Per poter condurre un’attività commerciale in Italia è necessario essere titolari di una partita IVA, ovvero un codice identificativo composto da undici cifre (numeri e lettere) che dà modo allo Stato di verificare l’identità di ogni transazione, e controllare i versamenti delle imposte dovute.
La partita IVA Italiana tuttavia non è utilizzabile ai fini di detrazioni fiscali al di fuori del territorio nazionale, e per poter estendere un’attività commerciale all’intero territorio europeo è necessario, dal 2006 aprire una “Partita IVA comunitaria“, che dà diritto a transazioni internazionali con IVA detraibile dalle imposte italiane.
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Come disporre di una partita Iva comunitaria
Per poterla ottenere vi sono due diverse procedure da seguire, a seconda che si sia già in possesso di una partita IVA o meno.
Nel primo caso è sufficiente inoltrare all’Agenzia delle Entrate una comunicazione contenente la richiesta per mezzo dei servizi telematici disponibili sul sito dell’Agenzia stessa, da effettuare direttamente o con l’ausilio di un intermediario abilitato, oppure rivolgersi a un loro ufficio. A questo punto la vostra Partita IVA viene inserita all’interno dei registri del VIES (ovvero il sistema elettronico europeo che gestisce le transazioni finanziarie tra gli Stati membri dell’UE). Di conseguenza, potrete iniziare a comprare e vendere all’interno dell’Unione Europea.
Nel caso invece non siate già in possesso di una partita IVA non comunitaria sarà necessario presentarsi presso la sede dell’Agenzia delle Entrate più vicina muniti di un documento di riconoscimento valido (in corso di validità e recante una fotografia) e, dopo aver fatto richiesta ad un funzionario, compilare il riquadro I della “Dichiarazione di Inizio Attività”, rappresentata dai modelli AA9/12 o AA7/10 (a seconda che il richiedente sia una persona fisica o giuridica), nei quali dovrete indicare l’ammontare previsto delle vostre transazioni commerciali, in entrata ed in uscita.
La procedura, in entrambe le sopraelencate opzioni è totalmente gratuita per il richiedente.
In seguito al Decreto “Semplificazioni”, da Gennaio 2015 non è più necessario attendere 30 giorni per permettere all’Agenzia delle Entrate di effettuare controlli preventivi. infatti, ora è possibile iniziare l’attività IntraCEE sin dalla presentazione della richiesta di Partita Iva Comunitaria.