Probabilmente non tutti voi che state leggete sapete cos’e’ un giardino verticale.
In effetti, è una tecnica piuttosto recente, non molto diffusa, soprattutto in Italia, ideata dal botanico-architetto parigino Patrick Blanc attorno alla meta’ degli anni ’80 del secolo scorso.
In cosa consiste? Come dice il nome, il giardino verticale è un giardino che, invece di svilupparsi su una superficie orizzontale come normalmente succede, occupa e abbellisce superfici verticali, in particolare è realizzato sulle pareti delle abitazioni.
I pregi di un giardino verticale sono molteplici. Oltre ad un vantaggio estetico (una parete verde, ovviamente se ben mantenuta, da’ sicuramente un gradevole e originale effetto) questo tipo di realizzazione è ottimo anche dal punto di vista della coibentazione: impedisce al calore e ai raggi UV di entrare durante l’estate e a uscire dall’edificio in inverno.
Riducendo l’energia necessaria per raffrescare e riscaldare la casa, fa risparmiare ecologicamente. Contribuiscono ad assorbire l’anidride carbonica e a catturare le polveri sottili, offrendo un aiuto anche dal punto di vista della riduzione dell’inquinamento.
Come si realizza un giardino verticale?
Nella sua forma più classica il giardino verticale è composto di pannelli modulari realizzati su un’intelaiatura metallica comprendente due strati di feltro all’interno dei quali sono fatte radicare le piantine (non serve terriccio).
Questi pannelli sono poi ancorati al muro, lasciando uno spazio di pochi centimetri per far circolare l’aria e permettere quindi al muro di “respirare”.
Un sistema (possibilmente automatico) che consente di diffondere capillarmente l’acqua e, quando occorre, il fertilizzante è indispensabile per mantenere in buono stato il giardino anche nei periodi di siccità. In effetti, intervenire su una parte di giardino verticale “ammalorato” è più difficile che non in quelli normali, per cui questo impianto deve essere ottimamente progettato.
Un sistema decisamente più “rustico” per realizzare un giardino verticale.
Consiste nell’ancorare al muro una serie di lunghi contenitori come ad esempio le grondaie, in file orizzontali riempite di terriccio e poi seminate con le essenze che si preferiscono. Il discorso dell’irrigazione e della diffusione di fertilizzante deve ovviamente essere previsto anche in questo caso.
Il tipo di piantine adatte al giardino verticale dipende dalla zona in cui si trova il giardino stesso e dall’orientamento della parete.
E’ bene che siano di molti tipi differenti in modo da rendere la parete di colore e aspetto variegato.
Normalmente si usa una percentuale maggiore di piante sempreverdi e un 20% di piante stagionali per fare in modo che la parete, pur rimanendo verdeggiante, modifichi parzialmente il suo aspetto seguendo l’andamento e i colori delle stagioni.
A meno che non si è giardinieri (e anche un po’ muratori) provetti, realizzare un giardino verticale non è sicuramente un lavoro semplice, che possono fare tutti.
Fortunatamente esistono ditte specializzate che forniscono progettazione e posa del giardino “chiavi in mano”.