Un tempo, prima della crisi economica e lavorativa che l’Italia e il mondo intero sta ancora attraversando ancora oggi, la professione del collaboratore scolastico (o bidello) era probabilmente sottovalutata, ma oggi sono non pochi a desiderarla.
Come diventare collaboratore scolastico
Che cosa fa il collaboratore scolastico? Il bidello svolge quotidianamente alcune azioni fondamentali per il normale andamento delle attività scolastico: aprire e chiudere la scuola, controllare gli alunni lunghi i corridori e, in caso di eventuali problemi, in bagno, oppure occasionalmente in classe e in mensa per un’eventuale assenza dei docenti, sorvegliare l’entrata e l’uscita dell’edificio scolastico, identificare persone estranee entranee all’interno della scuola, rifornire la classe di gessetti, fogli di carta e ulteriori materiali indispensabili per il normale svolgimento delle lezioni, spostare arredi scolastici e, occasionalmente, svolgere la funzione di centralinista. Altri attività che deve svolgere il collaboratore scolastico sono quelle della pulizia delle aule e dei differenti ambienti scolastici.
Quanto lavora mediamente un collaboratore scolastico? Un bidello mediamente lavora trentasei ore alla settimana e riceve uno stipendio di circa 1000 euro NETTI al mese, stipendio che può salire in base all’anzianità di servizio; i giorni lavorativi di ferie sono trentasei all’anno.
Quali requisiti occorre avere per diventare un collaboratore scolastico?
Innanzitutto per ambire al ruolo di bidello occorre essere in possesso di un DIPLOMA o, perlomeno, di una qualifica triennale. Prima di essere assunti come collaboratori scolastici occorre affrontare un percorso mediamente lungo, in quanto bisogna superare vari e differenti step: prima di tutto bisogna compilare la domanda di inseriemento nelle graduatorie di terza fascia per le supplenze, giornaliere oppure annuali, graduatorie che di solito vengono aperte e aggiornate solamente una volta ogni tre anni, il che mette in evidenza il fatto che per diventare collaboratori scolastici occorre prima di tutto munirsi di tanta pazienza.
Via via che le graduatorie si aggiorneranno verrete chiamati per supplenze, da un minimo di giornaliere ad un massimo di annuali, con lo stesso stipendio giornaliero di un collaboratore scolastico fisso, maturando anche ferie e tutto il resto.
Dopo aver conseguito un po’ di esperienza nel settore, potrete accedere ai concorsi per titoli che periodicamente vengono indetti dal Ministero della Pubblica Istruzione, per diventare così dipendente a tempo indeterminato e divenire ufficialmente collaboratori scolastici. C’è, però, un’altra strada per diventare collaboratori scolastici, quella delle aste: oltre al titolo di studio in questo specifico caso occorre essere iscritti all’Ufficio di Collocamento (l’anzianità al Centro per l’Impiego fa punteggio per questo tipo di graduatorie), quindi occorre verificare le date in cui saranno stilate le graduatorie relative al personale scolastico ed è necessario presentarsi di persona al Centro per l’impiego coi propri documenti e la propria certificazione Isee.
In conclusione, diventare collaboratore scolastico non è facile, ma garantisce un posto fisso.