Se desideri svolgere un ruolo significativo nell’educazione e far parte di un team che fa la differenza nella vita degli studenti con bisogni speciali, considera di lavorare come insegnante di sostegno. L’insegnante di sostegno è una figura che serve ad aiutare degli alunni non autosufficienti o, comunque, che necessitano un’assistenza maggiore. Per abilitarsi ad intraprendere questa attività è necessario svolgere un percorso ben preciso. Questa professione offre un’opportunitĂ unica per aiutare gli studenti con disabilitĂ , difficoltĂ di apprendimento o altre esigenze speciali a raggiungere il loro potenziale nel contesto scolastico.
Nel nostro articolo, esploreremo in dettaglio come iniziare una carriera come insegnante di sostegno, quali sono i requisiti e le competenze necessarie, e come puoi contribuire in modo significativo all’educazione inclusiva. Scoprirai anche le sfide e le gratificazioni di questa professione, nonchĂ© le diverse opportunitĂ di lavoro disponibili in diverse istituzioni educative.
Insegnare come insegnante di sostegno richiede empatia, pazienza e una passione per l’educazione inclusiva. Se sei pronto a fare la differenza nella vita degli studenti e ad aiutarli a superare le sfide, continua a leggere per esplorare il mondo affascinante di questa professione.
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Chi è l’insegnante di sostegno e quali i suoi compiti
L’insegnante di sostegno svolge un ruolo cruciale nell’ambito dell’istruzione inclusiva, aiutando bambini e ragazzi con disabilitĂ fisiche o psichiche, o quelli che necessitano di un supporto speciale, a raggiungere il loro pieno potenziale nel contesto scolastico.
Questa figura professionale è chiamata a contribuire alla formazione e alla crescita degli studenti con un approccio umanistico e una profonda empatia.
Il compito principale dell’insegnante di sostegno è garantire che gli studenti con disabilitĂ si integrino con successo nella scuola e nella societĂ . Questo non beneficia solo l’individuo, ma l’intera classe, promuovendo un ambiente scolastico inclusivo e positivo.
Collaborazione e Approccio Integrato
Per raggiungere gli obiettivi di integrazione e inclusione, la collaborazione con gli altri docenti è fondamentale. La creazione di un percorso educativo coinvolgente per l’intera classe e un clima positivo sono compiti condivisi. Inoltre, è essenziale un approccio collaborativo nel piano operativo, coinvolgendo il ragazzo con disabilitĂ nelle attivitĂ di gruppo.
Negli ultimi anni, il ruolo dell’insegnante di sostegno si è ampliato, richiedendo competenze specifiche e impegnative. Oltre alle competenze didattiche, è necessario avere la capacitĂ di stabilire connessioni affettive e relazionali con gli studenti.
Compiti dell’Insegnante di Sostegno
L’insegnante di sostegno ha molteplici responsabilitĂ . Deve stimolare costantemente gli studenti con disabilitĂ per rendere il processo di apprendimento piĂą interessante e gratificante. Promuovere la socializzazione e l’apprendimento è cruciale, poichĂ© gli studenti devono non solo acquisire conoscenze, ma anche sviluppare abilitĂ relazionali.
L’insegnante di sostegno prepara attivitĂ e lezioni adattate alle esigenze specifiche di ciascuno studente, tenendo conto dell’etĂ e del tipo di disabilitĂ . Questo richiede una conoscenza approfondita dei bisogni degli studenti e dei materiali didattici adatti.
Mansioni Principali
Le mansioni principali dell’insegnante di sostegno comprendono la preparazione di lezioni, attivitĂ individuali e di gruppo, oltre alla gestione dei compiti. Devono valutare il livello di apprendimento degli studenti attraverso verifiche, test e interrogazioni. Inoltre, devono considerare il profilo psico-fisico di ciascuno studente, collaborando con specialisti, famiglie e altri insegnanti.
L’insegnante di sostegno partecipa anche a riunioni, consigli di classe, gestisce registri degli studenti e svolge una serie di compiti amministrativi.
Competenze Fondamentali
L’insegnante di sostegno deve possedere competenze pedagogiche e conoscere la didattica speciale. Deve essere in grado di adattare le lezioni alle esigenze degli studenti, valutare le difficoltĂ di apprendimento e utilizzare sussidi didattici e materiali appropriati. Tuttavia, le qualitĂ morali sono altrettanto importanti, tra cui empatia, pazienza e capacitĂ di comunicazione.
Come conseguire l’abilitazione al sostegno
Secondo il nuovo regolamento previsto dal Ministero dell’Istruzione, l’iter per diventare insegnante di sostegno è differente a seconda del tipo di scuola nella quale si vuole insegnare. Questo perchè diversi gradi di istruzione richiedono diverse modalitĂ di assistenza degli alunni da parte dell’insegnante di sostegno.
Chi sceglie di lavorare come insegnante di sostegno presso una scuola per l’infanzia o una scuola primaria, avrĂ bisogno di una laurea in Scienze della Formazione Primaria. (qua una scheda dell’UniversitĂ di Torino, per saperne di piĂą). Ugualmente valido il possesso di un diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02 (anche il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico e il diploma sperimentale a indirizzo linguistico), piuttosto che un analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente
Per gli istituti superiori, invece, l’iter è molto piĂ complesso. Oltre alla laurea, infatti, l’aspirante candidato dovrĂ disporre di un  TFA, ovvero un tirocinio formativo attivo. Questo tipo di tirocinio servirĂ ad abilitarsi nelle rispettive cattedre di loro competenza. Svolto il tirocinio, sarĂ la volta di partecipare alle ammissioni per il corso di specializzazione, al termine del quale si acquisirĂ l’abilitazione come insegnante di sostegno. Di norma si tratta di corsi a numero chiuso, ai quali si può accedere attraverso un relativo test d’ingresso. Ogni Ateneo solitamente organizza uno di questi corsi presso le proprie strutture, perciò basta tenere d’occhio i bandi relativi per essere informati su eventuali concorsi d’ammissione alla specializzazione.
Nel dettaglio, per istituti di primo e secondo grado viene richiesto:
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- l’abilitazione o la laurea + 24 CFU in discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche
- la laurea + 3 annualità di servizio, nel corso degli otto anni scolastici precedenti, anche non successive.
- Il diploma per gli insegnanti tecnico pratici
Chi, al contrario, non disponga ancora dell’abilitazione all’insegnamento, e che quindi non abba sostenuto il TFA, può candidarsi per un’attivitĂ di sostegno, in qualitĂ di supplente tramite la MAD. Per MAD s’intende la Messa A Disposizione, ossia una candidatura spontanea presentata sottoforma di domanda da compilare online e che può essere presentata a tutte le scuole italiane.
Tuttavia non tutti gli insegnanti sono adatti per svolgere questo lavoro, poichè non è per niente facile ma, al contrario, è molto stressante e impegnativo. La persona ideale per ricoprire il ruolo di insegnante di sostegno è una persona paziente e comprensiva. Solo chi ha una predisposizione naturale ad ascoltare e aiutare le persone in difficoltà potrà tentare questo tipo di carriera.
Infatti ogni giorno dovrĂ stare a contatto molte ore con ragazzi problematici, a volte anche con patologie serie o disturbi dell’apprendimento difficili da gestire. Proprio per questo chi vuole fare questo lavoro è una persona che ha fatto una scelta coerente e consapevole di tutte le difficoltĂ che potrebbe incontrare.