Ricomincia la scuola e, con essa, tornano gli inevitabili piccoli problemi dei nostri figli, tutto il giorno impegnati nell’imparare tra lavagne, gessetti e compiti. E naturalmente alle prese non meno con il famigerato inchiostro, incubo comune di tutte le mamme del Pianeta.
Una delle macchie, infatti, con cui ci si trova spesso a combattere è la macchia di inchiostro. Purtroppo ci accompagna dalla prime esperienze con la penna in età scolare fino all’età adulta.
Basta poco per rompere una biro e macchiare irreparabilmente le mani, quando, circostanza ancora più funesta, non siamo costretti a ricorrere ai consigli della nonna per trovare una soluzione a come togliere macchie d’inchiostro dai tessuti.
Grazie a Dio, chi ha figli ha sviluppato una certa abilità nell’eliminare il colore blu o rosso dalle mani, anche se, spesso, tale operazione richiede il suo tempo e un discreto quantitativo d’acqua, con i bambini, soprattutto i più piccoli, lamentosi e insofferenti per la staticità a cui sono momentanemamente obbligati.
In più, npn da sottovalutare, il rischio che i bambini possano ingerire questa sostanza andando incontro a problemi gastrici, vediamo allora come operare per poter pulire le macchie d’inchiostro con cura e senza far correre alcun rischio ai nostri piccoli.
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Come rimuovere le macchie d’inchiostro
- Limone
Il primo metodo per smacchiare è quello di strofinare le parti interessate con mezzo limone succoso.
Questo rimedio naturale deve essere usato solo se non ci si trova in presenza di microferite, altrimenti l’acidità contenuta nel limone potrebbe causare bruciore e irritazione ai lembi della ferita stessa. Ovviamente se si tratta di bambini l’attenzione deve essere ancora maggiore.
Quest’ultimi in caso di bruciore possono spaventarsi opponendo resistenza alla successiva operazione di pulizia.
Una volta strofinato il limone per qualche minuto si devono lavare le mani con il sapone, per eliminare residui di colore e di frutta.
Una versione più leggera di questo rimedio della nonna vede l’utilizzo di garzine imbevute di succo di limone e latte. La trama della garzina ha un azione leggermente abrasiva e facilita l’asportazione dell’inchiostro.
- Acetone
Altro metodo, un po’ meno naturale, è quello di prendere un tamponcino di cotone imbevuto di acetone e iniziare a strofinare.
Utile in caso di trattamento su persone adulte, ma sconsigliato nel caso di bambini.
E’ sicuramente più efficacie del limone, ma l’acetone che viene inalato dai bambini può essere dannoso. Inoltre i piccoli sono portati a mettere le mani in bocca, quindi eventuali residui verrebbero ingeriti. Anche in questo caso vanno lavate accuratamente le mani dopo l’uso dell’acetone.
- Alcol
Se non abbiamo in casa l’acetone, un valido sostituito è costituito dall‘alcool etilico. Prendiamo un batuffolo di cotone, imbeviamolo di questa sostanza e strofiniamo come per l’acetone. L’alcool è meno irritante quindi si può strofinare più a lungo. Inoltre è meno tossico dell’acetone e può essere usato anche sui piccoli.
L’alcool presenta come controindicazione la facilità a seccare la cute. Dopo aver smacchiato le mani con questa sostanza è bene mettere un po’ di crema idratante per ripristinare il giusto grado di idratazione della pelle.
Come abbiamo visto l’inchiostro non è un nemico impossibile. Questi rimedi della nonna e non, vanno bene non solo per le diffusissime penne biro, ma anche per i toner della stampante e per l’inchiostro delle penne stilografiche.
In caso l’inchiostro raggiunga non solo la nostra pelle ma anche gli indumenti (vedi grembiuli), può essere utile strofinare la stoffa con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. Si deve strofinare molto bene e insistere nei punti difficili da trattare. Oppure applicando sulla macchia, ma solo in presenza di cotone bianco, limone e latte.
Si lascia agire per un’ora e si procede al normale lavaggio.