Quella del sommelier è la figura di un esperto cui è necessario rivolgersi per avere informazioni e notizie riguardanti le peculiarità dei vini e gli abbinamenti con i cibi. Per questo motivo, un sommelier deve possedere la capacità di rispondere in maniera competente alla richiesta di queste informazioni. La materia, come si può facilmente intuire, è alquanto vasta, e soprattutto in costante evoluzione. Pertanto tra i suoi doveri rientra anche quello di allargare continuamente il proprio sapere, aggiornandosi sulle innovazioni enologiche. Diventare sommelier rappresenta unaspirazione per molti appassionati. Per farlo è necessario frequentare il corso apposito, organizzato da una delle delegazioni Fisar. Al termine del corso sarà obbligatorio sostenere e superare un esame finale. Il corso si articola su tre livelli. Il primo livello propone insegnamenti riguardanti la funzione del sommelier, la viticoltura, lanalisi sensoriale, la fisiologia dei sensi, la birra e le altre bevande, i vini speciali, gli spumanti, la vinificazione dei bianchi, la legislazione vitivinicola, la vinificazione dei rossi e dei rosati, le alterazioni, le malattie e i difetti, e i distillati. Superato, con un apposito test finale, il primo livello, inizia il secondo, concentrato sullenografia delle regioni italiane, di alcuni distretti francesi quali Provenza, Champagne, Alsazia, Borgogna, Corsica, Rossiglione, Loira, Sud Ovest, Bordeaux, Linguadoca e Rodano, e ancora di Portogallo, Germania, Spagna e resto dEuropa Oceania, Africa e le Americhe. Anche al termine del secondo livello è previsto un test finale, il superamento del quale dà accesso al terzo livello, dedicato allabbinamento tra vino e alimenti. Ci saranno, dunque, insegnamenti su alimentazione, pesce, primi piatti, condimenti, salse, antipasti, metodologia dellabbinamento tra vino e cibo e loro successione, formaggi, carni, dolci, tartufi, funghi, verdure e cucina del territorio. Ricordiamo che la delegazione organizzatrice ha in ogni caso la facoltà di predisporre ulteriori lezioni al fine di approfondire alcuni aspetti. Ogni lezione del primo e del secondo livello propone la degustazione guidata di due o tre vini. Per diventare sommelier, dunque, l’aspirante allievo non deve fare altro che contattare la sede regionale di competenza allo scopo di conoscere dove e quando si svolgeranno i corsi. La partecipazione non è gratuita, ma il prezzo varia a seconda dell’ente organizzatore. Come detto, i corsi sono organizzati dalle delegazioni territoriali della Fisar, sotto il controllo e la supervisione della Segreteria Nazionale della Federazione e del Centro Tecnico Nazionale. Concludiamo segnalando che chi volesse conoscere i nomi dei responsabili delle delegazioni e i loro recapiti, per un contatto diretto e conoscere tutte le procedure necessarie per iscriversi, può recarsi sul sito www.vinoveritas.it e consultare la pagina Delegazioni. Ai responsabili tutti gli interessati potranno chiedere ulteriori informazioni più approfondite sulla natura degli insegnamenti, sui costi dei corsi e sulle eventuali opportunità lavorative successive. Come si vede, dunque, diventare sommelier non è difficile, a patto che ci si applichi nello studio: ogni regione italiana dispone di filiali che mettono a disposizione corsi. E allora, perché non sfruttare l’occasione e trasformare la propria passione in un lavoro?
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