Quando si parla di ricostituzione della pensione, sostanzialmente si intende una variazione che interviene nell’importo dell’assegno che la persona percepisce abitualmente. Queste variazioni sono determinate da accrediti dovuti a contributi computati successivamente a quella della decorrenza originaria. Vediamo sinteticamente come avviene il ricalcolo.
Indice Guida Gratis:
Cosa si intende per ricostituzione della pensione e come avviene
Andando ad analizzare più nello specifico il ricalcolo degli assegni per la pensione, occorre premettere che tali ricostituzioni, naturalmente, non vengono attivate ate per tutti coloro che percepiscono una somma previdenziale ogni mese. Infatti, questi procedimenti avvengono solo ed esclusivamente nell’eventualità nella quale ci siano effettive modifiche sui contributi versati, che di conseguenza andranno ad influire sull’importo dell’assegno. Sarà perciò l’INPS a decidere quali saranno i pensionati che avranno un ricalcolo della mensilità, e le prime variazioni potranno essere notate già nell’assengno previdenziale di questo mese, Aprile 2015.
Questa ricostituzione della pensione, tuttavia, funziona in un certo modo, ed è giusto che ogni persona abbia ben chiare le procedure. La variazioni che avverranno da questo Aprile, partono ovviamente da una nuova normativa che, in questo caso, è quella relativa all’art.5 del Decreto Presidente della Repubblica 488/1968. Questa normativa parla di come deve funzionare ed agire l’istituto previdenziale, al fine di provvedere ad un corretto calcolo delle pensioni.
Essenzialmente parla di un’indennità del lavoratore, che ha il diritto di non essere penalizzato dai ritardi di pagamento (relativi alle assicurazioni obbligatorie) da parte del datore di lavoro. La normativa include anche un’ulteriore sorta di “protezione” per i dipendenti e pensionati, per quanto riguarda le problematiche che si possono presentare durante le richieste e ricerche della documentazione che serve per ricevere i vari contributi, prevedendo inoltre il conteggio di eventuali contributi arrivati in un secondo momento, come se fossero stati inclusi nell’importo precedentemente versato, invece che in quello relativo alla data di decorrenza dell’assegno previdenziale.
È opportuno sapere anche quando si ha diritto ad un ricalcolo dell’importo della pensione. Infatti, ogni pensionato dovrebbe prendere in considerazione il fatto che la ricostituzione dev’essere effettuata in caso di un accredito di contributi che non era stato conteggiato nella prima liquidazione, quando un contributo è stato valutato in precedenza ma è stato escluso durante il calcolo degli assegni, o nell’eventualità in cui qualche retribuzione o contribuzione abbia subito una variazione.
Per fare qualche esempio pratico, una ricostituzione della pensione è dovuta quando alcuni contributi non sono stati valutati durante il primo calcolo, come nel caso di ricongiunzioni. Un’altra eventualità in cui si ha diritto ad un ricalcolo può essere identificata in una modifica del reddito, dei tetti per le maggiorazioni sociali, o della propria percentuale di invalidità, che naturalmente influisce sull’assegno previdenziale.
Oltre al ricalcolo della pensione, per i professionisti è prevista una ricongiunzione dei contributi, che può essere ottenuta tramite una richiesta del diretto interessato, da effettuare riempiendo un modulo specifico, che l’INPS mette a disposizione per gli utenti del proprio sito, o per coloro che si recheranno direttamente agli sportelli più vicini al proprio domicilio. In questo caso, è opportuno sapere che non sono previste scadenze e quindi l’assegno previdenziale verrà comunque emesso a partire dalla decorrenza di origine.
Tuttavia, ci sono comunque dei limiti da prendere in considerazione, ovvero quelli che riguardano la prescrizione decennale. Quest’ultima consiste nella conferma del diritto al ricevimento degli arretrati, ma non per quanto riguarda il calcolo originale dei ratei predisposto all’inizio dei versamenti degli assegni previdenziali.
Al fine di poter comprendere i vari cambiamenti, o fare le proprie richieste, è perciò necessario conoscere la propria posizione ed i propri contributi versati. Il consiglio è di iniziare con il controllo della pensione di questo mese (Aprile 2015), per capire se e come i propri importi sono stati sottoposti ad un ricalcolo e ad una successiva ricostituzione.