Il modello ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) è lo strumento di valutazione della situazione finanziaria di una famiglia e si compone di due elementi: la DSU e l’attestazione.
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Come si calcola l’Isee
La DSU (dichiarazione sostitutiva unica) è la dichiarazione reddituale e patrimoniale obbligatoria per richiedere ed ottenere tutte quelle prestazioni socio assistenziali, erogate in favore di soggetti bisognosi (con redditi di riferimento al di sotto della soglia di sopravvivenza) e di soggetti non autosufficienti: assegni di maternità concessi dai Comuni, social card, assegni di cura, sconti su bollette luce e gas o acquedotto.
La DSU trova applicazione anche per stabilire, nel caso di soggetti abbienti, l’erogazione delle prestazione legate all’istruzione: sconti o esenzioni sull’acquisto dei libri scolastici, diritto alle borse di studio e tasse universitarie.
L’attestazione ISEE è, invece, il prospetto riepilogativo degli indicatori del reddito e del patrimonio utili alla verifica della situazione economica del nucleo familiare, nonché dei requisiti richiesti per accedere all’agevolazione individuata.
La riforma del modello ISEE è stata introdotta dal D.P.C.M. 159/2013, entrato in vigore il 31 Gennaio 2015, con l’obbligo di auto certificazione limitato ai soli dati anagrafici e la rilevazione automatica di quelli reddituali e sociali attraverso controlli incrociati con le banche dati dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS.
Linee guida dettate dall’INPS per tipo di prestazione
– ISEE Standard: utilizzabile per la maggior parte delle prestazioni
agevolate;
– ISEE Università: per le prestazioni legate al diritto allo studio;
– ISEE Sociosanitario: per prestazioni sociosanitarie erogate a nuclei
ristretti riguardo a quello d’origine;
– ISEE Sociosanitario Residenze: per prestazioni sociosanitarie
erogate a nuclei familiari ristretti in cui è possibile tenere conto
anche della situazione economica dei figli;
– ISEE Minorenni: per i nuclei con genitori non coniugati tra loro e
non conviventi: le prestazioni in favore di minorenni o studenti
universitari in tal caso tengono conto del reddito del genitore non
convivente;
– ISEE Corrente: aggiornamento di un ISEE in corso di validità per il
verificarsi di variazioni improvvise e importanti sul reddito del nucleo
familiare, come la perdita di lavoro o capacità di guadagno di uno
dei genitori;
Compilazione
I soggetti che hanno bisogno del modello ISEE possono recarsi presso un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) o procedere alla compilazione, per proprio conto e in maniera assistita, utilizzando il PIN personale nell’area dedicata dell’INPS (https://servizi2.inps.it/servizi/Iseeriforma/home.aspx)
Calcolo
L’ISEE è calcolato sulla base dei redditi, dei dati patrimoniali e della composizione del nucleo familiare.
Una volta inseriti e registrati tutti i parametri utili, si dovrà attendere che l’INPS determini i valori di riferimento e rilasci la relativa certificazione secondo le modalità stabilite in fase di invio e/o sottoscrizione.
L’attestazione è rilasciata entro dieci giorni dalla compilazione della DSU.
Trascorsi quindici giorni inutilmente e senza risposta dall’Ente, il dichiarante potrà auto certificare i propri dati in via provvisoria, tramite il modello integrativo valido fino all’emissione dell’attestato vero e proprio.
In caso di scadenza imminente del termine per l’accesso ad una prestazione sociale e/o assistenziale, il nucleo familiare (che non abbia ancora ricevuto l’attestazione ufficiale), potrà richiederne l’ammissione esibendo la ricevuta di presentazione della DSU e riservandosi il diritto di produrre idonea certificazione in un secondo momento.
Si rammenta che per l’accesso ai benefici previsti dalla legge, si può utilizzare un solo modello ISEE o predisporne uno per ogni agevolazione.
Novità dal 2015
Nel corso del 2016 continueranno ad applicarsi tutte le principali novità già definite per il 2015, in particolare:
– indicazione dei redditi tassati alla fonte, anche se prodotti all’estero;
– indicazione dei redditi con ritenuta a titolo di imposta;
– redditi esentasse;
– registrazione della giacenza media e del saldo dei conti correnti o
libretti di deposito;
– redditi lordi prodotti e dichiarati all’estero da soggetti iscritti all’AIRE
e residenti all’estero, se inclusi nel nucleo di riferimento;
– differenza di calcolo e attribuzione del valore dell’abitazione
principale se di proprietà;
in aggiunta alle note operative introdotte dal Decreto Direttoriale n. 363 del 29 Dicembre 2015, riguardo al rilascio di un nuovo modello di Dichiarazione Sostitutiva già disponibile per la visione in allegato al decreto stesso.