In molti casi sarà capitato che nel riordinare la propria abitazione o nel rivisitarne lo stile, un determinato oggetto non ci sia più tanto gradito come in passato.
A tal proposito vorrei disquisire come ridare un nuovo aspetto ai manufatti in questione con lapporto della pittura, in particolar modo oggi ci concentreremo sulla categoria dei portavasi.
Il primo passo è quello di stabilire il tipo di superficie su cui andremo a lavorare. Generalmente i materiali che compongono un portavaso possono essere di legno, di metallo o di terracotta, pertanto scopriremo come operare a secondo di questi casi.
1) Nellipotesi che l’oggetto sia composto in legno, dovremo prima carteggiarne la superficie con della carta abrasiva in modo da rimuovere un eventuale precedente strato di vernice oppure tutte le screpolature formatosi nel tempo. Di seguito, se si presenteranno delle crepe, applicheremo dello stucco per legno, (meglio operare della pasta di stucco già pronta), per poi carteggiare nuovamente il tutto in modo da rendere lesterno del nostro portavaso perfettamente omogeneo.
A questo punto suggerirei di applicare uno strato di impregnante poliuretanico oppure a base di resina acrilica, il quale è indicato per proteggere il legno ed isolarlo nel tempo dagli agenti atmosferici, oltre ad esaltare lo strato di pittura.
2) Per le superfici in metallo, loperazione iniziale sarà simile, ovvero si dovrà carteggiare bene loggetto per eliminare precedenti verniciature o eventuali strati di ruggine. Successivamente sarà indispensabile cospargere dello smalto antiruggine (scegliere il prodotto in base allutilizzo esterno o interno ). Infine non resterà che dipingere il manufatto con uno smalto allacqua oppure a solvente, del colore a noi più congeniale.
3)In caso di materiali in terracotta, la preparazione alla verniciatura richiederà del maggior tempo, dato che la superficie di lavoro è alquanto porosa e tenderà ad assorbire lo smalto da noi prescelto, sfumandone cosi la tonalità di colore. Pertanto dovremo immergere il nostro portavaso in acqua per almeno 24 ore, dopodiché lo lasceremo asciugare bene per circa 2/3 giorni. Se il manufatto si presenta ancora particolarmente poroso, potremo effettuare una leggera carteggiata oppure stendere una base trasparente di smalto specifico turapori, in modo da rendere il nostro piano perfettamente levigato. In ultimo utilizzeremo per la verniciatura, dei colori acrilici solubili in acqua, eventualmente applicando più di una mano.
Per tutte quelle persone che non possiedono molta dimestichezza nellimpiego a mano libera del pennello o che non si accontentano del monocolore, consiglierei la tecnica Stencil. Con una spesa non eccessiva basterà reperire in qualunque negozio Fai da te oppure sul Web, uno specifico kit composto da sagome di variegate forme, che poggiate sulla superficie di nostro interesse, si trasferirà il colore acrilico tamponando su di esse accuratamente.
Prima di concludere ci terrei a precisare che è molto semplice e vantaggioso reperire oggi dei prodotti atossici, inodore e facilmente lavabili in fase di lavorazione, i quali garantiscono un ugual risultato ( es. smalti allacqua).
Un piccolo svantaggio potrebbe rilevarsi nel prezzo che è leggermente più alto, ma trascurabile di fronte alla preservazione della nostra salute.
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