Una buona semina o un buon trapianto (Come trapiantare le verdure nel terreno? Ecco come fare con la nostra guida) possono essere efficaci metodi per poter rinfoltire e rinvigorire un giardino, un orto o anche per abbellire un terrazzo o un balcone. Queste pratiche, fondamentali per ogni appassionato di giardinaggio, offrono modi diversi di interagire con la natura e di contribuire alla crescita e allo sviluppo delle piante. Entrambi i metodi hanno i loro vantaggi e le loro particolarità, a seconda delle esigenze delle piante e degli spazi a disposizione.
Due metodi diversi di “spostamento” delle piante che vedremo singolarmente, con una breve guida per gli amanti del verde. La semina diretta nel terreno o nei contenitori prescelti permette alle piante di crescere nel loro ambiente finale sin dall’inizio, evitando lo stress del trapianto. D’altra parte, il trapianto, che consiste nel trasferire le piantine da un ambiente controllato come un semenzaio a una nuova ubicazione, può offrire vantaggi in termini di controllo sulla crescita iniziale e sulla selezione delle piante più forti e vigorose.
Questo articolo è pensato per chiunque desideri avvicinarsi al mondo del giardinaggio, e non richiede esperienze pregresse. Si propone di fornire una guida accessibile e pratica che permetta un po’ a tutti di cimentarsi con queste pratiche, sottolineando come la scelta tra semina e trapianto dipenda da vari fattori, inclusi il tipo di pianta, il clima, e il tempo a disposizione. Che si tratti di creare un orto ricco e produttivo o di arricchire il proprio spazio esterno con nuove varietà floreali, comprendere le differenze tra semina e trapianto è il primo passo verso il successo nel giardinaggio.
Indice Guida Gratis:
Semina o trapianto, quale preferire
Partiamo con l’analisi del metodo del trapianto.
Non mancano le motivazioni per cui operare attraverso un trapianto. Ad esempio se ùsi vuole proteggere una pianta da un clima a lei particolarmente sfavorevole (e quindi trasportarla in serra di conseguenza ), si vuole spostare una pianta da una locazione ad un altra, si vuole cambiare vaso… insomma, esistono tante ragioni per cui questo metodo si presta perfettamente.
È importante sottolineare, però, come non tutte le piante sopportano bene il trapianto ed è per questa ragione che occorre tentare approcci diversi. Solitamente le piante arboree e arbustive, come noci e alberi da frutto, nonché le erbacee come sedani, finocchi e cavoli, ad esempio, reggono bene il trapianto. Per questo procederemo ad un trapianto a radice nuda, ovvero senza terreno attorno alle radici. Teniamo presente che sarà necessario comunque stare attenti e non operare con superficialità, perché le radici sono parti molto delicate per le piante.
Per le piante erbacee ad esempio, una leggera potatura sulle punte delle radici principali è consigliata. Prima di rimetterle in terra ( operazione che si consiglia di non rimandare molto, soprattutto per le erbacee ), è bene bagnare il solco dove verranno ridisposte abbondantemente.
Importante è non sradicare le piante nel loro periodo di crescita: in Italia quindi tutto il periodo estivo. In quli periodo si segna la fine di una pianta, estirpandola dal terreno.
Per le piante più delicate, che non sopportano le manipolazioni alle radici si deve al contrario, ricorrere ad una tecnica che presenta il suo svantaggio principale nei vari passaggi che vanno fatti per poterla trapiantare: prima si deve fare in modo che cresca in un vasetto piccolo e formi un piccolo “pane di terra” ovvero quella specie di cuscinetto di terra che rimane attaccato alle radici e che verrà interrato assieme alla pianta alla nuova locazione: ovviamente se vorrete che la pianta cresca bene, dovrete fare anche due o tre passaggi di questo tipo diversi.
Come si semina
Diamo ora uno sguardo alla semina.
La semina con l’aumentare delle confezioni già pronte alla germinazione è divenuta molto più semplice, perché permette a chiunque di avere una percentuale molto alta di successo e di piantine germogliate. Tuttavia esistono alcuni accorgimenti da tenere presenti: scegliere la stagione giusta in primis.
Perché la germinazione è legata ad una combinazione tra umidità, temperatura e luce. Se queste mancano avrete poco successo. Inoltre tenete presenta la natura del seme. Se il seme è molto piccolo, non seminatelo in profondità perché, con tutta probabilità, non avrà molta forza per poter sbucare dal terreno. Non usate sementi vecchie o avrete probabilità di insuccesso maggiore.
Tenete presente prima di seminare, dove volete tenere le piantine: se le volete spostare, utilizzate terreni leggeri e sciolti per un buon travaso successivo.
Regole e consigli per una corretta semina