Un tempo, prima della crisi economica e lavorativa che l’Italia e che il mondo intero sta ancora attraversando ancora oggi, la professione del collaboratore scolastico (o bidello) era generalmente sottovalutata, ma oggi, con il vento cambiato, sono probabilmente non pochi a desiderarla.
Il ruolo del collaboratore scolastico all’interno degli istituti di diverso grado è diventato sempre più rilevante, poiché questi professionisti svolgono un’ampia gamma di compiti che vanno oltre la semplice pulizia e manutenzione degli edifici scolastici. E, non meno importante, trattandosi di un pubblico impiego, potendo offrire una stabilità che poche altre mansioni sono in grado di garantire.
Scopriamo insieme cosa comporta lavorare come bidello e quali sono le opportunità che questa professione può offrire.
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Che cosa fa un bidello? Mansioni del collaboratore scolastico
Il collaboratore scolastico, anche se spesso molti lo ignorano, svolge un ruolo essenziale all’interno del contesto scolastico, operando seguendo direttive precise e assumendosi la responsabilità di eseguire le proprie mansioni con accuratezza. Questo ruolo è caratterizzato da attività che si basano su procedure stabilite e che richiedono una competenza professionale di base, non specializzata. Tra i suoi incarichi principali, si occupa dell’accoglienza e della sicurezza degli studenti, assicurando un ambiente scolastico pulito, sicuro e ben organizzato. È incaricato di varie funzioni, tra cui:
- Assistenza agli studenti all’ingresso e all’uscita dalle attività didattiche, garantendo accompagnamento e sicurezza.
- Supervisione degli studenti in assenza temporanea degli insegnanti, sia nelle aule che nelle aree comuni, e, se necessario, nei laboratori e officine, valutando attentamente i rischi specifici.
- Supporto negli spostamenti degli studenti verso altre sedi per attività extracurriculari come visite guidate o viaggi d’istruzione, seguendo criteri di disponibilità o rotazione.
- Per gli studenti con disabilità, offre assistenza pratica per facilitare l’accesso e l’uscita dagli edifici scolastici e, in assenza di altre figure professionali, fornisce assistenza igienica e personale.
- Sorveglianza degli ingressi scolastici, compresa la gestione notturna, e apertura e chiusura degli edifici per le attività scolastiche.
- Collaborazione nella manutenzione e nella segnalazione di danni o malfunzionamenti al dirigente scolastico o al referente designato.
- Pulizia degli ambienti scolastici, compresi laboratori e aree esterne, seguendo le normative di igiene e sicurezza, e utilizzo di attrezzature meccaniche se necessario.
- Assistenza nelle attività amministrative e didattiche, gestione del magazzino e dei servizi di mensa, con l’uso di tecnologie informatiche adeguate.
- Preparazione di materiali didattici per i docenti e svolgimento di compiti materiali legati al servizio, come fotocopie, preparazione di fascicoli e trasporto di materiali didattici.
- In talune circostanze, ssecuzione di piccole manutenzioni, giardinaggio e altre attività simili.
- Gestione degli ascensori per gli utenti.
- Operazione di sistemi di riscaldamento e raffrescamento, e gestione degli impianti centralizzati.
- Gestione delle comunicazioni telefoniche entranti e uscenti della scuola.
- Partecipazione a programmi di tutoraggio per nuovi addetti ai servizi generali e di formazione per colleghi dello stesso profilo professionale.
- Esecuzione di altri compiti specifici richiesti dal dirigente scolastico o formativo, pertinenti alla propria figura professionale.
Questo profilo svolge un ruolo cruciale nel supporto quotidiano delle operazioni scolastiche, contribuendo significativamente al benessere e alla sicurezza degli studenti e al funzionamento efficace dell’istituzione educativa.
Requisiti per diventare collaboratore scolastico
Per candidarsi alla posizione di collaboratore scolastico, i candidati devono possedere almeno uno dei seguenti titoli educativi: un diploma di qualifica conseguito in tre anni presso un istituto tecnico, un diploma di maestro d’arte, un diploma conseguito presso una scuola magistrale per l’infanzia, un diploma di scuola secondaria superiore, o certificati/diplomi professionali triennali.
