Quali sono le garanzie su cui possono fare affidamento i consumatori nel territorio italiano? Eccole tutte e soprattutto ecco come sfruttare la garanzia sul suolo nostrano e su quale tipo di prodotto si applica la suddetta garanzia.
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Come esercitare la garanzia in Italia e quale la sua durata
Che cos’è la garanzia?
Avete presente quando un prodotto, specialmente quelli tecnologici come computer o tablet, si guastano improvvisamente? Una situazione che è accaduta ad ognuno di noi parecchie volte e, spesso, in questi frangenti molti tendono, non sapendo più se il prodotto sia ancora in garanzia o meno, a buttarlo e acquistarne un altro.
Al contrario, si dovrebbe sempre far ricorso alla garanzia: questa infatti ci permette di essere tutelati sotto questo punto di vista, attraverso una riparazione dello bene o, talvolta, anche con una sua sostituzione.
Nel nostro Paese il Codice del Consumo (d.lgs.206/05), specificatamente attraverso gli articoli che vanno dal 128 al 135, si occupa di disciplinare la garanzia legale sui beni di consumo venduti ai consumatori, prendendo spunto dalla originaria norma d.lgs. 24/2002. Naturalmente tale tutela si occupa di coprire tutti i problemi derivanti da vizi di produzione e di conformità presenti nei prodotti acquistati
Quali caratteristiche deve presentare un bene perchè risulti conforme?
E’ proprio l’articolo 129 del suddetto codice ad indicare come sia fatto obbligo per il venditore di consegnare al compratore prodotti conformi al contratto di vendita, specificando le casistiche che devono verificarsi perchè si registri tale conformità
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deve essere idioneo all’uso al quale servono normalmente beni dello stesso tipo
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dev’essere conforme alla descrizione fatta dal venditore e possedere le qualità descritte dallo stesso
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deve presentare le qualità di un bene dello stesso tipo che il consumatore può ragionevolmente aspettarsi
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dev’essere idoneo all’uso particolare voluto dal consumatore che sia stato portato a conoscenza del venditore al momento della conclusione del contratto e che il venditore abbia accettato
Entro quanto tempo il consumatore può far valere i diritti di garanzia?
In Italia, generalmente, la garanzia ha una durata di due anni, e pertanto il prodotto potrà essere sostituito durante questi ventiquattro mesi.
Il bene, quindi, potrà guastarsi in un qualunque momento dei successivi 2 anni, ma, attenzione, naturalmente, il consumatore, ovvero il cliente, ha l’obbligo di conservare lo scontrino o la fattura, o qualunque documento che gli permette di certificare il suo acquisto e la data dello stesso. Senza un documento valido sarà impossibile poter far ricorso alla garanzia stessa.
Inoltre una volta riscontrato il malfunzionamento, il proprietario dovrà necessariamente sfruttare la garanzia entro due mesi, ovvero sessanta giorni dalla comparsa dall’anomalia. Stesse garanzie che si possono far valere in caso di acquisti on line.
Le due garanzie in Italia.
Garanzia del venditore
I clienti possono fare ricorso a ben due tipi di garanzia, ovvero quella del venditore e quella del produttore, tutele che viaggiano parallelamente e non si escludono a vicenda,
Nel primo caso, la garanzia ha sempre durata di due anni (garanzia legale), soglia minima sotto la quale non può scendere mai e che, in assenza di una garanzia specifica, rappresenta il vincolo temporale che il venditore è obbligato a garantire. Questi potrebbe, a sua discrezione, anche applicare una garanzia maggiore, ma mai inferiore, ovvero è fatto divieto che venga dichiarata una garanzia inferiore ai 24 mesi. Se ciò dovesse accadere il negoziante è obbligatoriamente tenuto ad osservare la garanzia legale. Si tratta di una disposizione fondamentale, poichè fosse anche che il produttore limiti la garanzia ad un anno, se il prodotto si rompesse oltre a tale termine, il consumatore potrebbe sempre godere della garanzia del negoziante
Quest’ultimo potrà scegliere se sostituire o far riparare il dispositivo guasto da lui venduto: il negoziante sceglierà ovviamente l’opzione che per lui risulta essere meno onerosa, ovvero costosa. Nel caso in cui si registri l’impossibilità della riparazione o la sostituzione del prodotto o queste avvengano in ritardo, è data facoltà al consumatore di pretendere la restituzione di una parte o dell-intero importo pagato.
Garanzia del produttore
Diversa, invece, la garanzia del produttore (chiamata anche garanzia commerciale o convenzionale), che evidentemente fa capo a chi produce il bene e che può presentare anche una durata è variabile (può, quindi, essere inferiore ai 24 mesi), una forma di tutela, si badi bene, che si aggiunge ma non si sostituisce alla garanzia legale. In questo caso la garanzia implica che il bene sia inviato nelle fabbriche dove viene prodotto ( o al centro di assistenza convenzionato) e riparato, ovviamente il tutto a spese della ditta produttrice.
Garanzia per prodotti usati.
Entrambe le garanzie vengono applicate anche sui prodotti usati, anche se questa per legge ha una durata minima di un anno solo, salvo diversi accordi tra i contraenti. In questo caso la garanzia, sussistendo un utilizzo previo del prodotti, non coprirà i difetti che discendono dall’uso normale del bene. Questo accade anche quando i beni vengono venduti tra ditte, ossia nel caso di quelle transazioni che prevedono l’emissione di una fattura. Anche in questo caso necessaria la conformità dell’uso, mentre la segnalazione deve avvenire necessariamente entro 8 giorni dalla scoperta dell’anomalia riscontrata.