Nonostante sia tra i timori piu diffusi, se ne parla pochissimo. 4 persone su 10 soffrono la paura di parlare in pubblico. Cè chi inizia a balbettare, chi gesticola in maniera veloce e confusa, chi suda freddo. Altri ancora manifestano questo senso di disagio con camminate nervose o improvvisi tic facciali. Poco importa se il nostro pubblico è composto da compagni di classe, colleghi di lavoro o persone sconosciute: la paura è la stessa. Ma.. di che cosa abbiamo veramente paura?. Di fare brutta figura? Paura di essere spiazzati da una domanda fatta dal pubblico? Si, e non solo, ce ne sono almeno altre 20. Questo insieme di paure è denominato fobia sociale. Anche se molti soggetti hanno tutte le caratteristiche per poter tenere un convegno o iniziare una leadership al lavoro ma anche in una comitiva, cè chi si tiene in disparte per evitare questa fastidiosissima fobia. Purtroppo non esistono integratori che tolgono linibizione o questa paura, il consiglio principale che possiamo dare è quello di accettare cio che accade, accettare lincertezza tutto quello che non conosciamo generalmente ci fa paura. Possiamo impartire alcuni consigli che possono aiutare con la spinta iniziale, perché qui si tratta soltanto di sconfiggere la paura iniziale infatti appena inizieranno ad arrivare i primi successi automaticamente ci dimenticheremo di tutte queste fobie. Il primo consiglio è quello di arrivare sul palco preparati. Prepararsi non significa saper ripetere a memoria un argomento, ma capire di cosa stiamo parlando realmente, qualè il prodotto o il problema che si và ad analizzare e tutto cio che ne concerne. Inoltre per garantire una conoscenza piu approfondita dellargomento trattato sarebbe ideale elencare almeno 10 domande a riguardo con le rispettive risposte. Questo è un ottimo esercizio anche per trovare nuovi termini, comporre frasi ad effetto e giocare danticipo infatti stare su di un palco non significa parlare al vuoto. Stare sul palco significa presentare un progetto (o un oggetto), parlare di questa cosa a 360° e risolvere eventuali problemi o domande possa suscitare nei nostri interlocutori.Un gesto molto astuto è porre le domande direttamente al pubblico non per far sentire in disagio loro, ma se non risponde nessuno, possiamo automaticamente risolvere il quesito dando la risposta giusta o comunque un metodo per risolvere la questione.
Un altro consiglio da dare è che non importa chi siano i nostri interlocutori. Anche se ci troviamo davanti una decina di dirigenti nessuno ci impedisce di aprire il nostro discorso con una battuta. Un po di umorismo non guasta mai, se viene dosato bene. Inoltre vedere qualcuno che sorride alla nostra battuta aiuta a creare un feeling diretto tra noi ed il nostro pubblico. Questo feeling si puo creare anche guardando tutti i nostri interlocutori negli occhi, un po alla volta, uno a caso, senza fissarne uno in particolare. Infine, indossiamo qualcosa che ci fà sentire sicuri di noi stessi e del nostro successo ma allo stesso tempo comodi: costringersi in tailleurs o vestiti che non indossiamo mai sono controproducenti poiché svelano il disagio.
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