Per poter condurre un’attività commerciale in Italia è necessario essere titolari di una partita IVA, ovvero un codice identificativo composto da undici cifre (numeri e lettere) che dà modo allo Stato di verificare l’identità di ogni transazione, e controllare i versamenti delle imposte dovute.
La partita IVA Italiana tuttavia non è utilizzabile ai fini di detrazioni fiscali al di fuori del territorio nazionale, e per poter estendere un’attività commerciale all’intero territorio europeo è necessario, dal 2006 aprire una “Partita IVA comunitaria“, che dà diritto a transazioni internazionali con IVA detraibile dalle imposte italiane.
Vediamo come poter disporre di una Partita Iva comunitaria e quali i suoi utilizzi.
Indice Guida Gratis:
Cos’è una Partita IVA Comunitaria?
La Partita IVA Comunitaria. ota anche come Partita IVA intracomunitaria o Partita IVA europea, è un‘identificazione fiscale introdotta per agevolare e regolare gli scambi commerciali tra gli Stati membri dell’Unione Europea. Ogni Partita IVA Comunitaria è preceduta dalla sigla del Paese emittente e da un numero di cifre variabile da Paese a Paese. Ad esempio, in Italia, una Partita IVA Comunitaria inizia con la sigla “IT,” seguita dal numero identificativo specifico dell’azienda o dell’individuo.
Iscrizione al Registro VIES
Per effettuare transazioni commerciali con altri soggetti residenti nei Paesi dell’Unione Europea, è necessario iscriversi al Registro VIES (VAT Information Exchange System). Senza questa registrazione, non è possibile compiere operazioni commerciali intracomunitarie.
Si tratta di un archivio che permette all’Agenzia delle Entrate di controllare l’attività dei soggetti iscritti, potendo procedere allo scambio di informazioni con le amministrazioni finanziarie degli altri Stati dell’UE. Non per nulla, visitnado il sito dell’Agenzia si ha la possibilità di effettuare il controllo partita iva comunitaria di qualsiasi soggetto operante all’interno della Comunità europea.
Se siete interessati ad effettuare una ricerca di una Partita IVA intracomunitaria è possibile utilizzare il tool online che mette a disposizione l’aegnzia delle entrate stessa, andando al seguente link.
Come Aprire una Partita IVA Comunitaria
Per aprire una Partita IVA Comunitaria, devi compilare il modulo di Dichiarazione di Inizio Attività. Per poterla ottenere vi sono due diverse procedure da seguire, a seconda che si sia già in possesso di una partita IVA o meno.
Nel primo caso è sufficiente inoltrare all’Agenzia delle Entrate una comunicazione contenente la richiesta per mezzo dei servizi telematici disponibili sul sito dell’Agenzia stessa, da effettuare direttamente o con l’ausilio di un intermediario abilitato, oppure rivolgersi a un loro ufficio. A questo punto la vostra Partita IVA viene inserita all’interno dei registri del VIES (ovvero il sistema elettronico europeo che gestisce le transazioni finanziarie tra gli Stati membri dell’UE). Di conseguenza, potrete iniziare a comprare e vendere all’interno dell’Unione Europea.
Nel caso invece non siate già in possesso di una partita IVA non comunitaria sarà necessario presentarsi presso la sede dell’Agenzia delle Entrate più vicina muniti di un documento di riconoscimento valido (in corso di validità e recante una fotografia) e, dopo aver fatto richiesta ad un funzionario, compilare il riquadro I della “Dichiarazione di Inizio Attività”, rappresentata dai modelli AA9/12 o AA7/10 (a seconda che il richiedente sia una persona fisica o giuridica), nei quali dovrete indicare l’ammontare previsto delle vostre transazioni commerciali, in entrata ed in uscita.
La procedura, in entrambe le sopraelencate opzioni è totalmente gratuita per il richiedente.
In seguito al Decreto “Semplificazioni”, da Gennaio 2015 non è più necessario attendere 30 giorni per permettere all’Agenzia delle Entrate di effettuare controlli preventivi. infatti, ora è possibile iniziare l’attività IntraCEE sin dalla presentazione della richiesta di Partita Iva Comunitaria.
Adempimenti Fiscali per le Partite IVA Comunitarie
I contribuenti che effettuano operazioni intracomunitarie devono presentare il modello Intrastat all’Agenzia delle Dogane. La periodicità di presentazione varia in base all’ammontare delle operazioni effettuate.
Regole di Fatturazione per le Operazioni INTRA
Le regole di fatturazione dipendono dal tipo di operazione intracomunitaria, se si tratta di cessioni di beni o prestazioni di servizi. Per le cessioni di beni, si applica il regime di tassazione a “destinazione,” mentre per le prestazioni di servizi è necessario distinguere tra operazioni B2B e B2C.
Seguendo questa guida completa, eviterai errori costosi nelle tue transazioni commerciali all’interno dell’Unione Europea e otterrai una comprensione approfondita delle Partite IVA Comunitarie e del Registro VIES.