare le prescritte licenze cartacee degli interventi, incluso il preventivo di spesa certificato dal professionista e dall’impresa che curerà i lavori. Inoltre bisogna corredare il tutto con la D.I.A (dichiarazione di inizio attività) e con gli eventuali altri permessi necessari.
L’erogazione può avvenire in un’unica tranche o essere differita. Spesso, ad esempio, la seconda tranche avviene in fase di avanzamento dei lavori o a conclusione degli stessi, soprattutto in caso di interventi di una certa entità
In questo caso il mutuo non arriva mai a coprire l’intera entità del preventivo, con la Banca che garantisce una copertura nella misura massima del 70-80%, concesso a Stato Avanzamento Lavori (SAL).
Nei casi di interventi minori, al contrario, la concessione può avvenire a fine contrattazione, con l’intero importo accreditato dalla Banca sul conto corrente del mutuario, riservando lo svincolo alla presentazione delle relative fatture.
Spetta alla Banca, tramite i propri periti, verificare il proseguimento dei lavori ed il loro avanzamento, con la facoltà, in caso di infrazione, di poter cambiare l‘ammortamento del mutuo concesso. Mutuo che, generalmente, è tutelato da un’ipoteca sullo stabile in oggetto.