Diploma di Scuola Media Inferiore come Requisito Minimo: Esistono eccezioni specifiche relative al livello di istruzione richiesto per l’iscrizione nelle liste di terza fascia del personale ATA:
- Coloro che sono già stati inclusi nelle liste di terza fascia per il personale ATA durante il triennio scolastico precedente possono mantenere la loro posizione basandosi sui titoli di studio che avevano permesso loro l’ammissione iniziale.
- È permessa l’iscrizione nelle liste di terza fascia a coloro che figurano già nelle liste provinciali permanenti secondo l’articolo 554 del Decreto Legislativo 297/94 (vai qui per saperne di più), negli elenchi provinciali in via di esaurimento o nelle liste provinciali in esaurimento per i collaboratori scolastici secondo i decreti ministeriali 75/2001 e 35/2004, basandosi sui requisiti di istruzione validi al momento dell’inclusione.
- Hanno diritto all’iscrizione anche coloro che hanno prestato almeno 30 giorni di servizio, anche non consecutivi, fino al 25 luglio 2008, in ruoli compatibili con il profilo professionale desiderato, seguendo i requisiti educativi vigenti al momento del servizio.
- Chi non ha aggiornato le proprie posizioni nelle liste, non ha accumulato almeno 30 giorni di servizio entro il 25 luglio 2008, o non figura nelle liste provinciali permanenti o negli elenchi di esaurimento come specificato, non può accedere alle liste di terza fascia per i collaboratori scolastici basandosi unicamente sul diploma di scuola media inferiore.
Valutazione del Servizio:
- Per il servizio prestato in istituti statali, si attribuiscono 0,50 punti per ogni mese o frazione superiore ai 15 giorni, con una valutazione ridotta per il servizio in scuole non statali.
- Per altri tipi di servizio reso nelle scuole statali, inclusi l’insegnamento in corsi specifici e il lavoro svolto per enti locali o come modello vivo, si assegnano 0,15 punti per mese (o frazione superiore ai 15 giorni), fino a un massimo di 1,80 punti per anno scolastico.
Certificazioni Informatiche e Digitali: Un unico titolo tra ECDL, NUOVA ECDL, certificazioni MICROSOFT, EIRSAF (con ordinanza n. 3506 del 10 luglio 2017), Mediaform E.Q.I.A. (secondo la nota Mi DGCASIS prot. n. 732 del 18/03/2020), e IDCERT (con note Mi DGCASIS prott. nn. 1476 del 25/06/2020 e 1705 del 20/07/2020) è valido per l’attribuzione di punteggio aggiuntivo.
Come diventare collaboratore scolastico
Per lavorare come bidello occorre figurare nelle graduatorie del personale ATA. La sigla “ATA” sta per personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario, e identifica i lavoratori non insegnanti impiegati nelle scuole italiane, inclusi gli istituti di istruzione primaria e secondaria, le strutture educative e le scuole speciali statali. Questo gruppo di professionisti è incluso in specifiche liste di valutazione utilizzate dalle scuole per assegnare posizioni lavorative a tempo determinato o indeterminato, nonché per gestire le necessità di supplenza.
Per accedere ai ruoli del personale ATA nelle istituzioni scolastiche, è necessario partecipare a concorsi specifici che vengono annunciati periodicamente. Questi processi di selezione si basano unicamente sull’analisi dei meriti accademici e professionali dei candidati, senza prevedere test o prove pratiche. In pratica, per essere inclusi nelle liste di valutazione, è sufficiente soddisfare i criteri richiesti e presentare la propria candidatura. Un’eccezione importante riguarda il concorso per la posizione di Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA), che invece prevede sia la valutazione dei titoli che la sostenimento di esami. Il posizionamento in graduatoria di ciascun candidato dipende dall’aggregazione dei punti ottenuti attraverso i vari titoli di studio e professionali posseduti. Pertanto, avere un numero maggiore di qualifiche pertinenti aumenta le probabilità di ottenere un punteggio elevato e, di conseguenza, una posizione migliore nella lista, facilitando l’assunzione.
