L’inverno sta volgendo al termine, ma l’umidità e il freddo persistono e possono causare ancora problemi alla cervicale, in quanto favoriscono l’irrigidimento a livello muscolare e le contratture. Ecco in che modo curare con efficacia questo disturbo, piuttosto diffuso nei mesi dell’anno più freddi.
Qualche rimedio efficace per combattere la cervicale
La cervicale consiste in dolori – che possono essere anche intensi – localizzati sul collo e sulle spalle, provocati da posture scorrette oppure da uno sforzo eccessivo. Si tratta di un disturbo che può colpire chiunque, ma in genere le donne ne soffrono in misura maggiore.
Quando il dolore è soltanto episodico, lo si può curare con i farmaci, a partire dal paracetamolo che ha minori effetti collaterali. Dopodiché si può ricorrere agli anti-infiammatori di tipo non steroideo e, in ultima battuta, ai cortisonici.
I farmaci si possono impiegare sia localmente, ad esempio gel, cerotti e creme, sia oralmente; vanno assunti per un arco di tempo piuttosto limitato che va dai 7 ai 10 giorni.
Quando il dolore raggiunge un’elevata intensità, non bisogna sospendere l’assunzione di farmaci dopo pochi giorni con la diminuzione del fastidio, poiché l‘infiammazione persiste e va curata completamente al fine di evitare delle ricadute spiacevoli. L’azione dei farmaci può essere affiancata da trattamenti a base di freddo e caldo. Gli impacchi freddi si rivelano efficaci contro le contratture muscolari perché riducono l’infiammazione, mentre quelli caldi (insieme ai massaggi) rilassano la muscolatura.
Se, invece, la cervicalgia diventa cronica, è necessario agire su diversi fronti. Coloro che soffrono spesso di tale disturbo, dovrebbero intraprendere un percorso mirato con l’obiettivo di migliorare la funzionalità della zona cervicale; sono consigliati specifici esercizi per il collo e interventi sulla postura. Fra quelli che soffrono con frequenza di dolori cervicali, ce ne sono tanti che cominciano a sviluppare una sorta di paura del movimento, che è correlata al dolore, e finiscono per assumere atteggiamenti rinunciatari e di fin troppa cautela nei movimenti che creano un circolo vizioso, poiché aumenta l’irrigidimento e di conseguenza il rischio di peggioramenti della propria condizione. Per queste persone diventano dunque fondamentali norme comportamentali ed educative che consentano di affrontare e superare la paura del movimento che si associa al dolore, in modo da non subire condizionamenti nella quotidianità.
Quando la cervicalgia è cronica, agli esercizi specifici si possono affiancare alcune terapie fisiche, come ad esempio ultrasuoni, laser-terapia e Tens, ovvero la “stimolazione elettrica nervosa transcutanea“.
Consigliati anche in questo caso i massaggi e le manipolazioni, ma soltanto se effettuate da mani esperte che conoscono a fondo il problema e gli interventi giusti per risolverlo. Affidandosi a figure non esperte, infatti, si corre il rischio di aggravare il problema e peggiorare la situazione.