Sia che si tratti della prima domanda di assegno familiare che di una successiva, per avere diritto agli assegni familiari il lavoratore dipendente deve presentare la richiesta alla propria azienda, che concretamente corrisponderà la somma dovuta, sino a che il beneficiario rimarrà alle proprie dipendenze.
Un bonus spettante a coloro che godono di un reddito complessivo inferiore a scaglioni prestabiliti, ed il cui importo varia in relazione, oltre che allo stesso reddito, al numero dei componenti e alla tipologia del nucleo familiare ( prevendendo naturalmente importi maggiori in presenza di vedovi, separati o divorziati o di persone dichiarate inabili al lavoro).
Vediamo come e quando farne richiesta. Scopri come fare domanda per l’assegno di incollocabilità
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Come e quando richiedere l’assegno familiare se sei lavoratore dipendente
La richiesta va inoltrata, ogni anno, compilando l’apposito modulo, ossia l’ANF DIP.
Di norma la domanda ( compilata eventualmente anche grazie all’assistenza gratuita di un Patronato) andrebbe consegnata entro la fine di Giugno, poiché il periodo per l’attribuzione dell’assegno al nucleo familiare decorre dal 1 Luglio al 30 Giugno dell’anno successivo e anche quest’anno, attraverso una specifica circolare (la numero 92 del 27 Maggio) l’Inps ha stabilito i criteri di reddito per l’erogazione di queste prestazioni a sostegno del reddito dei lavoratori.
Il diritto prende il via a partire dal 1° giorno di paga per il lavoratori dipendenti ( o di corresponsione della prestazione previdenziale per i pensionati) e cessa nel momento in cui termina il rapporto di lavoro o decadono i criteri che hanno portato all’assegnazione, ad esempio la maggiore età di un figlio o la separazione legale del coniuge.
In caso di erogazione di assegni giornalieri, il diritto decorre e ha termine dal giorno nel quale si concretizzano e vengono meno le condizioni necessarie, fermo restando che non può essere corrisposto un numero di assegni superiore a 6 a settimana, nel numero massimo di 26 al mese.
Qualsiasi modifica relativa alla composizione familiare deve essere resa nota entro un mese dalla stessa.
Da evidenziare, cosa non meno importante, come l’assegno per il nucleo familiare non sia incompatibile a quello eventualmente percepito con l’ assegno familiare concesso dai Comuni.
Da sottolineare inoltre, cosa da molti ignorata, come l’azienda abbia l’obbligo di corrispondere quanto spetta al lavoratore, anche quando la domanda di quest’ultimo sia stata presentata al termine del rapporto stesso, nel termine di prescrizione di 5 anni.