Il saggio breve è il compito con cui devono cimentarsi frequentemente gli studenti delle Scuole Medie e Superiori quando viene a loro assegnata la composizione di un tema scolastico. Inoltre, è anche una delle possibili tipologie proposte durante la prima prova dell’Esame di Maturità. Pertanto sarebbe opportuno riuscire a conseguire una sufficiente dimestichezza nella composizione di questa forma di scrittura, sia per ottenere delle buone valutazioni nel corso del percorso di studi, sia per aumentare le probabilità di raggiungere un alto punteggio alla Maturità.
Innanzitutto, sappiate che il requisito fondamentale nella stesura di qualsiasi testo è la correttezza lessicale, grammaticale e ortografica. La cosa migliore da fare è cercare di mantenere uno stile chiaro e pulito; coloro che non si sentono particolarmente ferrati dovrebbero inoltre evitare di avventurarsi nel difficile territorio delle espressioni auliche o complesse, onde evitare di collezionare una serie umiliante di strafalcioni: meglio utilizzare frasi brevi, semplici ma grammaticalmente corrette, almeno inizialmente. Nel corso del ciclo di studi ci sarà poi una naturale evoluzione linguistica che permetterà allo studente di formulare testi sempre più articolati e complessi.
Nel momento della composizione del saggio breve, lo studente si trova di solito davanti a due possibili richieste: la narrazione dettagliata di un evento oppure lo sviluppo di argomentazioni a sostegno di una tesi. Nel primo caso, è opportuno raccontare i fatti seguendo il normale ordine cronologico di svolgimento, per evitare sgradevoli salti temporali che potrebbero rendere incomprensibile la narrazione. Molto importante è anche l’attenzione a mantenere sempre lo stesso tempo verbale per tutto il testo, evitando di passare ad esempio da un passato remoto ad un presente storico.
Più frequentemente, comunque, il saggio breve prevede lo sviluppo di una tesi e lo studente è tenuto a sostenerla o eventualmente confutarla citando tutti gli argomenti a sua disposizione. In questo caso, è opportuno innanzitutto stilare una scaletta delle diverse argomentazioni in modo da organizzarle coerentemente nel testo. Generalmente si consiglia di elencare i propri argomenti secondo un gradiente di efficacia, ossia partendo dai più scontati per arrivare, alla fine del tesma, a quelli più solidi. Nonostante ciò, è possibile organizzarli anche in maniera diversa a proprio piacimento. Tuttavia, bisogna sempre avere cura di sviluppare in modo completo ed esaustivo le argomentazioni ritenute più efficaci, in modo tale da render loro giustizia. Sugli argomenti meno rilevanti è invece permesso (anzi, consigliato) non dilungarsi eccessivamente. Anche nel caso in cui invece si decida di confutare la tesi proposta dal docente è sempre necessario assicurarsi che le proprie motivazioni abbiano solide basi.
Un’ultima raccomandazione riguarda la lunghezza del testo: non è assolutamente necessario scrivere dei poemi di pagine e pagine ripetendo sempre gli stessi concetti. Se i vostri argomenti sono pochi, sviluppateli per bene e concludete il testo quando li esaurite, senza perdervi in vuote perifrasi. In questo modo vi ritaglierete anche quell’indispensabile mezz’ora necessaria per rileggere il saggio da cima a fondo per correggere gli eventuali errori.
Come fare colpo ad un colloquio: consigli per affrontare un colloquio con successo
Fare colpo durante un colloquio di lavoro è un’arte che richiede un’attenta preparazione e la capacità di presentare la versione migliore di sé stessi. La chiave...
Read more