Avere un sito internet, un blog, uno spazio web qualsiasi, non ha senso se non si è “visti” dagli utenti. E come si può migliorare la propria visibilità? Sicuramente con quello che in gergo di chiama, un buon posizionamento, facendo riferimento ai motori di ricerca. Se il nostro sito è “interessante” è chiaro che si entra facilmente nelle grazie di Google, il motore di ricerca più usato in questo momento, così le pagine del nostro sito entrano nei risultati delle ricerche e c’è più speranza che aumentino le visite. Per ottenere tutto ciò c’è bisogno di studiare bene i contenuti e i metadati di un testo o di un sito. Vediamo nel dettaglio come fare spiegando il funzionamento di Google.
Il motore di ricerca in questione, periodicamente lancia degli “spider”, vale a dire dei programmi che scandagliano i contenuti presenti in rete e li inseriscono in un data base. Per fare in modo che lo spider si annoti l’importanza della pagina del nostro sito, è necessario che capisca ciò di cui si parla nel contenuto o nella pagina che sta “analizzando”. Il ricorrere di una certa parola, che chiameremo parola chiave, all’interno di un testo, dal titolo fino ai metadati, farà capire allo spider l’argomento della comunicazione web. Facciamo subito un esempio pratico. Se vogliamo aprire un blog per tenere d’occhio e comunicare l’andamento della crisi economica, è possibile che i nostri post si interessino delle stime del Pil o dei risultati dei mercati e quant’altro. Poniamo il caso che stiamo per pubblicare un articolo relativo alle statistiche Istat sulla crescita del Pil. La sigla che indica il prodotto interno loro, PIL, è la parola chiave, a cui ne possiamo accostare un’altra, cioè Italia, ad indicare che stiamo riferendo i dati relativi al nostro paese. In questo caso nel titolo dovremmo inserire queste due parole chiave, ripeterle nel corso del testo, nel primo paragrafo e poi anche nel resto dell’articolo, evidenziandole con i grassetti, che nella versione HTML, dovranno essere circoscritti con il tag “strong” piuttosto che “b”. Pare infatti che lo spider di Google sia più sensibile agli strong. Se adottiamo dei link nel testo, cerchiamo di ripetere le parole chiave anche nel testo alternativo. Infine non devono mancare le parole cruciali che abbiamo già più volte ripetuto, nella descrizione del testo, cioè in quella specie di riassunto che descrive il link nei risultati dei motori di ricerca. Anche keyword e description del sito dovrebbero contenere le parole che abbiamo elencato se pensiamo che siano oggetto di molti post. In questo modo, lo spider, non solo capirà ciò di cui parliamo, ma lo riterrà anche rilevante e coerente e gli darà visibilità su Google. Se poi riuscissimo anche ad aumentare le visite, i commenti e i ping sul blog, anche la nostra reputazione registrerebbe una crescita notevole.
Il gioco è fatto. Con questi piccoli accorgimenti, abbiamo già migliorato la visibilità su internet del nostro sito. Per tenere sotto controllo le performance, poi, si consiglia di sfruttare la potenza di Google Analitycs.
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