La legge prevede alcuni sostegni per il lavoratore e la sua famiglia, tra questi c’è l’assegno familiare. L’assegno familiare è pagato dall’Inps o dal datore di lavoro direttamente sulla busta paga e il suo importo cambia a seconda del reddito familiare e dal tipo di nucleo familiare. Non tutti percepiscono tale assegno, l’erogazione di questo è disciplinata dalla legge, che prevede dei limiti di reddito al di sotto dei quali è possibile fare richiesta per riceverlo. L’assegno spetta per ogni familiare che il lavoratore ha a carico e cioè ogni familiare che non abbia reddito o abbia un reddito non superiore ad un importo minimo, anche questo sancito dalla normativa in materia. I familiari per i quali può essere richiesto l’assegno familiare sono il coniuge (anche nei casi di separazione legale), i figli (anche se non conviventi), di età inferiore ai 18 anni; di età inferiore ai 21 se studenti o apprendisti di scuola media inferiore; fino ai 26 se studenti universitari; gli inabili al lavoro e per questi non c’è alcun limite di età.
Ogni anno l’Inps pubblica una circolare attestante i limiti di reddito entro i quali è possibile fare richiesta dell’assegno familiare.
Per ottenere l’assegno familiare deve essere fatta domanda all’Inps, questa può essere fatta direttamente o attraverso gli enti di Patronato legalmente riconosciuti. La domanda per richiederlo può essere scaricata da internet dal sito dell’Inps e all’interno di questa bisogna specificare tutti i dati necessari.
La domanda si compone di diverse parti:
La prima parte comprende tutti i dati anagrafici del richiedente. Subito dopo è richiesto di elencare, specificando per ognuno i dati anagrafici ed il grado di parentela con il richiedente, tutti i componenti del nucleo familiare compreso il richiedente. La parte successiva richiede di specificare i redditi IRPEF e i redditi esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva del richiedente e degli altri componenti del nucleo familiare. I redditi devono essere indicati al lordo delle deduzioni e detrazioni di imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali. Il reddito da indicare è quello relativo all’anno precedente se la decorrenza dell’assegno è compresa tra luglio e dicembre, se invece è compresa tra gennaio e giugno sarà necessario indicare il reddito relativo ai due anni precedenti. C’è una tabella all’interno della domanda dove saranno elencati tutti i redditi, suddivisa in quattro colonne all’interno delle quali elencare rispettivamente redditi da lavoro, altre tipologie di reddito, modello fiscale su cui è riportato il reddito ed infine nell’ultima colonna sarà riportato il valore complessivo dei redditi.
C’è un’ulteriore tabella sottostante la prima, suddivisa sempre in quattro colonne con le stesse voci della prima, all’interno della quale è richiesto di riportare i redditi esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva. Infine la domanda prevede una dichiarazione di responsabilità per quanto dichiarato e la compilazione delle coordinate bancarie per ricevere il pagamento.La domanda dovrà pervenire all’Inps.
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