Il Natale in Gran Bretagna è stata istituito a partire dal 596 da Sant’Agostino di Canterbury che fu inviato dal Papa sul finire del VI secolo per iniziare un’opera di evangelizzazione. Tuttavia prima di questa data esistevano già tutta una serie di festeggiamenti, sebbene di natura pagana, celebrati per festeggiare il cambio stagionale in concomitanza del solstizio d’inverno.
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Consuetudini del Natale in Inghilterra
Vischio ed agrifoglio che vengono scambiati come messaggio ben augurante venivano già utilizzati dai sacerdoti celti come simbolo di eternità, auspicio contraccambiato di lunga vita.
Nell’Inghilterra del 700 le donne il giorno della vigilia di Natale andavano di porta in porta offrendo un ramoscello sempreverde in cambio di un po’ di cibo o qualche spicciolo, questa tradizione ha lasciato le sue tracce nelle famose Christmas Carol che gruppi di amici, donne, uomini e bambini cantano passando di casa in casa nel periodo natalizio.
L’addobbo per eccellenza del Natale inglese, come in gran parte dell’occidente, ma ancor più che in Italia, probabilmente, dove la tradizione del presepe è ugualmente sentita, è l’albero. In ogni casa non può mancare un albero decorato e illuminato che tuttavia per questioni di superstizione vi può rimanere solo per 12 giorni. Anche a Londra non è Natale se non viene acceso il Christmas Tree a Trafalgar Square, che ormai da più di sessant’anni viene donato alla città dalla Norvegia come segno di riconoscenza per gli aiuti ricevuti durante la Seconda Guerra Mondiale.
La notte della vigilia ogni bambino appende la propria calza nell’attesa che Father Christmas, scendendo dal camino, gli faccia visita e la riempia di regali, lasciandogli in c un dolce, un mince pie ed un bicchiere di brandy o di qualche liquore simile, e una carota per la renna Rudolph. Esiste addirittura un sito dedicato a questo dolcetto della tradizione anglosassone in cui vengono spiegate ricette, per veri appassionati: http://www.mincepieclub.co.uk/
Alla Vigilia la tradizione vuole che venga accesso il ceppo di Natale, un ciocco di legno che si deve far durare il possibile e di cui ne va conservata una parte per accendere il ceppo dell’anno successivo.
Ovviamente non meno importante è il tradizionale scambio dei regali, uno dei riti più importanti della tradizione natalizia inglese, non importa che siano piccolo o grandi, ciò che si propongono i doni è di tenere vivi i legami tra amici e parenti.
I bambini sono anche in Gran Bretagna i grandi protagonisti di queste festività, impegnati sempre in varie attività, ad esempio creano le Christingle, parole che deriva dalla combinazione di Christ e light (luce) per significare la luce di Gesù che arriva sulla terra.
Le Christingle sono delle candele che hanno come base un’arancia decorata con un nastro rosso sulla quale infilzati quattro stuzzicadenti che fanno da spiedino a frutta candita e frutta secca; ogni oggetto di questa composizione costituisce un simbolo: l’arancia è il mondo, il nastro rosso è il sangue di Cristo, i quattro stuzzicadenti sono i punti cardinali, la candela è la luce dell’amore di Gesù, i frutti sono i frutti del cuore.
I bambini portano queste loro creazioni nelle chiese per raccogliere fondi a favore dei meno abbienti.
Un tempo il menù del giorno di Natale prevedeva arrosto di cigno o pavone, ai quali prima di essere serviti venivano rimesse le penne, oggi invece le famiglie portano in tavola il tacchino ripieno .