Coloro che sono in possesso di un’invalidità di almeno il 34% e non hanno più la possibilità di essere collocati, possono richiedere all’Inail il cosiddetto assegno di incollocabilità.
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Requisiti e richiestà
Tutti coloro sotto i 65 anni di età e che dispongono dei requisiti prima citati, possono fare richiesta di questo assegno in quanto è un loro diritto per legge. L’iter burocratico è un po’ lungo, ma rispettandolo si può ottenere una somma mensile, utile per chi non possa più lavorare attivamente.
Una persona classificata come invalido del lavoro può presentarsi all’ASL (Azienda Sanitaria Locale) della sua zona per richiedere un certificato in cui il medico responsabile, dichiara sotto la sua responsabilità tutti i motivi per i quali quella determinata persona non può essere collocata nel sistema lavorativo secondo la legge. In tutto questo dovrà essere indicato anche il perché l’invalido non può usufruire del cosiddetto collocamento obbligatorio.
Una volta ottenuto il certificato dall’ ASL, bisognerà rivolgersi al servizio per l’impiego e richiedere un ulteriore documento che servirà a dichiarare in modo ufficiale la propria incollocabilità permanente. Il centro per l’impiego della Provincia richiederà all’invalido, un documento personale oltre al certificato di nascita. Quest’ultimo si può richiedere facilmente presso il proprio Comune di residenza ma, se non si ha a disposizione, si può fare anche un’autodichiarazione sostitutiva. A questo punto verrà chiesto di compilare una domanda che servirà a richiedere l’assegno di incollocabilità vero e proprio.
Fatto tutto questo bisognerà l’interessato si dovrà all’INAIL, presso l’ufficio di competenza del territorio, e portare con sè la dichiarazione di incollocabilità che ha rilasciato il centro per l’impiego, il certificato rilasciato dal responsabile dell’ASL, e il proprio certificato di nascita o l’autodichiarazione sostitutiva. Quest’ultima infatti ha valore legale in quanto si dichiara la veridicità dei dati sotto la propria responsabilità sapendo che, nel caso di dichiari il falso, si può incorrere in sanzioni molto gravi.
Per avere la conferma effettiva e definitiva dell’assegno, bisognerà aspettare la decisione dell’INAIL, più precisamente del direttore responsabile dell’ufficio competente. Se si avrà un riscontro positivo, l’assegno verrà depositato già a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla richiesta.
L’assegno di incollocabilità è regolamentato a norma di legge e ne può beneficiare solamente chi attesta la propria impossibilità a lavorare o quella di godere del collocamento obbligatorio. Infatti può essere rilasciato solo se si segue questo iter burocratico facendo apposita domanda all’Amministrazione alla quale si appartiene e dopo essere stati sottoposti ai controlli dovuti.
Questo è rivolto agli invalidi di guerra e a tutti i militari che sono rimasti mutilati durante l’attività lavorativa e verrà erogato come integrazione della pensione fino ai 65 anni di età.