Quali e quante sono le graduatorie ATA
Le liste di graduatoria sono cataloghi che elencano individui secondo un ordine prestabilito, che può basarsi su merito, diritto, anzianità, o altri parametri specifici. Queste liste vengono compilate alla conclusione di una procedura concorsuale, elencando i partecipanti in base ai punteggi o ai criteri conseguiti. Chi occupa le posizioni più alte ha la precedenza nell’essere selezionato per incarichi o posizioni aperte. Nel contesto del personale ATA, esistono diverse tipologie di graduatorie, che includono quelle specifiche per circoli e istituti nonché quelle a livello provinciale.
Per il reclutamento del personale ATA si ricorre a:
Graduatorie di Circolo e d’Istituto: Queste liste sono fondamentali per le nomine a termine e per le supplenze temporanee. Sono divise in tre categorie, ciascuna determinante per la chiamata dei candidati:
- Prima fascia ATA: Includono coloro che sono registrati nelle liste provinciali permanenti (con un servizio di 24 mesi come previsto dall’art. 554 del D.lgs 297/1994).
- Seconda fascia ATA: Riguarda i candidati nelle liste provinciali in esaurimento per vari ruoli professionali, secondo le disposizioni dei decreti ministeriali 75/2001 e 35/2004.
- Terza fascia ATA: È costituita da candidati selezionati attraverso concorsi specifici indetti dal MIUR ogni tre anni, aperti a chi possiede i titoli di studio necessari secondo il bando ATA, senza necessità di esperienza pregressa.
Graduatorie ed Elenchi Provinciali: Utilizzate per le nomine a tempo indeterminato e per supplenze di lunga durata, si articolano in due categorie:
- Liste Provinciali Permanenti: Create tramite bandi ATA annuali emanati dagli Uffici Scolastici Regionali per vari profili professionali, includono candidati con i requisiti per i profili delle Aree A e B del personale ATA che hanno accumulato 24 mesi di servizio, anche non continuativi, nelle scuole statali.
- Liste Provinciali in Esaurimento: Formate secondo le indicazioni dei DDMM 75/2001 e 35/2004 per le supplenze annuali o temporanee, includono vari profili professionali e l’inserimento in queste liste comporta anche l’inserimento nelle graduatorie di Circolo e d’Istituto di seconda fascia.
Per i Direttori dei servizi generali ed amministrativi (DSGA), vengono emessi bandi specifici per le assunzioni a tempo indeterminato, con le graduatorie risultanti utilizzabili anche per incarichi temporanei. Per ulteriori dettagli, si consiglia di visitare le pagine informative dedicate ai concorsi DSGA.
Per l’aggiornamento delle liste di graduatoria ATA di terza fascia previsto per il 2024, il recente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il periodo 2019-2021 ha introdotto importanti aggiornamenti. Tra le novità più significative, vi è l’obbligo per i nuovi candidati di possedere il Certificato Internazionale di Competenze Digitali (ICDL) per determinati ruoli professionali, una condizione che non riguarda chi è già presente nelle liste. In aggiunta, il contratto ha previsto l’introduzione di nuove figure professionali nel quadro del personale ATA
Come fare domanda ed entrare in graduatoria

Quanto guadagna un collaboratore scolastico
Un bidello mediamente lavora trentasei ore alla settimana e riceve uno stipendio di circa 1050 euro NETTI al mese (1.294 euro lordo), stipendio che può salire in base all’anzianità di servizio; i giorni lavorativi di ferie sono trentasei all’anno.
Dopo aver conseguito un po’ di esperienza nel settore, potrete accedere ai concorsi per titoli che periodicamente vengono indetti dal Ministero della Pubblica Istruzione, per diventare così dipendente a tempo indeterminato e divenire ufficialmente collaboratori scolastici. C’è, però, un’altra strada per diventare collaboratori scolastici, quella delle aste: oltre al titolo di studio in questo specifico caso occorre essere iscritti all’Ufficio di Collocamento (l’anzianità al Centro per l’Impiego fa punteggio per questo tipo di graduatorie), quindi occorre verificare le date in cui saranno stilate le graduatorie relative al personale scolastico ed è necessario presentarsi di persona al Centro per l’impiego coi propri documenti e la propria certificazione Isee.
In conclusione, diventare collaboratore scolastico non è facile, ma garantisce un posto fisso, aspetto assolutamente non trascurabile in questo periodo storico.