Nonostante vi sia ancora una confusione in merito, giornalista pubblicista e giornalista professionista rappresentano due figure professionali distinte, come indica chiaramente la stessa iscrizione all’albo dei giornalisti, visto che nel registro i primi risultano inseriti in un elenco distinto dai secondi.
La figura del pubblicista è relativamente recente, essendo stata introdotta solamente ad inizio degli anni 60′, mediante la legge 3 Febbraio 1963, n. 69 la quale disciplina contenuti e recquiisiti di questa figura professionale.
Tutte le regole da seguire per diventare giornalista pubblicista, dal riferimento alla normativa di legge ai vari step necessari per acquisire il tesserino ed iscriversi all’albo dei giornalisti.I vantaggi sono comunque molteplici.
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Che cosa è il giornalista pubblicista?
La figura del giornalista pubblicista, come dicevamo, è soggetta al decreto legge “69/1963” che nel primo punto chiarisce il suo ruolo professionale come segue:
“Sono pubblicisti coloro che svolgono attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercitano altre professioni o impieghi”.
Quello che contraddistinguere il giornalista pubblicista dal giornalista professionista risiede nel fatto di non esercitare in modo esclusivo e continuativo la propria professione, potendo esercitare, nel contempo, anche altri lavori.
Contemporaneamente, però, va segnalato come un pronunciamento della Corte Costituzionale abbia riconosciuto anche a chi è pubblicista la possibilità di assumere il ruolo di Direttore di una testa giornalistica, come avvenne nel 1987, quando Ugo Stille assunse la direzione del prestigioso Corriere della Sera.
Al pari del giornalista professionista, il pubblicista, come indicavamo in premessa, risulta regolarmente registrato all’ODG, Ordine nazionale dei giornalisti, l’ente pubblico istituito nel 1925 che costituisce, come è noto, il riconoscimento sindacale-contrattuale della professione.
Quali sono le differenze fra Giornalista e Giornalista Pubblicista?
Le due figure differiscono in quanto il professionista si dedica esclusivamente alle attività inerenti al mondo dell’informazione, mentre il pubblicista può svolgere parallelamente un altro tipo di lavoro. Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, si possono definire professionisti i soggetti che “esercitano la professione giornalistica in modo esclusivo e continuativo“.
L’Albo degli iscritti all’ordine è costituito da due indici differenti, in modo tale da distinguere i professionisti dai pubblicisti, ed è composto da una serie di dati quali: nominativo registrato all’anagrafe, indirizzo di residenza ed eventuali altri recapiti, data di nascita e di iscrizione all’Ordine, titolo di studio, ecc,,. Successivamente all’avvenuta iscrizione, i pubblicisti ricevono un’apposito tesserino d’identità, che testimonia ufficialmente la loro presenza all’interno dell’Albo.
Nel corso degli anni, ovviamente, la figura professionale del giornalista ha subito varie trasformazioni differenziandosi in molteplici settori, specialmente con l’avvento di Internet e la grande diffusione degli strumenti audio-visivi. Tra i ruoli più diffusi, oltre al tradizionale lavoro redazionale, troviamo gli addetti stampa, gli operatori che si occupano di programmi radio-televisivi, gli addetti alla grafica, i tele-foto-cineoperatori e gli “infotainment“,un neologismo di matrice anglosassone riferito a chi si occupa di rotocalchi televisivi. Grazie alla sentenza nr. 98 emessa nel 1968, la Corte Costituzionale ha stabilito, inoltre, che i giornalisti pubblicisti possono dirigere una testata giornalistica così come i loro colleghi professionisti, a seguito di un’acceso dibattito inerente a questa opportunità.
Requisiti per diventare giornalista pubblicista
I requisiti per iscriversi all’Ordine e diventare giornalisti pubblicisti sono molto rigorosi e consistono sostanzialmente in un periodo di apprendistato retribuito da certificare in via ufficiale tramite le fotocopie degli articoli redatti con annesse ricevute di pagamento.
Sostanzialmente si definisce “attività giornalistica” lo svolgimento di una collaborazione presso una testata giornalistica regolarmente registrata all’Albo ( e deve essere regolarmente registrato presso il tribunale competente).
Per diventare pubblicisti occorre dimostrare di aver svolto tale attività per un periodo non inferiore ai due anni, con un minimo di ottanta articoli redatti, di cui almeno sessantacinque recanti la propria firma.
La certificazione della collaborazione è a carico dei direttori delle testate, che attraverso l’emissione di ricevute di pagamento attestano l’avvenuta collaborazione per un determinato periodo di tempo.
Giornalista Pubblicista Lombardia e Lazio
Tramite il sito ufficiale dell’ordine dei giornalisti è possibile selezionare i vari moduli per effettuare l’iscrizione come giornalista pubblicista.
In base alla vostra mansione, potrete compilare il modulo e procedere ad iscrivervi all’albo ufficiale. Se la vostra ambizione non è quella di diventare un assicuratore per Axa, amate scrivere articoli su carta stampata o web, stare in video e produrre contenuti allora non perdete tempo.