La cicogna è arrivata e la vostra gioia è al settimo cielo. Come tutte le cose, le cose belle, però, dopo l’iniziale sbornia di felicità, occorre tornare alla più ordinaria realtà, scartoffie comprese.
La burocrazia è un aspetto che tutti vorremo evitare, ma non sempre ci si può svincolare.
Per fortuna, da un po’ di anni a questa parte, è subentrata anche l’autocertificazione e questo ha fatto sì che molti di noi risparmiassero tempo e denaro evitando di fare file per un semplice pezzo di carta.
Esistono, però, ancora molti documenti, o almeno esigenze, che richiedono, necessariamente, di affrontare l’inquietante burocrazia, recandoci in qualche ufficio per ottenere la copia di quanto ci è necessario.
Vediamo oggi dove e come ottenere il certificato di nascita.
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Che cos’è e come si richiede il certificato di nascita
Che cos’è il certificato di nascita e quando viene attribuito
Il certificato di nascita è un atto prodotto, almeno la prima volta, contestualmente alla dichiarazione di nascita di un figlio presso gli uffici del Comune di residenza.
Si tratta di un certificato di fondamentale importanza, poiché consente di identificare chi è nato e contribuisce ad attivare tutta una serie di procedure, indispensabili a ciascuno di noi, di natura burocratica: l’iscrizione alle liste dello Stato Civile e all’anagrafe del proprio comune, ma anche l’assegnazione di codice fiscale e tessera sanitaria, quest’ultima necessaria per l’iscrizione all’Asl e il conseguente godimento di tutti i servizi sanitari.
Differenze tra certificato ed estratto di nascita
Per familiarizza con cosa sia, e quali siano i suoi più comuni usi, il certificato di nascita, partiamo con il vedere cosa non è.
Soprattutto vediamo la differenza fra il certificato, atto ed estratto di nascita, diversità non a tutti chiara e, per questa ragione, spesso causa di una conseguente confusione, quando non della produzione di un documento non corretto.
In breve il certificato raccoglie gli elementi essenziali del fatto, ossia attesta la nascita di una persona, integrandola con data e comune di nascita e nome e cognome. È rilasciato dall’Ufficiale dello Stato Civile, autore della registrazione o della trascrizione e contiene anche il numero dell’atto del registro di Stato Civile.
L’atto, invece, è il documento con cui il Comune annota nello Stato Civile il nuovo nato, mentre nell’ultimo caso, al contrario, l’estratto riporta altri dati, quali l’orario in cui la persona è venuta al mondo, le generalità dei genitori, ma anche un’altra serie di annotazioni, come la data di matrimonio o il nominativo del coniuge.
Si tratta, evidentemente, di un documento più completo rispetto al certificato oggetto di questa trattazione, tanto da venire comunemente richiesto per l’istanza di cittadinanza o doppia cittadinanza.
In questo frangente si richiede, appunto, l’Estratto dell’Atto di Nascita in originale, prodotto dall’ Ufficio di Stato Civile del competente Comune, corredato dalle generalità complete.
Come richiedere il certificato di nascita
Vediamo ora alcune indicazioni che ci saranno d’aiuto per poter richiedere un certificato di nascita e che si riassumono sinteticamente così:
- Di persona: se la richiesta avviene fisicamente, occorre recarsi all’ufficio di Stato civile del Comune.
Titolari alla richiesta sono i genitori, i quali devono esibire un documento di riconoscimento in corso di validità. In loro vece possono comparire, però, altre persone, questo perché la legge indica come possa essere avanzata domanda da chiunque ne abbia interesse e sia a conoscenza dei dati del bambino. - Per corrispondenza: qualora non vi sia la possibilità di andare di persona, molti Comuni permettono anche di inoltrarne richiesta via fax, Pec o Posta, sempre corredandola dalla fotocopia del documento del mittente.
- On line: come dicevamo poi, sono molte le Municipalità, sul cui sito, è possibile ottenere il certificato di nascita on line.
In questo caso, ovviamente, basterà procedere alla compilazione dell’apposito form, indicando i dati del richiedente e allegando sempre un documento identificativo.
Per poterne richiedere copia, però, va precisato come nel Comune debba essere presente l’atto di nascita. Questo determina che la richiesta possa solo essere soddisfatta quando inoltrata al Comune di nascita o in quello di residenza.
L’autocertificazione del certificato di nascita
Come anticipavamo, negli ultimi anni, per molti documenti è invalsa la pratica di procedere ad un autocertificazione.
I certificati di nascita, di norma (anche se dipende sempre dalla finalità d’uso), possono essere rimpiazzati da una dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. 445/2000, tali autocertificazioni risultano obbligatoriamente valide per enti pubblici o gestori di pubblico servizio, ma non sono accettabili necessariamente dai privati.
Ovviamente non necessita di alcun tipo di autenticazione, ma è sufficiente solo la propria firma.
Scadenza e costo del certificato di nascita
Il certificato di nascita, così come per qualsiasi altro attestato anagrafico, le certificazioni dello stato civile e i diversi atti di stato civile rilasciati dai servizi demografici, ha una scadenza e pertanto va richiesto in concomitanza della necessità del suo uso, avendo una validità di soli 6 mesi a partire dal giorno del suo rilascio. Del tutto inutile, quindi, conservarne a casa delle copie, poiché, in molti casi, non sarebbero di alcun utilizzo.
Di regola il costo della sua produzione è gratis, quando richiesto via fax, online o tramite email e di soli 26 centesimi, quando richiesto in carta libera. In carta da bollo, invece, il costo sale a € 16,52.
Usi del certificato di nascita
Il certificato di nascita può servire viene richiesto in vari frangenti, anche se tra i suoi utilizzi pù frequenti, vi è quello per ragioni lavorative.
Deve essere presentato, infatti, dalle neo-mamme al datore di lavoro, ai fini dei necessari conteggi, in maternità obbligatoria/facoltativa, ai fini dell’indicazione della data di rientro.
Certificato di nascita internazionale
Esiste poi il certificato di nascita internazionale, che viene rilasciato dal comune di residenza in diverse lingue, è caratterizzato dagli stessi contenuti dell’estratto ed è rilasciato su uno specifico modello plurilingue.
La sua validità è limitata ai Paesi che hanno aderito alla Convenzione di Vienna del 1976 e ad altri che si sono aggiunti successivamente, ossia:
Argentina, Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Capo Verde, Estonia, Francia, Germania, Croazia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Moldava, Romania, Serbia e Montenegro, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia (Legge 24/04/1967, n. 344 e Legge 21/12/1978, n. 870).