Fare del bricolage è divertente e allo stesso tempo regala enormi soddisfazioni a livello personale. Soddisfazioni che non provereste mai semplicemente acquistando lo stesso prodotto in negozio.
Tanti, ad esempio, i progetti che, anche un dilettante alle proprie armi, può mettere in cantiere con il legno.
Tante idee, però, che richiedono i giusti attrezzi e i materiali del caso. Oggi vediamo quale sia la migliore colla per legno o, comunque, la tipologia di prodotti sui cui orientarsi.
Tanti gli Italiani, ancor più in questo periodo di forzato isolamento, che si dilettano nell’impagabile arte del fai da te. E molti quelli che si dedicano alla realizzazione di oggetti in legno.
Perché il legno? Chi lo lavora non avrebbe dubbi, per l’odore, la sensazione di essere in armonia con la natura.
Il legno ti radica all’elemento Terra, ti impegna, rilassandoti.
Lavorare il legno, però, significa impegno e materiali.
Vi servirà ben poco (anche se un banco da falegname sarebbe l’ideale), ma quel poco deve essere utile.
Tra quello di cui non potete fare a meno, la colla. Vediamo allora quale utilizzare.
(vuoi realizzare un anello in legno? Ecco la guida adatta).
Quale colla usare per il legno
La colla è molto importante nei lavori di bricolage con il legno, poiché se non tiene bene, si rischia seriamente di vedere il proprio lavoro completamente rovinato.
Inutile sottolineare come in commercio esistano diversi tipi di colla; da quelle acriliche a quelle più famose che sono le viniliche. Se, però, volete diventare dei provetti Geppetto dovete giocoforza usare una colla per legno valida.
Le colle, generalmente, più usate per il bricolage sono quelle epossidiche con bicomponenti, poi abbiamo le colle viniliche che sono le più usate, le colle ciano acriliche e tanti altri tipi diversi.
Per lavori di bricolage con il legno le migliori in assoluto si rivelano le colle viniliche. Si tratta di prodotti a base di acqua, ma che manifestano una presa molto resistente che dura nel tempo.
Le colle viniliche sono, inoltre, antiatossiche e sono anche mediamente economiche, anche se in commercio ne esistono altre varietà, non meno performanti. E particolare non meno importante, a differenza delle colle acriliche queste non puzzano e sono sicuramente più sicure.
Nel dettaglio bisogna anche dire che ci sono colle viniliche con diversa potenza e presa, e per questo che la scelta va effettuata in considerazione del lavoro che si deve effettuare.
(Come dipingere su legno? Ecco la guida migliore).
Come usare la colla con il legno
L’importante è realizzare degli innesti o incastri che diano garanzia di per se. Una volta creati con un certo criterio, si può essere certi che il risultato sarà un ottimo lavoro che durerà nel tempo.
Con la colla vinilica si ottiene un lavoro di specializzazione senza pari e difficilmente qualcuno può affermare il contrario.
Non stupisca questo, considerando la straordinaria versatilità di questo tipo di colla. Troviamo colle viniliche un po’ utilizzate dappertutto: si usano a scuola per i lavoretti con i bambini (grazie alla loro non comune sicurezza d’impiego), ma non meno trovano largo impiego per lavori professionali in ambito industriale. La si può usare con la carta pesta, sui tessuti,
Si tratta, insomma, di un potente prodotto che si presta ad essere utilizzato in diversi campi ed in commercio ne esistono un po’ di tutte le dimensioni e prezzi.
È una colla, inoltre, che non lascia residui nell’utilizzo e, una volta asciutta, diventa assolutamente trasparente.
Altro aspetto positivo è rappresentato dalla sua estrema maneggiabilità. Non è a presa rapida e si può anche stendere con un semplice pennello. Toglierla poi non è un problema, vengono via facilmente gli eccessi di colla che possono fuoriuscire dai bordi.
I dubbi possono nascere nei lavori importanti ma anche in questo caso sono spesso infondati. Usando dei morsetti per costringere le 2 parti di legno a stare uniti il risultato è garantito.
Il tempo di asciugatura della colla vinilica è di 40 minuti, ma lasciarla qualche minuto di più, rappresenterà un’ulteriore garanzia di un lavoro ad opera d’arte.
Questo discorso vale per le colle viniliche generiche, ma esistono anche delle colle viniliche più forti, a presa rapida che agiscono in 15 minuti di orologio.
Ovviamente ci sono dei materiali per i quali non è indicata. Di norma è sconsigliata quando abbiamo a che fare con metallo, la plastica. Pollice verso anche con la gomma, vetro,l plexiglas e laminati, in quanto tutti materiali scarsamente porosi.
Le normative europee classificano le viniliche, attribuendo loro con una lettera D, secondo una graduatoria da 1 a 4 che indica il grado crescente di resistenza ad acqua o in esterno.
Tenendo conto che, oltre alla comune Vinavil bianca, esiste anche la cosiddetta alifatica ( di colore gialla), raccomandata in caso di calore, acqua, grassi, solventi e a sforzi trasversali, e la polifatica, prodotto caratterizzato da una resistenza ancora maggiore.
Rimanendo al legno, però, si tratta della scelta ideale. Questo anche in funzione di un rapporto qualità-prezzo, che difficilmente ha concorrenti.
Il prezzo della colla vinilica cambia in base alla marca, formato e alla scelta di presa, ma difficilmente in ogni caso riuscirete a spendere di meno.
Naturalmente esistono altre tipologie utilizzabili. Sinteticamente possiamo ricordare:
- la colla animale, consigliata da alcuni in quanto non aggressiva per le finiture;
la colla epossidica, presenta il vantaggio di essere impermeabile ed è particolarmente efficace come riempimento delle lacune fra due legni. Di contro, però, le sue qualità migliori presentano tempi di presa davvero lunghi - la colla cianoacrilica, o colla super è consigliata per utilizzare pezzi difficili da tenere assieme. Incolla in tempi minimi
- la colla poliuretanica, quando asciuga è dura e impermeabile, ma non è il massimo per le finiture